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Tobii EyeX - recensione

Arriva la periferica che capisce dove state guardando: rivoluzionerà i videogiochi?

Quando ho ricevuto la press release che annunciava il supporto per il Tobii EyeX in Deus Ex: Mankind Divided, ammetto di non averci prestato troppa attenzione. "Le numerose caratteristiche di eye-tracking di Tobii, integrate nel gioco, forniranno un ulteriore livello di immersione ai giocatori su PC", recitava il comunicato stampa, ma onestamente non riuscivo a immaginare come potesse essere utile un dispositivo di eye-tracking in un videogame.

"Eye-tracking", per chi avesse bisogno di chiarimenti, vuol dire che c'è qualcosa che rileva il movimento dei nostri bulbi oculari, permettendo al computer di sapere con precisione dove stiamo guardando. E certo, è vero che un dispositivo di questo tipo si sposa benissimo con l'universo futuristico raffigurato in Deus Ex... ma all'atto pratico?

La risposta l'avrei avuta solo qualche giorno dopo, quando durante un attimo di pausa alla Gamescom, mi sono letteralmente imbattuto nello stand della società svedese Tobii e per curiosità ho chiesto di provarlo. La prima impressione è stata deludente. Semplicemente la telecamera si muoveva, lentamente, ad allargare l'inquadratura seguendo il mio sguardo. In altre parole, se guardavo verso destra Adam Jensen guardava anche lui a destra. E così in qualsiasi altra direzione. E perché mai uno dovrebbe spendere 139 euro (119 per l'hardware più 20 di spedizione) per ottenere lo stesso risultato che già ha col mouse?

Il montaggio del Toby EyeX? Basta attaccare al monitor la placchetta magnetica che vede in questa immagine (un lato è adesivo). Il dispositivo s'aggancerà con uno scatto secco e con la giusta angolazione.

Poi, però, mi è stato fatto notare che la traiettoria da seguire per la copertura successiva seguiva anch'essa il mio sguardo. I miei occhi inquadravano quel muretto lì? Ecco Adam Jensen andare a nascondersi proprio dietro di esso. E per sfruttare invece quella cassa? Bastava guardarla e premere il tasto della copertura. Uhm, interessante...

Interessante è stato anche scoprire che l'interfaccia scompare se non viene guardata, ripulendo lo schermo da qualsiasi cosa non sia il gioco vero e proprio. Ma basta guardare là dove di solito si trovano le indicazioni per vederle riapparire sotto i nostri occhi. Davvero intelligente.

Ma ecco la rivelazione potenzialmente deflagrante: col Tobii EyeX il gioco fa il quickscope esattamente dove si guarda. È sufficiente infatti fissare un punto qualsiasi dello scenario, premere il tasto destro del mouse ed ecco Adam Jensen mirare proprio lì. La stessa cosa vale ovviamente se si usa la mossa Icarus Dash.

Ora, se la possibilità d'impostare con lo sguardo la traiettoria per la prossima copertura può essere utile giusto con un gioco come The Division (peraltro supportato), non c'è bisogno che vi dica quanto possa essere "overpowered" il puntamento a vista in uno sparatutto competitivo. Perché mentre l'altro deve coordinare l'occhio con la mano che usa il mouse, a noi basta guardare la testa del nemico per farla saltare.

Là dove l'EyeX dà il meglio è coi portatili. E non fatevi ingannare da questa immagine: quando vorrete chiudere il vostro laptop, basterà sganciare il dispositivo dalla placchetta metallica mostrata nell'immagine precedente.

Curiosamente i giochi supportati dal Tobii EyeX al momento sono Assassin's Creed Rogue e Assassin's Creed Syndicate, Tom Clancy's The Division, Farming Simulator, Master of Orion, The Solus Project, Arma 2: Operation Arrowhead, Arma 3, Euro Truck Simulator, DayZ, IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad ed Elite Dangerous. Più altri titoli che io stesso non ho mai sentito nominare. E Deus Ex: Human Mankind, ovviamente.

Ma provate a immaginare come cambierebbe lo scenario competitivo se il supporto a questo gioco venisse esteso a Overwatch o a Call of Duty. Ma lì sarà, immagino, una questione di accordi tra i publisher e Tobii, anche se navigando nel loro sito appare spesso il messaggio "vorresti vedere implementato questo gioco? Diccelo e lo faremo".

Limitare le funzionalità del Tobii EyeX ai videogiochi però sarebbe riduttivo, perché con Windows 10 fa anche altre piccole magie. Ad esempio, quando premete ALT + Tab e guardate tutte le applicazioni aperte, EyeX capisce a quale volete passare semplicemente con lo sguardo. Lo stesso dicasi quando usate le funzionalità di "snap" di Windows 10: anche in questo caso verrà evidenziata l'app che si sta guardando.

Non contento, il Tobii EyeX "teletrasporta" il puntatore del mouse là dove si sta guardando. Una feature poco rilevante con un computer desktop ma su un portatile è utilissima perché azzera la distanza su cui far scorrere il dito sul touchpad. Si può poi decidere se effettuare il warp del puntatore sempre o solamente se lo si sta effettivamente spostando nella direzione fissata. E si può impostare anche l'ampiezza di una zona inattiva, entro cui muovere liberamente il mouse senza che l'EyeX entri in funzione.

Le funzionalità del Tobii EyeX, mostrate in video.Guarda su YouTube

Il Tobii EyeX permette anche di oscurare lo schermo quando siete lontani dalla vostra postazione. E appena vi siederete nuovamente al PC, la luminosità tornerà quella solita: chi ha più bisogno di un salvaschermo? Utilissimo per chi lavora in ufficio, poi, è la funzione di ricognizione facciale che opera in combinata con una webcam. Superato il tempo limite da voi prefissato di assenza dal computer (massimo due minuti), Windows 10 mostrerà la schermata di blocco. Ma per tornare a lavorare non dovrete inserire alcuna password: la rilevazione dei vostri dati biometrici farà sbloccare magicamente lo schermo.

Dare un voto al Tobii EyeX sarebbe un puro esercizio di stile, perché si tratta di un gadget del tutto superfluo: si viveva bene prima che lo inventassero e se ne può tranquillamente fare a meno anche adesso che l'hanno fatto. Però è figo. E non solo nel momento in cui lo si mostra ad amici e parenti i quali, manco fossero Superman, possono disintegrare asteroidi col solo sguardo nella modalità demo. È figo perché è quell'optional in più al quale ci si abitua presto e che poi, quando non c'è, quasi manca. Un po' come quando si viaggia su una berlina di lusso e poi si torna a guidare la propria utilitaria. Si può tranquillamente fare a meno dei sedili posteriori reclinabili elettricamente e del radar anticollisione, ma volete mettere la goduria?

Il costo (lo ricordo, di 139 euro spese incluse) non è esoso ma è comunque sensibile, l'installazione è una questione di due minuti (di numero) e i tre led rossi che scrutano i nostri occhi sono quasi invisibili, meno luminosi di quello dello stand-by del monitor. Fateci un pensierino se vi ballano dei soldi in tasca e se volete sentirvi "aumentati" come l'Adam Jensen di Deus Ex: Mankind Divided.

8 / 10

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In this article

Deus Ex: Mankind Divided

PS4, Xbox One, PC

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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