Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

KORG Gadget - recensione

Comporre musica su Nintendo Switch è possibile? Eh, insomma...

Vi ricordate la guerra musicale tra Activision ed Electronic Arts? C'era un tempo in cui sembrava che il party gaming avesse preso quella china lì, quella delle rock band da salotto e delle periferiche costosissime ma goduriosissime da giocare. Chissà che fine ha fatto quel genere, eh? Magari con una modalità battle royale tra strimpellatori videoludici si potrebbe ringalluzzire, o magari toccherà aspettare che si svuotino i cestoni di plasticose chitarre a 9 euro e 90 di fianco alle casse dei centri commerciali. Nell'attesa, però, che cosa fanno gli appassionati di musica e videogiochi? Beh, su Switch c'è KORG Gadget.

Se è vero che il pianoforte di Nintendo Labo ha intercettato un chiaro bisogno (a giudicare dai tantissimi video di brani più o meno azzeccati che stanno spuntando in questi giorni), è altrettanto vero che non è certo uno strumento capace di soddisfare i più esigenti. Ci si diverte, sia chiaro, ma siamo lontani dalle possibilità offerte dal software sviluppato a quattro mani dal noto produttore nipponico di sintetizzatori e strumenti elettronici, e Detune, già responsabile di analoghi prodotti disponibili su 3DS, smartphone e tablet.

Ora, andiamo subito al primo punto da chiarire: KORG Gadget non è un DAW (Digital Audio Workstation) professionale come potrebbero essere Logic, Pro Tools o anche FL Studio. Su Switch non troverete un software capace di trasformare in realtà tutti i vostri desideri musicali, ma piuttosto una collezione di 16 sintetizzatori con cui giocare (e questo è il termine fondamentale) e sperimentare, magari anche in compagnia.

Le scorciatoie per l'editing delle note sono ben fatte e permettono di muoversi con una relativa rapidità.

Gli strumenti sintetici sono infatti tutti più o meno dello stesso tipo, e adatti alla creazione di un ristretto numero di generi musicali: mancano campioni di strumenti acustici e le imitazioni digitali di archi e ottoni sono oscene come è abitudine per questo genere di prodotti. Bisogna puntare tutto sull'elettronica, ed è lì infatti che KORG Gadget dà il meglio di sé grazie a un buon numero di synth capaci di coprire più o meno tutto lo spettro necessario, dalla chiptune alla trap.

Ci sono diverse incarnazioni di drum kit, pad, tastiere, lead, bassi e insomma tutto quello che serve per fare quasi ogni genere di musica elettronica, a patto ovviamente di votarsi al gioco. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: non pensate di farci il vostro prossimo EP con KORG Gadget, pensatelo come un passatempo o un modo per sperimentare nuove idee magari mentre siete a spasso, per poi tradurle in realtà nel vostro DAW principale. Occhio, però, che l'export dei file non è supportato.

Eh sì, avete letto bene, una volta finito il vostro pezzetto non c'è un modo (ufficiale) per portarlo su PC o caricarlo sul web. Ovviamente basta ingeniarsi un minimo e sfruttare l'uscita jack di Switch, per dirne una, ma la mancanza di un'opzione dedicata si sente abbastanza e potrebbe rischiare di allontanare gli utenti più esigenti. Immaginiamo che la scelta sia motivata da qualche tipo di limitazione hardware, o magari si tratta di misteriose condizioni del rapporto tra il publisher e Nintendo, anche perché nella versione per iPad del software l'opzione non manca.

Se da un lato, come avrete intuito, non stiamo parlando di un prodotto professionale, dall'altro occhio perché non è nemmeno così accessibile. Se siete alle primissime armi potreste ritrovarvi spaesati di fronte alla mancanza di tutorial o modalità introduttive. Appena si avvia l'applicazione, infatti, parte subito il menu principale dal quale si può scegliere se caricare una canzone, crearne una nuova o lanciarsi nella modalità a tempo. Certo, ci sono delle guide online, ma manca una modalità pensata per accompagnare i neofiti nei primi passi su un sentiero che non è nemmeno tanto lungo.

Guarda su YouTube

Sarebbero bastati 10 minuti di introduzione guidata o la creazione di un brano di prova per esempio, ma così è tutto lasciato all'intraprendenza del giocatore che deve autonomamente decidere quali finestre aprire, quali manopole girare e dove piazzare le sue prime note. Insomma, se proprio non ne sapete niente di DAW, vi ritroverete a leggere guide o guardare video nel giro di pochi minuti.

Per quanto riguarda l'effettiva bontà della conversione, dobbiamo dire che ci sono alti e bassi nell'esperienza con KORG Gadget. Il supporto per l'HD Rumble è molto gustoso così come è inaspettatamente preciso utilizzare i sensori di movimento dei Joy-Con per girare le manopole degli effetti o regolare i livelli. Sarebbe bello poter usare il touchscreen al 100% quando si gioca in modalità portatile, ma per qualche strano motivo non è possibile e per certe cose si è obbligati a passare dai Joy-Con che, per quanto il lavoro di mappatura dei tasti non sia affatto male, certo non sono intuitivi come altri sistemi di input.

Sul fronte dei contenuti abbiamo già detto che troviamo 16 gadget con cui giocare in due modalità, una di composizione libera e una a tempo (carina come gimmick, ma non certo fondamentale) volendo anche in compagnia di amici tramite multiplayer locale. Comporre insieme è ovviamente caotico, ma ci può anche stare se si è tutti più o meno allo stesso livello e si ha voglia di provare un party game un po' sui generis. Manca purtroppo la possibilità di caricare online le proprie creazioni e confrontarle con quelle degli altri compositori digitali, cosa che avrebbe sicuramente allungato la vita di un prodotto che, al netto di eventuali aggiornamenti, sembra pensato solo per un ristretto gruppo di utenti.

Controllare manopole e leve con i Joy-Con funziona molto bene, ma il touch-screen supportato a targhe alterne è inspiegabile.

A questo punto avrete capito che per godersi KORG Gadget bisogna avere almeno un'infarinatura generale in tema di DAW, ma non si deve nemmeno essere alla ricerca di uno strumento potente e completo. Insomma, siamo in un limbo. Possiamo immaginare che qualche musicista tra i più sperimentali voglia inserire Switch nella sua line-up da serata giusto per provare qualcosa di diverso, ma chiaramente si tratta di un gruppo di persone numericamente irrilevante nel mercato videoludico. E per tutti gli altri?

Se state cercando un software con cui sperimentare qualche idea compositiva mentre siete in viaggio, e non avete un iPad, allora KORG Gadget potrebbe piacervi. Se invece cercate un prodotto professionale, o un'app dove muovere i primissimi passi nel mondo della composizione, allora occhio che rischiate di rimanerci male.

6 / 10