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PlayStation VR Showcase 2018 - prova

La Realtà Virtuale è viva e vegeta.

Londra - La VR non è morta, viva la VR! Forse Sony non ha mai pronunciato queste parole, ma le sue azioni sembrano proprio voler dire questo. Da una parte, infatti, abbiamo il taglio di prezzo del visore e dall'altra la presentazione di una lineup variegata che va ad affiancarsi agli oltre 300 contenuti già disponibili sul PlayStation Store. Una mossa aggressiva, che però dovrebbe spingere il visore di Sony a consolidare la posizione di leadership nel settore con oltre due milioni di unità vendute.

Tra le novità di quest'anno sembrano mancare nomi di grande richiamo e prestigio come quelli di Resident Evil, Doom e Skyrim, che hanno nobilitato le annate scorse, ma la varietà e la qualità dei nuovi progetti mostra come l'industria abbia imparato a gestire i limiti della piattaforma VR oltre che di PlayStation 4 e sia in grado di creare esperienze piacevoli da vedere e funzionali, che soprattutto possono essere giocate per un lungo periodo di tempo senza creare fastidiose sensazioni di malessere.

A meno che questo non sia l'intento del diabolico Rick della serie Rick and Morty. Ad aprile, infatti, anche i possessori di PS VR potranno vivere un'avventura all'interno del dissacrante cartone animato. Nei fragili panni di un clone di Morty dovremo aiutare i due protagonisti nelle loro strambe avventure, preparando loro tutto il necessario per disseminare morte e distruzione nell'universo. Strutturato come un puzzle game nel quale dovremo manipolare gli oggetti, Rick and Morty: Virtual Rick-ality è un tributo all'universo del cartone animato di culto dalle nostre parti disponibile su Netflix. Dovremo manipolare portali interdimensionali, interagire con personaggi sopra le righe o utilizzare armi tanto devastanti quanto stupide. Il tutto con il tagliente umorismo di Rick a farci compagnia.

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Di tutt'altra pasta è, invece, Star Child. Si tratta di una sorta di Metroidvania in 2D nel quale la realtà virtuale è utilizzata per dare una sensazione di profondità davvero convincente agli ambienti. Il gioco sembra basarsi su delle meccaniche piuttosto standardizzate, ma grazie all'ottima direzione artistica, fatta di colori sgargianti e enormi mostri che si muovono all'orizzonte, non ha potuto che affascinarci. Al termine della demo, infatti, la protagonista riesce a risvegliare un enorme robot e siamo curiosi di scoprire come gli sviluppatori lo inseriranno all'interno del gioco, se come ennesimo elemento per risolvere puzzle ambientale o per qualcosa di più.

Dai colori di Star Child siamo passati ai toni cupi di The Persistence. Si tratta di un survival horror in prima persona sviluppato da Firesprite che per certi versi potrebbe ricordare il mai troppo lodato Dead Space. Dovremo farci largo attraverso una stazione spaziale infestata da mostri spaventosi. Grazie all'aiuto di un amico che ci seguirà attraverso un tablet o un dispositivo mobile, dovremo aggirare gli ostacoli più duri, oltre che far luce sugli eventi che hanno portato la base al collasso.

Tra le esperienze disponibili non c'erano solo giochi, ma anche CoolPaintr VR, un potente editor grafico grazie al quale creare opera tridimensionali da esportare successivamente in programmi più tradizionali come Maya o Photoshop, TrackLab VR, un programma con il quale creare delle tracce musicali attraverso una gradevole interfaccia video, e Virry Safari: Wild Encounters. Quest'ultimo è una sorta di documentario in tre dimensioni dove, grazie a PS VR, si può navigare tra gli animali per osservarli meglio. Sarebbe un'esperienza perfetta per dei bambini, non fosse che questi, in teoria, non potrebbero utilizzare il visore di Sony.

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Sicuramente Salary Man non è pensato per i più piccoli. Non tanto perchè è un gioco violento, ma perché questo stiloso puzzle game basato sulla fisica utilizza uno stile asciutto, elegante, ma graffiante per criticare la società moderna e le condizioni lavorative all'interno delle grandi aziende. Nel gioco dovremo muovere grazie al Move degli enormi blocchi rossi in modo da creare un percorso adatto per fare in modo che i Salary Men del titolo possano raggiungere incolumi il luogo di lavoro.

Il tono di Animal Force è sicuramente più leggero. Il gioco è diviso in due parti, una dedicata ai giocatori solitari, strutturata come un tower defense nel quale dovremo posizionare dei simpatici animaletti lungo i livello in modo che distruggano le ondate di nemici che arriveranno, e l'altra pensata per il multiplayer locale. In quest'ultimo caso il giocatore con il casco dovrà provare, controllando delle telecamere armate di cerbottana, di fermare gli altri giocatori (armati di pad) che dovranno collaborare per attivare degli interruttori posizionati nel livello. Entrambe le esperienze sembrano divertenti e veloci, perfette per delle serate in compagnia.

Animal Force e Smash Hit Plunder condividono lo stesso spirito. Anche quest'ultimo gioco, infatti, è basato sulle interazioni tra i giocatori. In questo caso il loro compito è quello di distruggere il maggior numero di cose possibili all'interno di ambientazioni dal taglio medioevaleggiante. Più cose si distruggeranno e maggiori saranno le monete ottenute e di conseguenza il punteggio conseguito.

Blood & Truth è uno sparatutto in prima persona creato dagli stessi autori di London Heist... e si vede. Si tratta di uno sparatutto over-the-top (lo sviluppatore ha citato più volte John Wick) nel quale si utilizzeranno due Move per sparare o ricaricare l'arma. Nonostante la struttura possa ricordare quella di uno shooter sui binari, in realtà si potrà decidere di muoversi in punti prestabiliti della mappa così da avere una migliore visuale sui nemici o così da essere meglio riparati dai loro proiettili. Il taglio, in effetti, è quello del cinema d'azione classico e adrenalinico, peccato che al momento la gestione delle armi e della mira ci sono sembrate meno precise di quanto ci sarebbe piaciuto.

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Eden Tomorrow è, invece, una sorta di avventura spaziale nella quale il protagonista dovrà farsi strada tra semplici prove di abilità, come il rimanere in equilibrio su di un ponte, e l'analizzare gli indizi sparsi per la mappa. Tutto questo in compagnia di un compagno che sembra una via di mezzo tra lo spettro di Destiny e Wheatley di Portal, due che sicuramente non sono tra i personaggi meno pedanti della storia dei videogiochi.

Di Firewall Zero Hour, una sorta di clone di Rainbow Six Siege, parliamo in un approfondimento a parte, mentre la patch che abilita il VR in Wipeout Omega è disponibile da qualche giorno sul PlayStation Store. Scaricatela, ne vale la pena.

L'ultimo gioco presentato è stato Dark Eclipse. Si tratta di una sorta di MOBA pensato per dispositivi mobile e adattato alla realtà virtuale nel quale i giocatori dovranno controllare tre eroi chiamati leader. Questi saranno prevalentemente dei guerrieri, ma avranno anche la capacità di condurre per la mappa dei lavoratori, ovvero delle unità decisamente meno forti, ma fondamentali per costruire le torri. Queste sono il veicolo con il quale controlleremo il campo di battaglia e di conseguenza il mezzo per raggiungere la vittoria. L'utilizzo di PS VR ci consentirà di entrare direttamente nella mappa, per osservare da vicino l'azione. In questo modo potremo sia semplificare le operazioni di selezione e gestione dei leader sia goderci da una prospettiva più spettacolare l'azione. Dark Eclipse sembra un'esperienza estremamente tattica e impegnativa, che andrà studiata con cura sia per padroneggiare i leader e le loro meccaniche, sia per avere familiarità con i controlli.

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La lineup del 2018 di PS VR sembra quindi essere formata da una pletora di esperienze piuttosto variegata, che spaziano dai documentari ai puzzle basati sulla fisica, passando anche dagli shooter competitivi. Gli sviluppatori sembrano aver imparato a padroneggiare la nuova tecnologia, in modo da evitare i fastidiosi problemi legati al movimento senza per questo rinunciare alla voglia di stupire con una grafica di impatto.

Manca ancora la vera killer application, ma l'abbassamento di prezzo di 100 euro potrebbe spingere molti a non badarci più di tanto.