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Microsoft: "pensare a grandi giochi AAA senza contenuti o servizi per uno o due anni è difficile per chiunque"

Le parole di Matt Booty, corporate vice president di Microsoft Studios.

Con l'E3 2018 ormai alle porte e la conferenza Microsoft prevista per le 22:00 (ore italiane) di domenica 10 giugno, la curiosità nei confronti del futuro di Xbox One e in generale del colosso di Redmond è inevitabilmente molto alta. Ci saranno degli annunci dedicati a franchise storici come Gears of War ed Halo ma soprattutto delle nuove IP?

Per il momento non abbiamo alcun indizio preciso ma le parole di Matt Booty, corporate vice president e supervisore di Microsoft Studios, potrebbero darci un'idea della direzione della compagnia. Ecco quanto riportato da Gaming Bolt:

"Ci saranno sempre giochi single-player con qualcosa come 20-30 ore di gameplay, amiamo quel tipo di giochi e c'è un posto per essi ma con il focus sul guardare, streammare, trasmettere e sugli esports è certamente molto importante pensare alla longevità di un gioco. Di questi tempi pensare di realizzare un grande AAA senza avere in mente sin dall'inizio piani per contenuti e servizi che vadano avanti un anno o due successivi al lancio è molto difficile per chiunque.

"I giochi sono diventati davvero molto più social, più mainstream, più diffusi. Sappiamo che l'industria videoludica sta crescendo, questo non toglie nulla a quelli che vengono definiti giochi single-player, narrativi e dall'impronta cinematografica ma tra i nostri giocatori vediamo parecchio interesse verso franchise che continuano nel tempo e che sono guidati dalla community. Penso che questo sia in linea con parecchi trend che in generale vediamo all'interno del mondo dei videogiochi".

Che il trend dei giochi come servizi stia diventando sempre più forte è evidente ma, per quanto pensare a dei giochi senza piani dettagliati per gli anni successivi al lancio possa essere difficile, sia Nintendo (Super Mario Odyssey, The Legend of Zelda: Breath of the Wild) che Sony (God of War, Horizon: Zero Dawn e in misura minore Detroit: Become Human) hanno dimostrato che il pubblico ha voglia di queste produzioni e che i dati di vendita ripagano l'impegno delle software house.

Sarà sicuramente interessante capire se Microsoft imboccherà almeno in parte la strada già percorsa dalla concorrenza o se il focus sarà completamente indirizzato verso i giochi come servizi. Cosa pensate delle parole di Matt Booty?