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Frantics - recensione

Il nuovo titolo Playlink porta il caos nel nostro soggiorno.

Tutti i prodotti della linea PlayLink usciti fino ad ora possono essere etichettati tranquillamente come 'party game', ossia giochi che offrono un'esperienza ludica multigiocatore contenuta ed accessibile, in grado di coinvolgere anche chi solitamente si tiene alla larga da controller e affini. Dalle indagini di gruppo di Hidden Agenda ai quiz a risposta multipla di Sapere è Potere, lo scopo è quello di riunire davanti al televisore amici e familiari armati di cellulare per trascorrere allegramente qualche ora in compagnia.

Frantics arricchisce questo catalogo di esperienze proponendo una formula più tradizionale, senza per questo tradire la filosofia PlayLink. Se infatti i titoli che ho citato nel paragrafo precedente possono essere accostati a film interattivi o giochi da tavola, l'ultima fatica di NapNok Games è a tutti gli effetti un videogioco: non basta fare una scelta o sapere la risposta corretta, ma ci sono personaggi da controllare su schermo e per vincere bisogna saltare, correre, spingere e bastonare. E il tutto va fatto, ovviamente, tenendo in mano solamente il proprio smartphone.

L'ispirazione ai vari Mario Party e relativi cloni è piuttosto palese. Frantics è una classica collezione di minigiochi caotici, nei quali spesso la fortuna conta tanto quanto l'abilità dei giocatori. La natura puramente casual del prodotto ha spinto però gli sviluppatori a spogliare il gioco da ogni elemento superfluo per privilegiare appunto accessibilità e immediatezza.

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I minigiochi infatti non sono inseriti all'interno di una cornice, non c'è una storia o un tabellone; inoltre non è presente alcuna forma di progressione, non vengono registrate le statistiche del giocatore, non ci sono collezionabili e non si sbloccano altri giochi, personaggi o modalità partita dopo partita. Unica concessione: alcuni accessori per personalizzare i buffi animaletti protagonisti del gioco, qualora voleste far indossare occhiali da sole o un paio di baffoni alla vostra giraffa.

Queste mancanze, che da un altro punto di vista possono essere considerate delle accortezze, sono funzionali per mantenere un ritmo di gioco serrato. Frantics non si perde in fronzoli. Dopo aver fatto partire il gioco e aver collegato fino a quattro cellulari alla console (cellulari su cui è stata precedentemente scaricata ed installata l'app gratuita di Frantics), la partita prende subito il via.

Anche la decisione di scegliere la modalità ci viene risparmiata, perché di modalità ce n'è una sola: i giocatori di sfidano in una serie di quattro minigiochi scelti a caso fra quelli disponibili, accumulando monete e ricevendo una corona in caso di vittoria. Nel quinto gioco, la scazzottata finale, le monete vengono investite per acquistare un'arma e le corone collezionate fino a quel momento diventano vite. In questo modo è ancora possibile cambiare le carte in tavola, dato che chi ha giocato bene fino a quel momento ha sì dei vantaggi, ma non è detto che riesca a portarsi a casa la vittoria.

Il mondo è i personaggi di Frantics sono realizzati in plastilina digitale.

Frantics non offre molto altro, se non la possibilità di affrontare una singola partita ad un minigioco o di creare la propria lista di giochi preferiti. Oltretutto i minigame presenti nel pacchetto sono solamente quindici, un numero che rischia di sfigurare se confrontato con quello di altri esponenti del genere. È difficile quindi non rimanere in parte delusi dalla scarsità di contenuti di questo party game. Nonostante ciò, se riflettiamo su quale sia il target e le modalità di utilizzo di Frantics, ci rendiamo conto che tutto sommato questo è un gioco pensato per partite rapide di 20-30 minuti, da giocare magari in occasioni diverse, con gruppi di amici diversi, con persone più o meno appassionate di videogiochi.

In quest'ottica il titolo di NapNok Games funziona e diverte, soprattutto per merito della qualità e varietà dei minigiochi proposti: abbiamo le corse ad ostacoli, le gare di velocità a bordo di improbabili veicoli, assurde partitelle di calcio, tiri al bersaglio, piattaforme sospese da cui lanciare giù gli avversari... Tutte cose che abbiamo già visto in passato ma che in fondo Frantics riesce a riproporre in modo efficace e, a tratti, originale.

Ciò che contraddistingue questa raccolta di giochini rispetto a titoli simili è soprattutto l'enfasi posta sull'interazione fra i giocatori. La maggior parte dei minigiochi è studiata in modo tale da facilitare la creazione di alleanze e rivalità temporanee fra gli utenti. Per fare un esempio, in Re della Collina occorre salire in due su una piattaforma per vincere una manche. Ecco quindi che chi vince la prima manche nella seconda troverà gli avversari alleati contro di lui, pronti a tutto pur di non farlo salire sulla piattaforma. Nella terza le alleanze vengono stravolte di nuovo, e così via.

Cavalli, scimmie, elefanti, giraffe… a prescindere dalla specie, gli animaletti di Frantics non sembrano molto svegli.

In Bolidi Eroici invece, un giochino di corse automobilistiche, prima del turno di gara ogni giocatore decide quale modifica apportare al veicolo di un avversario: chi avvantaggiamo con il motore a reazione? Chi penaliziamo con un set di ruote quadrate? In questo modo Frantics riesce ad aggiungere un po' di pepe ad ogni partita, e l'effetto è senz'altro esilarante.

Non può non strappare un sorriso anche la caratterizzazione dei personaggi. Frantics è un titolo allegro e colorato, abitato da animaletti improponibili che condividono la stessa carica comica dei Minions o dei Rabbids di Ubisoft. A tirare le redini è invece una volpe elegante ed ironica, che con la sua voce suadente e il suo calice di brandy ci accompagnerà di minigioco in minigioco. Tecnicamente il gioco è delizioso, con una grafica nitida e definita. Le texture di personaggi e ambientazioni riproducono la consistenza visiva di un mondo realizzato in plastilina, donando a Frantics un senso di materialità e tangibilità simile a quanto visto in altre produzioni Sony quali LittleBigPlanet o Puppeteer. I controlli tramite smartphone sono molto intuitivi, e chi ha un minimo di confidenza con i giochi mobile da controllare tramite touch screen o sensori di movimento, si troverà perfettamente a suo agio con questo titolo PlayLink. Da giocatore confessiamo di aver sentito la mancanza di un control stick in alcuni frangenti, dato che nei picchi di frenesia non è sempre facile avere il pieno controllo del proprio personaggio tramite il giroscopio del telefono.

Bisogna salire in due sulla piattaforma la centro per vincere in questo minigioco. Con quale dei nostri avversari conviene stringere un'alleanza?

Ma è un disagio il nostro che sacrifichiamo volentieri sull'altare del divertimento, dato che se giocatori e non-giocatori possono combattere ad armi pari le partite risultano senz'altro più equilibrate. Da apprezzare il fatto che non sia necessaria una connessione internet per giocare: il metodo più rapido per collegare il cellulare al gioco è sicuramente quello di accedere alla stessa linea wi-fi a cui è connessa la console, ma in alternativa è possibile attivare l'hotspot di PS4 e collegarsi direttamente alla macchina Sony.

È un peccato invece che gli sviluppatori non abbiano sfruttato con una maggior convinzione le possibilità uniche di gameplay offerte da questo sistema di controllo. Avere in mano uno schermo personale mentre giochiamo avrebbe permesso di espandere il gioco anche al di fuori dai confini della TV, creando delle situazioni di gioco innovative e asimmetriche.

Parlando di party game, per esempio, pensate a quello che è riuscita a fare Nintendo con giochi come Nintendoland o Wii Party U, mettendo un secondo schermo in mano al giocatore. In Frantics, oltre a ricevere messaggi privati contenenti missioni segrete e alla possibilità di nascondere trappole in alcuni minigiochi, lo smartphone viene utilizzato semplicemente come controller. Svolge il compito alla perfezione, certo, e in questo modo possiamo giocare in quattro senza spendere una piccola fortuna in Dual Shock, ma l'impressione è che non riesca ad aggiungere nulla di significativo all'esperienza di gioco. Frantics giocato con tasti e control stick perderebbe poco o nulla.

Una di queste ciambelle è esplosiva. Dobbiamo far attenzione alle vibrazioni del telefono per capire se ce l'abbiamo noi.

Se state cercando di coinvolgere amici e parenti con un gioco leggero e spensierato per passare qualche serata in allegria, Frantics è sicuramente il titolo che fa per voi. È un party game realizzato con cura e carisma, dal costo contenuto (19,99 euro) ma purtroppo penalizzato da contenuti limitati e dalla totale assenza di profondità. Diverte, ma non a lungo. E ancora una volta la collana di titoli marchiati PlayLink si conferma una raccolta di esperimenti non del tutto riusciti.

6 / 10

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A proposito dell'autore
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Ugo Ottolenghi

Contributor

Ha trascorso metà della sua vita sui libri, l'altra metà davanti ad una macchina da espresso. La sua grande passione però rimangono i videogiochi, su cui vorrebbe scrivere libri sorseggiando caffè.
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