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Nintendo Switch ha cambiato per sempre il gaming portatile - editoriale

Nonostante un lancio affrettato e incerto, è missione riuscita per la console ibrida di Nintendo.

Così bizzarra è la natura proiettata verso il futuro dell'ultima console lanciata da Nintendo che neanche due mesi fa mi stavo preoccupando per le prospettive di Switch dopo il suo reveal ufficiale. Quelle preoccupazioni, che si basavano su una lineup di giochi dall'aspetto esile che si affidava pesantemente a port da Wii U e su un prezzo più alto del previsto, non si sono realmente allontanate ora che la piattaforma è disponibile nei negozi.

Negli ultimi giorni abbiamo raccolto parecchie nuove preoccupazioni da aggiungere. Tutti i segnali indicano unoSwitch lanciato in maniera affrettata, forse prima rispetto a quando sarebbe stato realmente pronto.

Superficialmente il marketing è stato blando se non inesistente. Nel Regno Unito gli spot sono arrivati in ritardo e preparati in maniera inadeguata. In ogni caso alcune persone hanno suggerito, in maniera credibile che Nintendo avesse sempre considerato questo come un soft launch in anticipo rispetto alla grande spinta del periodo natalizio.

Più seriamente, accendete Switch e siete accolti da una proposta sorprendentemente basilare che fa sembrare opulente perfino lo scarno firmware del lancio di PS4. Uno store funzionante e una lista amici funzionante a metà è in sostanza ciò che è disponibile. Il servizio online e l'app dedicata non sono pronti (non che ci siano giochi online con cui testarli, in ogni caso). Non ci sono app non legate al gaming di qualsivoglia tipologia. La gestione della memoria, esattamente come la memoria stessa se è per questo, è limitata e ha restrizioni frustranti come i salvataggi legati all'hardware. Per una console Nintendo è priva di personalità. Non ci sono strani concept social come il Miiverse o lo StreetPass e non ci sono vivaci musiche per i menù, anche se forse queste non danneggeranno le sue chance con un pubblico più ampio.

Più nefasti sono I problemi legati all'hardware. Tale è la mole di "prove" su internet in questi giorni che è complicato cogliere veri e propri difetti di design e realizzazione dal rumore di fondo: Switch è davvero soggetto a surriscaldamento? La dichiaratamente dozzinale e kitsch dock graffia lo schermo? Le deboli performance del Joy-Con sinistro spicca come un problema serio e diffuso per il quale Nintendo non ha una risposta immediata, al di là di evitare altri device wireless , come se nel 2017 fosse possibile.

In foto: l'unico argomento di cui Switch ha davvero bisogno per vendere.

C'è la sensazione che Switch sia a una manciata di firmware e forse a una revisione hardware di distanza dal prendere sul serio forma. Eppure le vendite si dimostrano positive, se non altro è indubbiamente un lancio di maggior successo rispetto a Wii U. Al di sotto dei problemi del lancio, inoltre, è semplice notare delle sensazioni generalmente positive riguardo alla macchina che non siano unicamente legate a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, il miglior gioco di Nintendo da una da una decina d'anni a questa parte e il miglior titolo di lancio su una console dai tempi di Halo: Combat Evolved. Cos'è andato per il verso giusto?

È saltato fuori che una delle mie prime preoccupazione, ovvero che Nintendo stesse fallendo nuovamente nello spiegare un'altra sfida alle convenzioni del gaming, era infondata o piuttosto irrilevante. Switch si spiega con perfetta chiarezza. A differenza di Wii U, la sua missione come prototipo di un ibrido tra console portatile e casalinga è chiara. Quel concept può già essere considerato dimostrato e quella missione completata con successo.

È quando capovolgi il suo concept che Switch dà il meglio di sé. È una buona console ma un fantastico handheld

Mentre giocavo Zelda per scriverne la recensione, ero colpito da come questo gigantesco gioco trovasse perfettamente spazio nella mia vita nonostante i numerosi impegni e un nuovo bambino per casa. Ho notato quanto spesso finissi per giocare nella modalità portatile di Switch anche se le epiche dimensioni del gioco sembrassero richiedere l'uso di un grande schermo. Era compatibile con qualsiasi altra cosa stesse succedendo nella casa. Non avevo bisogno di pianificare di giocarci, di centellinare il tempo, di sprecare anche un solo minuto nell'avvio e nelle schermate di caricamento. Dovevo solo allungare la mano, prendere la console e premere il pulsante di avvio per recuperare immediatamente la mia avventura.

La proposta di Nintendo per quanto riguarda Switch è quella di una console casalinga che si può usare in movimento. Questa idea funziona ed è ben supportata dalla realtà. È necessaria ai giocatori per capire che questo piccolo tablet offre davvero un'esperienza credibile e di qualità a livello delle console casalinghe. Ma è quando si capovolge questa idea che Switch inizia davvero a dare il meglio di sé. È una buona console ma un fantastico handheld, con un bellissimo schermo, controlli ottimi e sfaccettati, supporto per il display della TV e una fantastica adattabilità che vi propone i giochi in qualunque modo e luogo li vogliate.

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È importante sottolineare che non è necessario essere interessati al gaming fuori casa (generalmente io stesso non lo faccio al di là di un puzzle game o un solitario sul mio telefono) perché Switch abbia senso per voi. È come "portatile casalinga" che si dimostra una rivelazione: una macchina che slega il gaming dalla TV del salotto, semplicemente come l'iPad slega internet dalla scrivania dell'ufficio. (In questo contesto la poca durata della batteria non è un problema).

Non ero sicuro del fatto di affidare a Zelda la responsabilità di definire Switch al lancio, considerando che aveva preso vita su un'altra console e che la versione Switch non offre nulla di unico o intrinseco al nuovo hardware. Nei fatti si è rivelata una perfetta dimostrazione di ciò che Switch può fare proprio perché è esattamente il tipo di gioco che non dovrebbe funzionare in un contesto portatile: è troppo ambizioso dal punto di vista tecnico, troppo complesso, troppo esigente del tempo dei giocatori e di un monitor più vasto. Eppure funziona, e lo fa anche in maniera brillante.

Ci siamo già passati o comunque non ne siamo stati così lontani. La PlayStation Vita di Sony era stata venduta sull'idea di gaming tripla A tipico delle console casalinghe ma in movimento e per i tempi era un device capace che eseguiva quell'idea piuttosto bene. Ma il mercato rifiutò l'idea e la piattaforma finì invece per essere una fucina di nicchia per indie e giochi arcade. La convenzione comune, da quel momento, fu che Vita stesse vendendo qualcosa che le persone non volevano, specialmente nell'era degli smartphone. Come mai, quindi, Switch sta facendo funzionare un concept simile?

PlayStation Vita, PSP2, o Switch 0.5?

Per prima cosa non c'è test più convincente per l'affermazione della qualità di una console che evidenziarla attraverso un grande schermo HD. L'estrema flessibilità della piattaforma, inoltre, dà anche una mano. Supporto per il multiplayer locale su una unità sola e per l'uso in modalità tabletop sono una prova che le credenziali come equivalente da home console non sono compromesse quando il dispositivo non si trova nella dock (Switch può affidarsi anche alla completa potenza del supporto degli sviluppatori interni di Nintendo, qualcosa che Vita non ha mai avuto).

Si tratta anche, almeno credo, di questione di tempismo, sia dal punto di vista tecnologico che da quello sociale. La tecnologia grafica del mondo mobile sta crescendo in fretta e ora è in grado di offrire un comparto grafico con risoluzioni in full HD che è arretrato solo di alcuni anni. Nvidia ha avuto l'idea giusta con il suo tablet da gaming Shield, semplicemente non aveva la particolare esperienza a livello software e di hardware design per sostenerla, quindi aveva perfettamente senso per la compagnia stringere una partnership con Nintendo, che indubbiamente possiede questo tipo di qualità su Switch.

Ecco un device che cerca di adattare il gaming alla vostra vita piuttosto che cercare di rimuovervi da essa

Il quadro più generale è la relazione in rapido cambiamento con i nostri schermi e il nostro intrattenimento. Nel corso degli ultimi anni il pubblico di massa è arrivato ad aspettarsi che l'intrattenimento li raggiunga dove si trovano, senza considerare il format. Facciamo binge-watch di serie TV sui nostri laptop e ci aggiorniamo sugli avvenimenti più importanti dello sport sui nostri telefoni. Qualsiasi schermo è grande abbastanza e nessun luogo è inadatto; tutti i contenuti sono indifferenti al contesto. In questo mondo l'idea del gaming di qualità console in movimento non è più fuori moda, è l'ordine naturale delle cose.

Nintendo Switch non è perfetto, le sfide che l'aspettano sono molte e alcune di esse potrebbero rivelarsi insormontabili. Potrei cambiare idea ma non sono pronto ad affermare che il concetto di console ibrida sarà un successo epocale nel mercato di massa o una realistica sfida allo status quo dell'industria. Tuttavia sono pronto ad affermare che ha senso e che Switch realizza perfettamente questo senso. Switch è il gaming portatile ridisegnato, senza confini e vicino a non avere nessun compromesso. Oltre a questo, mentre altri cercano l'ermetica immersione della realtà virtuale, ecco un dispositivo che cerca di adattare il gaming alla vostra vita piuttosto che cercare di rimuovervi da essa. Anche solo per questo, ha il mio sostegno

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Oli Welsh

Contributor

Oli was Eurogamer's MMO Editor before a seven-year stint as Editor. He worked here for a colossal 14 years, shaping the website and leading it.
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