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Il creatore di A Way Out ritiene i titoli di Telltale e Quantic Dream "troppo passivi"

Josef Fares vuole che "le persone sentano il gioco".

Il creatore di A Way Out, Josef Fares, è solito rilasciare particolari dichiarazioni e, ultimamente, ha parlato con EDGE riguardo la somiglianza tra i giochi Telltale e Quantic Dream e il suo A Way Out, un titolo che non potrà vantare il gunplay di Uncharted ma che garantirà una grande varietà.

Come segnala Wccftech, Fares, in merito al paragone con le produzioni degli altri due studi, si è espresso parlando di una somiglianza solamente per la ricerca dell'effetto cinematografico e considera i giochi di Telltale e Quantic Dream "tropo passivi"

"Questi titoli sono troppo passivi per me. Mi piacerebbe avere un maggior controllo. Si potrebbe dire che sono giochi dove stai controllando la storia, ma mentre lo stai facendo e hai degli effetti su di essa, è anche vero che in un senso invece non lo stai facendo affatto, no? Ecco, A Way Out non verte affatto su questo tipo di cose. Credo che il paragone possa essere calzante dal punto di vista di una prospettiva cinematografica, ma non per il modo in cui scegli la tua storia."

Anche dal punto di vista delle "emozioni", il creatore di A Way Out trova delle differenze e afferma: "non sono importanti per me. Io voglio che le persone sentano il gioco. Se piangono, ridono, sorridono o si arrabbiano, non mi importa."

Insomma secondo Josef Fares esistono sostanziali differenze tra le produzioni Telltale e Quantic Dream e il suo A Way Out, il titolo che vedrà la luce il prossimo 23 marzo su PS4, Xbox One e PC.