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Destiny: I Signori del Ferro - prova

Lord Saladin ha bisogno di noi.

Bellevue (Seattle) - Destiny è sempre stato un gioco complesso da inquadrare. Sin dall'annuncio, l'ultima fatica dei creatori di Halo è stata caricata di aspettative, ma in pochi avrebbero potuto immaginare che tipo di prodotto effettivamente sarebbe diventata.

La stessa Bungie ci ha detto esplicitamente che anche loro hanno dovuto capire in questi anni che tipo di gioco stavano creando, quale direzione creativa intraprendere e soprattutto scoprire quello che la comunità voleva da loro.

Il risultato è che Destiny è un universo in costante evoluzione. Questa crescita non è stata priva di strappi e soprattutto non è mai avvenuta in maniera esponenziale, ma guardandosi indietro è innegabile come questo mix tra uno shooter e un GdR sia oggi molto diverso da com'era due anni fa.

Forse non nel suo cuore, cosa che ha consentito ai tanti detrattori della prima ora di rimanere arroccati sulle loro posizioni, ma sicuramente nella sua struttura, tanto che sono ancora milioni i giocatori che quotidianamente passano decine di ore sui server per migliorare l'equipaggiamento o portare a termine le tantissime attività che settimanalmente Bungie propone e che aspettano I Signori del Ferro con spasmodica attesa.

Ne I Signori del Ferro dovremo aiutare Lord Saladin a vendicare i suoi confratelli morti per salvare il Cosmodromo.

Questa espansione, disponibile a partire dal 20 settembre solo su Xbox One e PlayStation 4, per i fan è come le Colonne d'Ercole: si sa quello che ci si lascia alle spalle ma non si sa cosa riserverà il futuro. Quello che sappiamo è I Signori del Ferro è il primo contenuto di Destiny ad uscire solo sulle console di attuale generazione, piattaforme su cui ormai si concentra circa il 90% della popolazione del gioco.

Il restante 10% potrà sempre migrare il suo personaggio su di una macchina più recente, fondamentale per avere le risorse hardware necessarie per immagazzinare e gestire tutti i nuovi dati senza per questo dover rinunciare alle cose più vecchie.

Le incognite stanno tutte nel fatto che dopo questa espansione e i tre mesi di attività programmate legati ad essa, il futuro di Destiny è avvolto nel mistero. Ci sarà un'altra espansione o finalmente potremo cominciare ad attendere il secondo capitolo? Bungie ovviamente si trincera dietro sorrisi e no "comment", lasciando community e addetti del settore a speculare sulle poche informazioni a disposizione.

La nostra personalissima sensazione che non avrebbe senso abbandonare Xbox 360 e PlayStation 3 ad una sola espansione dal termine del ciclo completo di Destiny. Se I Signori del Ferro sono l'ultimo DLC, Bungie avrebbe potuto fare uno sforzo per portarlo anche sulla vecchia generazione di console.

Gli elementi di personalizzazione sono sempre di più, com'è giusto che sia per un titolo dall'impostazione ruolistica come Destiny.

Inoltre tra poco si inaugura l'anno 3 del gioco e non avrebbe senso "spenderlo" solo con un'espansione, dato che è improbabile che Destiny 2 esca a gennaio o durante i primi mesi del 2017. Per un gioco del genere deve prima muoversi un'ingente macchina del marketing. Quindi è plausibile almeno un'altra espansione, magari che faccia da ponte narrativo tra il primo ed il secondo capitolo.

Detto questo I Signori del Ferro si sviluppa nel solco dei precedenti contenuti aggiuntivi di Destiny e anzi la sua formula ricorda quella de Il Re dei Corrotti, con una campagna iniziale molto narrativa al cui termine partiranno diverse attività collaterali che terranno impegnati i giocatori nelle settimane successive alla pubblicazione. In più saranno presenti tre Assalti, uno nuovo e due rimasterizzati, quattro nuove mappe, una modalità per il Crogiolo e un'Incursione nuova di zecca.

Questo senza contare la pletora di nuove armi, tra le quali non possiamo non nominare un aggiornamento del Gjallarhorn e di Aculeo, due delle armi più amate dai giocatori, e diversi set di armature nuovi di zecca, uno per ogni attività di gioco. Ma andiamo con ordine. Oggi possiamo parlarvi delle attività iniziali, domani del crogiolo e dopodomani di tutto il resto che abbiamo appreso in questi giorni. Quindi rimanete con noi.

King of the Mountain è la prima missione della campagna che vi vedrà affiancare Lord Saladin, il misterioso guerriero che fa da patrono agli Iron Banner, nella sua vendetta nei confronti di S.I.V.A., una strana tecnologia senziente responsabile della morte di tutti i sui colleghi Signori del Ferro.

Torna il Gjallarhorn, a subito I Signori del Ferro ci sembra un'espansione migliore.

A chi chiedere dunque aiuto per rispedire nell'oblio questa terribile minaccia? La risposta vien da sé ed per questo motivo sarete inviati da Saladin a dissigillare il tempio nel quale gli ultimi Signori del Ferro si sono rinchiusi per provare ad arginare S.I.V.A.: il Picco di Felwinter.

Si tratta di un monte innevato sul quale dovrete inerpicarvi per raggiungere l'Osservatorio di Vostok, così da poter monitorare le attività dei Caduti nelle Plagueland. Per arrivarci dovrete attraversare uno stretto sentiero innevato circondato da alti muri di pietra e baratri senza fondo, ovviamente infestato di nemici. Per raggiungere l'edificio dovrete prendere una comoda seggiovia, sulla quale sarete facile bersaglio per i nemici appostati lungo il percorso.

Una volta scesi dovrete proseguire a piedi verso l'Osservatorio, facendo poco altro che combattere contro nemici di livello 42, una versione meglio corazzata e aggressiva dei classici Caduti. A difendere il picco ci sarà una versione perfezionata di Sepiks, decisamente scocciata delle migliaia di volte che l'avete fatta fuori nel primo assalto di Destiny. Il combattimento sarà diviso in due fasi, l'ultima della quali atta ad impedirvi di entrare all'interno del tempio che si trova in vetta, oltre un paio di ponti sospesi nel vuoto.

Una volta archiviato Sepiks e gli sparuti rinforzi che chiamerà in suo aiuto, potrete finalmente mettere le mani su di una ricompensa niente male, ovvero una nuova zona sociale tutta dedicata ai Signori del Ferro e i loro alleati. La missione, svolta con un personaggio con luce pari a 329 (su 385, il massimo raggiungibile grazie all'espansione), è stata completata senza grossi problemi a livello normale ed è stata piuttosto generosa con i drop. Bungie vorrebbe, infatti, fare in modo che coloro che terminano la campagna si ritrovino tra le mani un set di armi ed armature sufficientemente performante per affrontare le altre attività del gioco, senza troppi tempi morti alla ricerca del setup perfetto.

Quanto ci piacerebbe impugnare questa ascia!

Dopo questa prima missione, Sepiks si rifugerà nuovamente all'interno del suo Assalto, The Devils Lair, rinominato per questa versione rimasterizzata Sepiks Perfected. Si tratta di una versione rivisitata di uno dei più celebri e consumati strike della versione basa di Destiny, arricchito con nuovi nemici e qualche gustosa sorpresa, adatta nella sua versione normale per guardiani con luce pari a 320.

Si partirà da Rocketyard e ci si inoltrerà all'interno delle strutture del Cosmodromo. Qui osserveremo come la tecnologia di S.I.V.A. abbia modificato l'aspetto di alcuni scorci del livello, distruggendo pareti e corrompendo i Caduti qui stipati.

Essendo una versione rimasterizzata dell'Assalto, aspettatevi di modificare le classiche strategie che utilizzavate per raggiungere Sepiks. Per esempio, nella stanza nella quale dovrete attendere che il vostro spettro sblocchi il passaggio, non potrete abusare del cunicolo che porta nelle viscere della terra popolate dall'Alveare, perché è vegliato da due torrette in grado di rigenerarsi ogni pochi secondi. Per darvi una mano a resistere alle ondate ostili però, potrete piantare nel terreno una torretta con la quale spazzare via i nemici.

Una volta arrivati alla Raffineria, inoltre, troverete delle trappole sul tetto degli edifici sui quali solitamente ci si appostava per cecchinare il camminatore a guardia di Sepiks. In questo modo sarete costretti a combattere a corto raggio, cosa non semplice, dato che troverete un nugolo di maliarde e un paio di Ogre ad attendervi.

Infine anche le meccaniche per sconfiggere il boss finale cambieranno, dato che sarà protetto da uno scudo che modifica ogni pochi secondi il suo elemento base. Per abbatterlo dovrete utilizzare un'arma lasciata cadere da un guerriero del medesimo colore.

Cover image for YouTube videoDestiny: I Signori del Ferro - prova
La nostra videoanteprima di Destiny: i Signori del Ferro.

Il nuovo assalto, chiamato The Wretched Eye, sarà completamente ambientato nelle Plaguelands. Si comincerà su di un ponte infestato da antipatiche trappole capaci di imprigionarvi per qualche secondo lasciandovi alla mercé dei nemici, per poi passare all'interno di strutture infestate da Caduti potenziati dalla tecnologia S.I.V.A..

Al termine del tragitto dovrete confrontarvi con un enorme Ogre, immune però alle vostre attenzioni, e Kovic, un ostico sacerdote. Dopo un intenso combattimento l'Ogre fuggirà, lasciandovi agli ambiti trofei che guadagnerete al suo termine.

Nonostante l'abbandono delle vecchie console non si può dire che I Signori del Ferro sia, sotto il profilo puramente tecnico, rivoluzionario. I miglioramenti applicati sono più che altro di ottimizzazione e dell'esperienza globale, nulla in grado di sistemare le debolezze del gioco, come i caricamenti o le mappe non particolarmente ampie.

Questo però non vuol dire che le nuove aree non mostrino una cura e un livello di dettaglio superiore al passato, soprattutto grazie a degli effetti luminosi davvero piacevoli, in grado di rendere ancora più spettacolari le vostre super o le mosse più potenti dei nemici. Il risultato globale è comunque gradevole, soprattutto la fluidità è praticamente sempre perfetta e garantisce un'esperienza ottimale in qualsiasi situazione di gioco.

Con le novità nel Crogiolo e le altre cose che abbiamo scoperto durante le pattuglie nelle Plaguelands, le novità di Destiny: I Signori del Ferro non sono certo finite qui. Ci rivediamo domani sempre alle 19.00 per altri aggiornamenti!

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Destiny

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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