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Zelda: Breath of the Wild - Le Prove Leggendarie - recensione

Il Season Pass si apre con un antipasto gustoso (ma che non sazia).

Vi serviva una scusa per tornare a Hyrule? Probabilmente no. Se avete passato decine e decine di ore in Breath of the Wild, è probabile che quel mondo vi sia rimasto addosso e che di tanto in tanto vi venga voglia di accendere Switch (o Wii U, hai visto mai) per farvi un giro: una cavalcata al tramonto, due semi Korogu o un po' di farming di materiali se ancora siete a caccia di qualche potenziamento per le tante armature del gioco.

Zelda: Breath of the Wild offre tantissimo a chi apprezza la libertà nel gameplay, e l'impressione è che nemmeno superando la terza cifra nel conto delle ore giocate si abbia scoperto davvero tutto quello che c'è nell'open world che nessuno s'aspettava da Nintendo. Serviva un DLC, allora? Ma certo, che domande, di nuovi contenuti c'è sempre bisogno, anche per uno Zelda e anche per un gioco così vasto. Occhio però che Le Prove Leggendarie non è che rimpingui particolarmente l'offerta e anzi sembra un lavoro di ripulitura dell'endgame, più che un ricco pacchetto aggiuntivo.

Le novità in questo primo pacchetto espansione, acquistabile solo all'interno del season pass da 19,99 euro, sono chiaramente pensate per chi ha già finito il gioco e sta cercando di riempire ancora un po' il suo inventario, così da prepararsi al meglio per l'arrivo della vera ciccia, il secondo DLC (La Ballata dei Campioni) disponibile il prossimo inverno.

Iniziamo la lista delle novità da un'aggiunta gradita ma non particolarmente stravolgente: la possibilità di vedere sulla mappa una specie di filo d'Arianna in salsa zeldiana, la traccia (in verde) del percorso che abbiamo seguito nelle ultime 200 ore di bighellonamenti e avventure. Pensate sia inutile? Non lo è se avete deciso di affrontare il gioco evitando le soluzioni online e cercando di scoprire da soli tutto quello che nasconde: vedere esattamente dove si è stati e dove no può darvi una mano nella caccia ai Sacrari o ai tanti segreti del gioco.

Il percorso verde tiene traccia delle ultime 200 ore di giocato, cercate di starci dentro mentre inseguite i 900 semi Korogu.

Se invece i Sacrari li avete già fatti tutti e del resto poco vi importa, beh, allora vi consigliamo comunque di vedere un replay del vostro giocato, perché mentre il cursore si muove rapido sulla mappa e di tanto in tanto si sente l'urletto di Link a segnalare le morti avvenute, sarà come ripercorre in fast forward tutte le vostre peripezie. Caruccio.

La seconda novità pensata per i completisti è la maschera Korogu, simile a quella che indossano le bestioline sparse per il mondo. Indossandola potrete percepire la presenza di uno dei 900 (novecento, udite udite) semini nascosti e puntare ad acchiapparli tutti: l'impressione, però, è che non basti la maschera per compiere l'impresa e solo se siete degli eroi anche nella vita reale potrete arrivare al risultato senza l'aiuto di una guida.


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The Legend of Zelda: Breath of the Wild - Limited Edition

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Per spostarsi più comodamente, comunque, c'è l'Amuleto del teletrasporto: vi permette di posizionare un punto verso cui viaggiare veloce, così se sapete di tornare spesso in una zona precisa potete farlo comodamente.

Prima di arrivare alle aggiunte maggiori di questo DLC citiamo brevemente anche le nuove armature: l'Elmo di Midna (che ha difesa dalle armi ancestrali), l'Armatura da Spettro (che aumenta l'attacco e ricorda i bellissimi nemici di Wind Waker), la Maschera di Majora (che è bella bella e non vi fa attaccare dai nemici) e l'Armatura di Tingle (un incrocio tra Arancia Meccanica e la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi, peccato che il suo effetto sia uguale al set oscuro).

La cosa carina è che, invece di darvi tutto direttamente nell'inventario, Nintendo ha pensato bene di nascondere per il mondo di gioco tutti gli oggetti e costringervi a prenderli uno per uno. In realtà, diciamolo, non è che sia una caccia così complicata: basta risolvere dei semplici indizi e nel giro di un paio d'ore al massimo avrete trovato tutto quello che il DLC ha da offrirvi sul fronte dell'equipaggiamento.

Queste sono le piattaforme degli schiaffi. Ne voleranno un sacco, sia in uscita che in entrata.

Ecco, diciamo anche che il posizionamento di alcuni oggetti poteva essere più indovinato o comunque con qualche rimando più deciso agli altri giochi della serie: la maschera di Tingle, per dirne una, forse sarebbe stata meglio sull'isoletta che rimanda al nome del nostro amico pazzerello, e invece tutto (o quasi) è messo nella Piana di Hyrule.

E qui arriviamo al secondo appunto che dobbiamo muovere ai contenuti di cui abbiamo parlato finora: sono posizionati nella Piana di Hyrule per essere facilmente raggiungibili da tutti, anche da chi il gioco non l'ha finito o addirittura è proprio all'inizio. Cominciare l'avventura con oggetti così potenti potrebbe facilitare fin troppo le cose nelle prime fasi, ma del resto Nintendo vuole che i suoi prodotti siano adatti a tutti e alla fine va bene così.

Se cercate una vera sfida, comunque, c'è la nuova modalità Master: potete iniziare una nuova partita (senza sacrificare il vecchio salvataggio) e cimentarvi in scontri con nemici più forti, o dedicarvi a ripulire le piattaforme fluttuanti piene di bestiacce cattive. Insomma, se una run non vi è bastata, questa potrebbe essere la vostra occasione.

Bene, abbiamo detto quasi tutto, manca solo quella Prova Leggendaria che dà il titolo al primo DLC e che promette di sbloccare il vero potenziale della Master Sword. Si tratta di una lunga (ma lunga) sfilza di arene più o meno grandi e più o meno piene di nemici più o meno aggressivi: vi toccherà affrontarle una dopo l'altra vestiti di pezze e armati di stecchi, ripiegando su quello che ci trovate dentro per migliorare le vostre capacità offensive e, soprattutto, curarvi dai colpi subiti.

Cover image for YouTube videoThe Legend of Zelda: Breath of the Wild - Trailer dei DLC (Nintendo Switch)

La Prova è divisa in tre spezzoni di crescente difficoltà e se finite tutti i cuoricini vi tocca riprendere dall'inizio quello che stavate affrontando. La meccanica è abbastanza punitiva (soprattutto nelle ultime fasi) visto che il livello di sfida è piuttosto alto e ci sono momenti in cui neanche la pianificazione migliore può evitare rischiose maxi zuffe a tutto campo. L'idea, comunque, è ben gradita e permette di mettersi alla prova ridimensionando quella sicumera che ormai trovava stabile alloggio nelle vostre menti da Eroi del Tempo navigati: in guardia!

Ecco, ora abbiamo detto tutto davvero e dovrebbe essere chiaro che Zelda: Breath of the Wild - Le Prove Leggendarie è un contenuto scaricabile con qualche aggiunta gradita, ma senza un vero e proprio passo in avanti per l'avventura. Quello, lo sappiamo, arriverà con il prossimo DLC insieme alla nostra valutazione sull'intero pacchetto. Per ora possiamo dire che le novità delle Prove Leggendarie sono interessanti per chi abbia già finito il gioco, visto che rendono più godibile proprio l'endgame, mentre per tutti gli altri potrebbero semplicemente facilitare i primi passi verso l'avventura.

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The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Nintendo Wii U, Nintendo Switch

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Alessandro Arndt Mucchi

Contributor

Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.

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