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Il presidente Trump faccia a faccia con l'industria dei videogiochi: i dettagli dell'atteso incontro sui giochi violenti

"Questo è violento, vero?"

Come abbiamo sottolineato anche nella giornata di ieri l'incontro tra il Presidente degli USA, Donald Trump, e diversi rappresentati dell'industria videoludica è effettivamente avvenuto e ora possiamo rivelarvi alcuni dettagli grazie al report di Polygon.

A quanto pare l'incontro è iniziato con la "parola" affidata al presidente USA, colui che ha acceso il dibattito sulla questione videogiochi violenti con delle dichiarazioni concesse poco dopo la tragedia di Parkland. Il presidente si era detto preoccupato dai contenuti di videogiochi e film e ha deciso di aprire l'incontro con un montaggio di scene particolarmente cruente tratte per l'appunto da diverse produzioni.

Le dichiarazioni di alcuni presenti hanno rivelato che il video mostrava uomini che uccidevano altri individui in diversi modi, tutti ovviamente violenti e particolarmente cruenti. Il video fino a poche ore fa era un mistero ma poi la Casa Bianca stessa ha pubblicato il filmato su YouTube tra i video non elencati. Eccolo qui di seguito:

Guarda su YouTube

Subito dopo la conclusione del video Trump avrebbe commentato: "Questo è violento, vero?"

Secondo diversi membri dell'industria videoludica l'incontro non è altro che un modo per spostare l'attenzione dalle lobby delle armi da fuoco e dalla NRA. Quest'ultima starebbe affrontando una pesante contestazione da parte dell'opinione pubblica.

Melissa Henson, program director del Parents Television Council, ha affermato che l'incontro è stato rispettoso ma comunque almeno in parte polemico. La Henson crede che i giochi violenti abbiano un effetto negativo sulla società. Anche Brent Bozell, presidente del Media Research Council, è fortemente contro i videogiochi e ha parlato in questi termini di Trump sottolineando la necessità di una regolamentazione in linea con tabacco e alcol: "Penso che (Trump) sia profondamente disturbato da alcune delle cose che vedi in questi giochi che sono così dannatamente violenti e chiaramente inappropriati per i bambini".

Poi c'è l'altra "fazione" rappresentata dall'ESA (Entertainment Software Association) e dall'IGDA (International Game Developers Association). L'ESA ha commentato l'incontro con queste parole:

"Abbiamo accolto positivamente la possibilità di incontrarci con il Presidente e altri membri della Casa Bianca. Abbiamo discusso dei numerosi studi scientifici che stabiliscono come non ci sia alcuna connessione tra videogiochi e violenza, della protezione ai videogiochi assicurata dal Primo Emendamento e di come il sistema di rating dell'industria aiuti effettivamente i genitori a prendere decisioni informate. Apprezziamo l'approccio ricettivo e comprensibile che il Presidente ha dimostrato in merito alla discussione".

L'IGDA ha commentato l'incontro organizzato da Trump sottolineando ancora una volta come i fatti siano molto chiari: "Siamo diretti sulla questione videogiochi e violenza legata alle armi da fuoco: non saremo sfruttati come capro espiatorio. I fatti sono molto chiari dato che nessun studio ha mostrato una relazione causale tra giocare ai videogiochi e la violenza legata alle armi da fuoco.

La frase con qui si chiude la serie di tweet dell'IGDA è a dir poco da incorniciare:

"Rendere i videogiochi o qualsiasi altra forma di media il capro espiatorio per continuare a rifiutare anche la sola idea di prendere in considerazione le ragionevoli, razionali restrizioni sulle armi da fuoco che l'America vuole e merita, non inganna nessuno".

Il dibattito pare ancora apertissimo. Cosa pensate della questione e di ciò che è trapelato dall'incontro tra il Presidente USA e l'industria videoludica?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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