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ll grosso di The Last of Us: Part II è una "confusione incompleta"

Parola del creative director, Neil Druckmann.

Il trailer di The Last of Us: Part II mostrato nel corso della Paris Games Week ha indubbiamente attirato l'attenzione sia della critica che dei tanti fan. Un trailer crudo e spietato, che introduce personaggi inediti e che alimenta non poche speculazioni.

Il filmato ha anche dato vita a non poche discussioni sull'effettivo stato del titolo. C'è speranza per un'uscita già nel 2018? Secondo quanto dichiarato dal creative director, Neil Druckmann, nel corso del podcast Game Maker's Notebook, lo sviluppo non sarebbe di certo in uno stadio avanzato. Ecco quanto riportato da PSU.

"Abbiamo ottenuto questa parte di cinque minuti, ora come la trasformi in decine di ore di esperienza che abbia un aspetto e dia una sensazione viscerale e di quella intensità? Le persone non vedono che il resto del gioco, a diversi stadi, è una confusione incompleta".

Per quanto il trailer abbia impressionato, quindi, ci sarebbe ancora parecchio lavoro da fare per raggiungere una versione quanto meno giocabile interamente senza gravi problemi.

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Quando sarà disponibile The Last of Us: Part II? Una previsione quanto meno credibile a questo punto sembrerebbe il 2019 (magari a fine anno). In questo modo Naughty Dog potrebbe dare vita a un titolo curato nei minimi dettagli e, considerando le tante esclusive in uscita nel 2018, Sony non ha di certo bisogno di affrettare i tempi.

Cosa pensate delle parole di Druckmann? Speravate che lo sviluppo si trovasse in uno stadio più avanzato e non in una situazione in cui gran parte del gioco è una "confusione incompleta"?

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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