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World of Final Fantasy (PC) - recensione

Acchiappiamo tutti i mostri di Final Fantasy anche su PC!

Ultimamente Square Enix sta eseguendo un lavoro di fan service e per certi versi anche di "educazione" nei confronti dell'utenza PC, con un occhio di riguardo per il canale Steam di Valve, portando numerosi dei suoi capitoli meno recenti della saga di Final Fantasy sulla piattaforma della cosiddetta "Master Race". E così, dopo Final Fantasy VII, VIII, IX, X, XIII e l'osannato FFVI, arriva su PC anche World of Final Fantasy, spin-off della serie uscito un paio di anni fa su PS4 e PS Vita.

World of Final Fantasyè un titolo abbastanza diverso dagli ultimi capitoli della serie, e si discosta nettamente da stile e impostazione del controverso Final Fantasy XV, che per certi versi ha diviso i fan con il suo approccio più moderno e futuristico. Questo spin-off si rivolge infatti ai fan di vecchia data, agli amanti degli RPG old-school, ai nostalgici degli incontri a turni e dei personaggi super deformed, insomma ai fan di Final Fantasy VI e VII.

In questa sede non ci occuperemo tanto di recensire il gioco in sé, che abbiamo già trattato nella recensione della versione PS4, ma ci focalizzeremo principalmente sull'analisi di pregi e difetti di questo porting, scoprendo cosa c'è di nuovo sul piatto e che vantaggi possa avere un giocatore nel giocare questa versione piuttosto che una PlayStation, qualora dovesse ancora iniziare il gioco.

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Ma per chi non avesse idea di cosa stiamo parlando, ci lanciamo in una breve introduzione. World of Final Fantasy è un gioco parallelo alla serie principale e adotta un'impostazione e uno stile totalmente differenti. Square Enix ha avuto la bella idea di cavalcare l'onda del successo dei Pokémon proponendo un prodotto che per certi versi s'ispira all'idea di base di Pikachu e compagnia. In World of Final Fantasy potremo infatti catturare ogni mostro incontrato per la prima volta (Miraggio) tramite uno speciale Prisma, che diverrà un Prismalite con la creatura inglobata al suo interno. La creatura verrà registrata nella Miraggiopedia di Enna Kros (una sorta di Pokédex in pratica). In seguito, potremo schierare in battaglia i mostri catturati avvalendoci delle loro forze e debolezze, o persino di impiegarli nell'esplorazione per altri scopi, sfruttando (e facendo evolvere) le loro abilità speciali.

I protagonisti del gioco sono due giovani fratelli gemelli, Lann e Reynn, che misteriosamente una mattina trovano la loro città di residenza, Nine Wood Hills, completamente deserta, e incontrano uno strano personaggio che rivela loro di essere stati in precedenza al comando di grandi eserciti in un mondo parallelo. E così i due giovani, per recuperare la loro memoria e il loro status, vengono mandati nel magico mondo di Grymoire (nome che suonerà sicuramente familiare ai fan di lunga data), dove inizieranno una nuova avventura, non prima però di aver assistito a numerosi tutorial sulle complesse meccaniche di gioco. Per quanto il titolo possa sembrare semplice, nasconde invece una profondità eccezionale per quanto riguarda la componente ruolistica, con tanto di possibilità di scegliere tra ATB e azione a turnazione continua.

Degna di nota e anche molto particolare è la possibilità di impilare varie creature formando una sorta di robottone componibile uscito direttamente dai manga degli anni '70, amplificando le potenzialità (ma anche le debolezze) dei componenti. Ma occhio a rispettare le taglie! Sì, perché i personaggi di taglia larga (L) vanno alla base, mentre quelli medi in centro e quelli piccoli (S) in cima. A complicare tutto c'è il fatto che i nostri due protagonisti possono scegliere l'aspetto super deformed ("lilichini") o normale ("jiganti"), con conseguente modifica della loro taglia nelle pile.

I due fratelli gemelli sono i protagonisti di quest'avventura. Ma hanno dimenticato tutto e devono rientrare nel magico mondo di Grymoire per recuperare la memoria.

Dopo questo breve accenno, che potrete sempre approfondire con la recensione della versione console, passiamo ad analizzare le peculiarità di questo porting PC. Innanzitutto occorre dire che World of Final Fantasy, a differenza di FFXV, non brillava certo per qualità grafica, essendo un gioco volutamente ispirato al passato e doveva anche girare anche sulla portatile PS Vita. Texture e modelli dei personaggi e dell'ambiente sono quindi più da last-gen che da current-gen. In tal senso, la potenza dei PC non può fare granché per migliorare la situazione, ma è evidente che Square Enix ci ha pure messo del suo per complicare le cose. Proprio di recente abbiamo assistito all'arrivo di Star Ocean: The Last Hope 4K Remaster, primo gioco console con una marea di opzioni grafiche in stile PC selezionabili, ma in World of Final Fantasy per PC paradossalmente visto che è un porting per PC, è possibile modificare solo giusto un paio di parametri che si limitano a risoluzione di rendering, risoluzione delle ombre, post-elaborazione, e visualizzazione a finestra o full-screen.

Ci saremmo aspettati non tanto di trovare impostazioni dedicate al depth of field, alla distanza di rendering, alla qualità delle texture o all'anti-aliasing, ma quanto meno di poter agire sul frame-rate che invece sfortunatamente rimane bloccato a 30fps, come su console. E peraltro non è nemmeno corretto, causando problemi di stuttering per via del mancato frame-pacing anche su hardware potenti e ben al di sopra delle specifiche hardware consigliate. Quanto meno, il gioco riesce a girare su un gran numero di configurazioni anche modeste, richiedendo almeno un i3 a 2.0GHz e una scheda grafica da 1GB del calibro di GeForce GTX 450 o Radeon HD 5770.

Per di più, il menu di configurazione hardware è accessibile solo dall'esterno del gioco, esclusivamente tramite il configuratore di Steam, e una volta in gioco si deve necessariamente uscire per cambiare impostazioni, cosa resa più problematica dal fatto che si possono salvare i progressi solo presso i classici punti di salvataggio, e non in qualsiasi momento come negli RPG moderni.

Chi non ricorda il mitico Kyactus?

Quindi abbiamo impostato i dettagli grafici al massimo riuscendo a spingere il gioco a risoluzione 4K su una Radeon RX 570 4GB, e lanciato il gioco. Il risultato visivo è stato un po' deludente, perché lo stile artistico del gioco offre una visione volutamente offuscata per evocare quell'effetto magico del mondo di Grymoire, e la risoluzione 2160p non offre quella nitidezza che ci si aspetterebbe. Inoltre, l'impossibilità di attivare qualsiasi anti-aliasing personalizzato e filtro anisotropico dal menu del gioco permette alle classiche scalettature (estremamente visibili su Vita e un po' meno su PS4) di rimanere visibili anche ad altissima risoluzione.

Oltretutto, la risoluzione nativa 4K va a fare contrasto con le texture, che sono rimaste le stesse a bassissima risoluzione delle versioni console (su PS Vita i soli 128MB di VRAM non consentono di utilizzare texture troppo elaborate). Ne consegue che sebbene il vostro PC possa essere in grado di spingersi fino a risoluzione 4K, forse è meglio fermarsi a 1080p per non incombere in fastidiosi contrasti tra risoluzione dei modelli 3D e texture a bassa risoluzione. Anche il comparto audio ci ha deluso, visto che nonostante il nostro setup fosse dotato di un impianto 5.1, il gioco riproduce solamente un segnale stereo e non c'è alcun modo per modificare il numero dei canali, né nei menu interni, né tanto meno tramite lo scarno configuratore del gioco su Steam, davvero un peccato!

Passando alle modifiche al gameplay, ormai è noto che le versioni PC dei porting di Final Fantasy vengano farcite con opzioni per aumentare l'accessibilità e snellire o velocizzare il gioco, una possibilità utile per chi l'avesse già giocato su console e vuole procedere velocemente per arrivare alle fasi in cui fare grinding, oppure per chi fosse nuovo alla serie e non fosse avvezzo alle meccaniche.

Nelle battaglie potremo scansionare i mostri alla ricerca dei loro punti deboli. Alcuni di essi possono essere catturati e Imprismati, ma prima occorrerà indebolirli, proprio come nel giochi dei Pokémon…

Il menu del gioco permette quindi di modificare diverse voci come la disattivazione degli incontri casuali, velocizzare i testi, ottenere PA (Punti Azione per la battaglia) gratuiti, soldi infiniti, oggetti consumabili al massimo e via dicendo. Inutile dire che attivare questi aiuti annulla completamente il livello di sfida posto dal gioco, peraltro già abbastanza abbordabile di suo. Da questo punto di vista, questi aiuti sembrano del tutto immotivati e superflui in un gioco come World of Final Fantasy. Passino in un titolo tosto e competitivo come Final Fantasy VII, ma lo spin-off in questione è veramente accessibile anche ai giocatori non esperti, per cui questo menu di aiuti si poteva magari inserire ugualmente, ma renderlo accessibile in un secondo momento, magari dopo aver completato il gioco o sbloccabile con una particolare sequenza di tasti. Metterlo così, in bella vista tra le opzioni, può far cadere in tentazione chiunque e si può facilmente perdere interesse a giocare seriamente.

Se si passa oltre questi punti deboli del porting PC, che vanno visti più come opportunità mancate che come problemi veri e propri, l'esperienza di gioco di cui possiamo godere è la stessa di quella console ma con le migliorie grafiche dell'hardware PC. E non bisogna nemmeno dimenticare che ci sono tanti utenti PC sprovvisti di console che amano gli RPG, ed un gioco vecchia scuola come World of Final Fantasy è una vera lettera d'amore ai giocatori d'altri tempi, a quelli che "gli RPG a turni con i personaggi deformed sono tutt'altra cosa rispetto a quelli moderni". C'è molto fan service in questo titolo: man mano che proseguiremo nell'avventura incontreremo location e musiche tratte dai capitoli della serie principale, e personaggi famosi come Cloud ed altri si uniranno per brevi periodi al nostro party per darci man forte con i loro potenti attacchi. Senza contare la possibilità di raccogliere tanti Campioni ed evocare le maestose e celebri Summon.

Le impostazioni relative agli aiuti di gioco sono accessibili molto semplicemente tramite il menu principale durante la partita. Ce n'era davvero bisogno?

Tirando le somme, World of Final Fantasy su PC si presenta in una veste grafica leggermente migliore rispetto alla controparte console (specialmente se paragonato alla versione Vita). Il gioco offre la stessa esperienza con qualche bonus, anche se gli aiuti di gioco possono risultare superflui. Il porting sviluppato da Square-Enix si dimostra però molto pigro: in un mondo in cui vediamo patch 4K e texture pack per le console premium, sarebbe stato bello vedere un lavoro simile fatto per gli utenti PC, ma non è questo il caso. Speriamo che la software house ci ripensi e rimedi con un aggiornamento futuro, ma allo stato attuale World of Final Fantasy non è un porting PC fatto come si deve e rappresenta una mancata occasione per fidelizzare anche l'utenza PC.

7 / 10