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Gamescom 2017: Gwent Thronebreaker - anteprima

Prima minigioco, ora avventura ed eSport.

È impressionante vedere come nel corso dei mesi il gioco del Gwent continui a crescere in maniera costante ed esponenziale. Dopo il periodo di closed beta finito poco prima dell'estate, che ci ha condotto poi all'attuale open disponibile per tutti, CDProjekt ha cavalcato l'onda di un ottimo riscontro avuto da tutta la community, e le cose sono cambiate in breve tempo.

Hanno cominciato ad arrivare nuovi contenuti, alcuni molto sostanziosi come l'introduzione dell'intero mazzo di Niilfgaard, e variazioni sostanziali alle regole di gioco, più tutta la solita serie di tweak per equilibrare man mano le partite, favorendo una carta e sfavorendone un'altra.

Ora una nuova ondata di contenuti sta per arrivare e le cose si fanno decisamente più serie. È stata annunciata la campagna single player Thronebreaker, un'avventura vera e propria che andrà ad arricchire la già vasta lore di The Witcher, oltre che Gwent stesso. L'abbiamo vista giocare nella presentazione che CDProjekt ha ospitato nel proprio stand della Gamescom, su un bel mega schermo dove nel frattempo ci venivano spiegati tanti dettagli. Ma è stato il momento giusto per approfondire il programma di tornei ufficiali pensati per dare il via al Gwent pensato come eSport, al pari di altri rivali ben noti.

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Partiamo con Thronebreaker. Direttamente dalla storia originale di The Witcher, quella dei libri di Sapkowski, arriva Meve, regina di regni di Lyria e Rivia, che completò il nome di Geralt portandolo ad essere ciò che tutti conosciamo oggi. La guerra imperversa anche nei suoi regni ed è tempo di combattere e riprendersi ciò che le è stato tolto.

L'avversario è ancora Nilfgaard, che fa sentire la minaccia dal sud con la solità ostilità. L'avventura della regina è qualcosa di veramente concreto: non stiamo parlando di ritratti che parlano tra di loro tra una partita di carte e l'altra, come si vede in altri titoli del genere, anzi. Ci sarà un vero mondo di gioco e personaggi tridimensionali, da controllare e far muovere con tanto di risorse, bonus e segreti da scovare.

Grazie ad una prospettiva isometrica e a una grafica in soft cel shading, Thronebreaker si presenta caratteristico e con un'anima propria, che riteniamo adatto al ruolo di spinoff della serie principale e che non ruba la scena alle sfide sul tabellone. Le scene di dialogo ci saranno eccome, pensate solo che la campagna dura circa 10\15 ore, vedrà le comparse di personaggi già noti ai fan e sarà profonda e intensa.

Gwent continua ad espandersi e gli sviluppatori hanno promesso un sostegno costante.

Già perché i dialoghi sono tanti, ovviamente ben scritti e anche a scelta multipla. Uno dei punti che i ragazzi di CDProjekt hanno tenuto a sottolineare è l'imparzialità delle scelte effettuabili, marchio di fabbrica della casa polacca, in cui potremo decidere su che toni mettere le discussioni e influenzare gli eventi futuri.

Per questi dialoghi tra i personaggi la scena cambierà per diventare una sorta di visual novel, con i personaggi (bene animati) uno di fronte all'altro e un riquadro con il testo e le opzioni selezionabili in basso. La campagna poi si compone di un altro elemento fondamentale, l'accampamento, un hub dove ritornare che ospita i luoghi (ovvero i menù) dove lavorare sul nostro mazzo di carte e fortificarci, per poi ritornare all'azione e rigettarsi nelle sfide di Gwent.

Queste differiranno dalle tradizionali della modalità multiplayer, influenzate dagli eventi della nuova narrativa, con l'applicazione di nuove regole e la rottura di alcune di quelle tradizionali. Non sappiamo ancora precisamente quanto andranno a modificare il comparto giocabile già ora, ed è bene andarci cauti nel dirsi più o meno contenti, ma di sicuro avremo a disposizione decine di nuove carte, utilizzabili solo in questa modalità. In seguito comunque arriveranno versioni di queste nuove carte riadattate per essere compatibili anche in multiplayer.

Nella campagna di Thronebreaker si può decidere come affrontare i dialoghi e si può essere anche tanto, tanto crudeli.

Thronebreaker è quindi un'espansione davvero corposa, che segnerà il passaggio del Gwent da gioco di carte multiplayer in test ad uno completo, almeno nell'offerta. Non è detto infatti che esca di conseguenza dalla fase di open beta. Nel frattempo si fa il momento di parlare del successo riscosso da Gwent sulla rete e anche dal vivo dopo la conclusione del primo torneo di Gwent Challenger, su invito.

CDProjekt ci racconta di quanta attenzione abbia attirato la prima competizione ufficiale e come altri giocatori competitivi si siano fatti avanti. Hanno pensato bene quindi di dare il via al grande e lungo percorso dei Gwent Masters, tornei ufficiali con premi denaro e giocatori selezionati da qualificazioni, ovvero i Gwent Open e Challenger, questi organizzati anche ufficiosamente da terze parti e non solo da parte della software house polacca.

Per tutta la fine del 2017 e dal 2018 vedremo alternarsi Open a Challenger, fino ad arrivare ai Masters. In futuro avranno luogo anche i World Masters, il torneo maggiore tra tutti, che nominerà il primo campione mondiale di Gwent. Le regole differiranno da una semplice partita multiplayer, ma stando al trailer CDProjekt sembra già avere le idee chiare per renderli decisamente appassionanti.

Il primo torneo su invito ha visto la vittoria di Lifecoach: 'Vede numeri ovunque', hanno detto i ragazzi di CDProjekt Red.

Pensare che solo un anno fa Gwent muoveva i primi passi da una costola di The Witcher 3 e che ora approccia a diventare un eSport con tanto di finali mondiali è stupefacente ed appassionante, e una chiara conferma di come in Polonia ci tengano alla qualità e alla sostanza dei propri prodotti. Aspettiamo dunque ansiosi il periodo di fine anno, quando Thronebreaker verrà rilasciato su PC, Xbox e PlayStation 4.

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In this article

Gwent: The Witcher Card Game

PS4, Xbox One, PC

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Michele Sollazzo

Contributor

Provenendo dalla leggendaria regione del Molise, non poteva fare a meno di vivere avventure in mondi virtuali. Dopo un'infanzia vissuta tra gli arcade dei bar diventa adulto firmando petizioni per far uscire Shenmue 3. Ora è passato a Outcast 2.
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