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Destiny 2: addio ai problemi di migrazione dell'host grazie al Cloud

Sembra si tratti di un miglioramento complessivo dell'esperienza online.

Sembra che Destiny 2 utilizzerà un nuovo modello di Netcode, una connessione ibrida che combina il peer-to-peer a server dedicati. Chiamata Activity Hosts, questa tecnologia renderà, a detta dello sviluppatore, Destiny 2 il primo titolo con connettività e gameplay online senza soluzione di continuità.

Cover image for YouTube videoDestiny 2's Uniquely Complicated Netcode Analysis

Il fastidioso problema della migrazione dell'host è stato infatti eliminato utilizzando, al posto dell'host fisico, il cloud. Questo dovrebbe evitare migrazioni dell'host improvvise qualora l'host della partita decidesse di abbandonare l'istanza.

I miglioramenti al netcode di Destiny 2 non si fermano qua: il codice di rete si mostra ritardi molto bassi. Posso essere anche inferiori a 1ms, per quanto siano fortemente dipendenti da giocatore a giocatore e da numerosi fattori, come il ritardo della risposta al controller.

C'è da dire che la nuova tecnica ibrida sfruttata nel netcode del titolo comporti anche un notevole traffico, sottolinea Segmentnext. Questo tipo di connessione rende anche più facilmente indentificabili gli indirizzi IP degli utenti che giocano, per quanto Bungie possa provvedere a nasconderli con il rilascio finale di Destiny 2.

E voi, che ne pensate di questi cambiamenti?

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Destiny 2

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC

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Stefan Tiron

Contributor

Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.

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