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Ecco ciò che ha imparato un cronista di calcio reale quando ha commentato un torneo di FIFA - articolo

Guardate queste partite. Guardate solo queste partite!

La maggior parte delle persone che leggerà questo articolo probabilmente avrà un'idea di cosa siano gli esport. Sia che siate spettatori attivi di competizioni, sia che sporadicamente diate uno sguardo a un evento di esport, o che non siate affatto interessati a seguirli, sicuramente ne conoscerete le basi e saprete che l'industria è entusiasta delle loro prospettive.

Ma si può pure dire che molte persone non abbiano la benché minima idea di cosa siano gli sport elettronici competitivi. Alcuni non sanno nemmeno la differenza tra multiplayer e una partita competitiva, figuriamoci che esista un'industria che ci ruota attorno.

Gary Taphouse, un commentatore che lavora per Sky Sports e talkSport, era probabilmente uno di questi individui. Fino alla fine dello scorso anno Gary "non aveva mai sentito la parola esport", men che meno aveva idea di come fossero in azione.

Gary Taphouse nel pieno del suo lavoro.

Poi, nel dicembre 2016, le cose sono cambiate. Gary è divenuto il primo commentatore professionista britannico a commentare una competizione live di FIFA, dopo essersi spostato in Lituania per commentare l'evento dietro a un microfono.

Come è riuscito a passare dal "non sapere cosa sia un esport" al commentare una competizione? Cosa c'è di diverso nel commentare un videogioco rispetto a un evento reale? E cosa significa tutto questo per la disperata convalida dell'interesse negli esport?

Mi sono seduto a parlare con lui per cercare di rispondere a queste e a molte altre domande.


La prima volta che ho sentito parlare di Gary (e che aveva lavorato a un torneo di FIFA), è stato a marzo. Sono stato invitato ad un programma su talkSport per discutere della storia dei giochi di calcio, ma anche per parlare di come i videogame moderni si stiano trasformando in esport.

In seguito a una breve discussione in merito a ciò che era andato in onda con il presentatore dello show, il produttore è entrato nello studio durante una pausa pubblicitaria per dire che Gary era libero e che desiderava partecipare al programma per parlare delle sue esperienze. Nonostante non ricordi precisamente tutto quello che detto, ricordo esattamente che ha detto che quella era la sua prima esperienza a un evento di esport e che ne era molto entusiasta.

Il che mi ha portato a fare qualche presupposto. Durante la trasmissione radio, ha affermato che non aveva alcuna conoscenza degli esport prima di essere stato ingaggiato. Ho pensato quindi che si trattasse di un gesto plateale da giornalista e che Gary in realtà conoscesse almeno le fondamenta del settore.

Ebbene, mi sbagliavo completamente. Quando l'ho tirato in ballo nella discussione sul suo lavoro da commentatore, mi ha detto che i suoi figli di sette e nove anni sapevano meglio di lui cosa fossero gli esport.

"Non avevo idea delle dimensioni dell'industria", ha spiegato. "Pensavo che fosse solo gaming e ovviamente so che che il gaming costituisce di suo un'industria; non immaginavo però che il gaming competitivo fosse una realtà a parte, men che meno che fosse un fenomeno di tale portata e popolarità."

Infatti, c'è voluto un grosso incidente nel mondo del calcio per portare Gary nel mondo degli eSports.

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Il 29 novembre 2016, la quasi totalità della squadra brasiliana di calcio Chapecoense è rimasta tragicamente uccisa in un disastro aereo mentre si stava dirigendo a disputare la finale della Copa Sudamericana. La tragedia, che ha rievocato i precedenti disastri aerei di Monaco e Superga, ha riunito il mondo del calcio che si è prodigato a raccogliere denaro per aiutare le famiglie delle vittime e il club.

Tra questi sostenitori c'era la compagnia di esport lituana Game Show. Questa ha organizzato lo scorso dicembre la Strawberry Fields Cup, che ha visto l'uno contro l'altro i giocatori di FIFA appartenenti ai club Valencia, Schalke, Spartak Mosca e Legia Varsavia, per raccogliere fondi per le vittime durante lo streaming dell'evento su Twitch.

Games Show ha anche pubblicato un post su Facebook per informare che sarebbe stato "commentato allo stesso modo delle canoniche partite di calcio professionistiche". Questo è anche ciò che hanno detto a Gary quando gli anno chiesto di partecipare all'evento.

"L'evento era trasmesso in russo, lituano e inglese, volevano commentatori di calcio piuttosto che commentatori di esport," ha detto. "Hanno tentato di collegare sport ed esport. Si aspettavano che io non sapessi nulla a riguardo e francamente non li ho delusi".

Comunque, nonostante Gary ne sapesse poco di FIFA, era molto ferrato in giornalismo calcistico. E una volta che ha accettato di coprire il torneo, si è immediatamente messo al lavoro per scoprirne di più su quest'universo.

"Tutta la mia preparazione si è concentrata in ricerche su quelle quattro squadre, e sul comprendere perché i relativi club abbiano visto negli esport una grossa opportunità; ho voluto anche sapere come hanno reclutato queste persone per giocare nei tornei." Questo si è rivelato molto più semplice quando il capo della divisione esport del Valencia si è unito al team dei commentatori per discutere il loro approccio al gaming durante una pausa della trasmissione.

"Ciò nonostante, per quanto quella fase di ricerca iniziale possa essere sembrata simile rispetto a quanto accade col calcio vero, non potevo sapere quanto fosse diverso commentare una partita di FIFA rispetto a un match di calcio. Sebbene io apprezzi il fatto che FIFA dall'esterno è molto simile al calcio reale, i giocatori si comportano in maniera nettamente diversa rispetto a come fanno nella realtà".

"Invece di avere undici elementi intercambiabili di una squadra che agiscono all'unisono per segnare un gol, una partita di FIFA vede infatti una sola persona guidare undici giocatori contemporaneamente". Questo ha cambiato il modo in cui Gary ha commentato l'azione?

"Non si sono state grandi distinzioni," risponde Gary. E in effetti quando si è trovato a commentare i match di FIFA, il suo lavoro è sembrato poco differente dal commento di una partita vera. "Loro [Games Show] desideravano l'entusiasmo, volevano sentire il tono di voce che si alzava, volevano questo in diretta, e quindi mi sono assicurato di dare loro ciò che chiedevano."

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Nonostante lo spirito della telecronaca sia rimasto immutato, ci sono state alcune differenze a cui Gary si è dovuto adattare. La prima è stata inserire referenze ai giocatori che si scontravano per aiutare a delineare le strategie in-game. "L'unica differenza tra la telecronaca in FIFA e una telecronaca di calcio reale è consistita nel fatto che potevo parlare di quali tattiche stessero adottando i giocatori. E avrei parlato dei giocatori come se fossero reali, usando però il loro nickname.

Inoltre ci sono state un paio di altre cose alle quali Gary si è dovuto abituare. Il ritmo delle partite è stato una di queste, con partite molto più brevi di un match regolamentare. In secondo luogo, la fretta che i giocatori hanno di saltare le sequenze di esultanza dopo i gol lo hanno privato del prezioso tempo morto utile a riprendere fiato. Si è anche dovuto abituare a leggere i nomi dei giocatori dall'interfaccia grafica, per paura di non riconoscere il nome della maglia di un centrocampista del Legia Varsavia.

E nonostante tutto ciò, nessuno di questi fattori ha cambiato significativamente lo stile della sua telecronaca, anche se durante il corso di uno streaming di sette ore ci sono stati vari momenti in cui il team di commentatori è dovuto intervenire per mantenere viva l'attenzione degli spettatori.

Per Gary, ciò ha implicato l'utilizzo delle sue ricerche preliminari per guidare le conversazioni coi giocatori. "I giocatori che rappresentavano i club volevano veramente utilizzare le tattiche impiegate dagli allenatori", ha sottolineato. "Quindi tutto era rilevate. La forma fisica che aveva il Valencia, cosa era successo in quella situazione nella Liga reale... tutto contava ai fini di ciò che stava accadendo nel match."

Un'ulteriore corrispondenza tra la telecronaca del calcio reale e quella di FIFA si è manifestata nel commento in coppia col presentatore inglese dell'evento, il conduttore Matt Andrews. Gary non ha perso occasione di elogiare Matt: "praticamente mi ha istruito su tutto", prima dello show. Ciò ha contribuito a creare un solido legame tra i due, con Gary che si affidava a Matt per le conoscenze sugli esport e viceversa.

In generale Gary è rimasto molto impressionato da ciò che ha visto all'evento. E per i telecronisti tradizionali che osservano i rivali degli esport, è chiaro che l'industria stia maturando in fretta dal punto di vista del commentario. "Non avevo idea di come fosse professionale questo mercato. Ciò che intendo dire è che gli studi in cui abbiamo lavorato sono stati altamente tecnologici. Il design della struttura che ospitava gli studi è stato fantastico, e il livello di professionalità dimostrato è stato quello che vi aspettereste da un'emittente televisiva."

Per farla breve, e rispondendo alla questione che mi sono posto inizialmente, per via delle analogie con le trasmissioni sportive ho sentito che Gary sarebbe stato in grado di passare da una conoscenza pari a zero sugli esport, al commentarne un evento. Certamente la partita può risultare leggermente diversa, i canali di trasmissione preferiscono l'online piuttosto che la TV e l'approccio alla telecronaca deve sicuramente subire qualche modifica. Ma Gary è uno che conosce e capisce profondamente il calcio e l'industria che ci gira attorno, quindi è in grado di sostenere questa transizione abbastanza facilmente.

Concludendo, quando qualcuno vi chiede quale sia il modo migliore per comprendere cosa sia un esport, la risposta più semplice sembra essere di guardarne uno e compararlo alla sua controparte reale. Sarete sorpresi da quanto piccole siano le differenze tra i due universi, differenze che anche se a volte si manifestano, scompaiono altrettanto velocemente.

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FIFA 17

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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George Osborn

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