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E3 2018: Trials Rising - anteprima

Schiantiamo motociclette in giro per il mondo.

All'E3 di quest'anno, Ubisoft si è trovata con le spalle al muro. L'apparizione in rete di un portachiavi, a pochi giorni dall'evento di Los Angeles, ha dato una bella scossa al paniere della compagnia, se non rompendo almeno crepando l'uovo più prezioso. La conferma ufficiale di Assassin's Creed Odyssey non si è fatta attendere, un modo forse per dimostrare di avere tutto sotto controllo. Se le notizie fuggono, Ubisoft le insegue e le riporta a casa.

Senza l'effetto sorpresa, però, era chiaro che la presenza di Assassin's Creed all'E3 non avrebbe avuto lo stesso impatto sul pubblico. La bomba fa meno effetto se passi i giorni ad osservare la miccia che si consuma lentamente, e non appena Guillemot è sceso dal palco, dopo saluti e ringraziamenti di rito, in tanti sono stati pronti a sottolineare come durante la conferenza della software house francese non siano state presentate reali novità. Questo perché in tanti commettono l'errore di sottovalutare Trials Rising.

Chi non conosce la serie non deve farsi trarre in inganno dalle motociclette, Trials è più vicino al genere platform che non ad un gioco di corse. Nel titolo di RedLinx, liberamente ispirato alla disciplina sportiva da cui prende il nome, il giocatore deve attraversare folli livelli bidimensionali, superando ogni genere di ostacolo in sella ad una moto da cross. La fisica riveste ovviamente un ruolo primario, dato che solo chi sa dosare l'acceleratore in modo sapiente ed equilibrare al meglio il peso del veicolo può sperare di non sfracellarsi ad ogni salto.

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Rising, da quanto abbiamo potuto vedere fino ad ora, manterrà intatte le caratteristiche che hanno reso popolari i precedenti capitoli, senza stravolgere le meccaniche base. Dal primissimo trailer intuiamo che il seguito punta soprattutto a raggiungere nuovi livelli di spettacolarità. Il design dei tracciati appare subito più dinamico rispetto al passato, le rampe impossibili che conosciamo tanto bene si arricchiscono di nuovi elementi: trappole, catapulte e barili esplosivi sapientemente piazzati per lanciare la nostra motocicletta dentro pozze di lava rovente o direttamente nella stratosfera.

Un grande lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda le ambientazioni. Questa volta faremo un vero e proprio giro del mondo. Le gare infatti avranno luogo in location reali (o per lo meno realistiche) e a far da sfondo alle nostre acrobazie ci saranno le piramidi d'Egitto, la torre Eiffel e i grattacieli di New York. La cosa più interessante è che il livello di difficoltà dei tracciati non è legato in alcun modo alla località, in questo modo la varietà di sfondi e situazioni è garantita anche per gli giocatori meno esperti.

Le novità non finiscono qui. Con la Challenger Mode ora la sfida è più intensa che mai. Più che una modalità la si può definire una funzione, che se attivata ci permette di gareggiare ad ogni partita contro i fantasmi di avversari che condividono il nostro stesso livello di abilità. Niente di rivoluzionario, anche in Fusion potevamo accedere alle classifiche e correre contro i tempi migliori di amici e sconosciuti, ma integrare questo tipo di scontri in differita all'interno del gioco, in modo naturale e permanente, contribuirà a mantenere sempre acceso lo spirito di competizione. È psicologico, avere sempre un avversario alle calcagna ci spinge ad andare più forte.

L'Egitto con le sue piramidi è una delle ambientazioni più evocative fra quelle viste fino ad ora.

Nella campagna in singolo sono ora presenti gli sponsor, in pratica un'evoluzione del sistema di missioni già visto in Fusion. Ad ogni gara il nostro sponsor ci affiderà degli obiettivi secondari, portati a termine i quali verremo ricompensati con nuovo equipaggiamento. L'aspetto del nostro motociclista è personalizzabile con pezzi di vestiario, adesivi e decalcomanie che potremo anche modificare nell'apposito editor. E non solo potremo sfoggiare il nostro personalissimo look nelle gare online, ma potremo anche condividere stemmi e design da noi creati nel nuovo Gear Central, un portale di scambio che affiancherà l'editor di tracciati, nel tentativo di espandere la componente social del titolo.

Per quanto riguarda il multiplayer è stata introdotta l'esilarante modalità Tandem Bike. Due giocatori prendono il controllo della stessa motocicletta, al primo spetta il compito di gestire la parte anteriore, al secondo la parte posteriore. I piloti inoltre possono accelerare, anche se la potenza erogata dal singolo utente è parziale: solo quando entrambi girano la manopola del gas nello stesso istante il motore spingerà al massimo. La sola idea mette i brividi! La coordinazione in questo caso è tutto e la minima incomprensione fra i piloti può essere fatale.

Trials Rising si conferma quindi un prodotto in grado di offrire un divertimento immediato, merito anche dello stile colorato e sopra le righe. Bello in molti casi anche solo da guardare, una risata scappa sempre quando assistiamo ai mancati atterraggi dei nostri amici. Ma al di là di ruzzoloni e piroette esagerate, il gameplay alla base del titolo è incredibilmente tecnico, e non è un caso se negli anni attorno al gioco si sia creata una nutrita community di appassionati, che contribuisce a mantenere Trials una realtà vivace e stimolante, battendo record e creando tracciati.

Il multiplayer online e offline rivestirà un ruolo fondamentale nel successo di Trials Rsising.

Trials è difficile da padroneggiare, con una curva di apprendimento che non sempre viene incontro ai neofiti. Nel tempo il tasso di sfida è diventato uno dei marchi di fabbrica della serie, una difficoltà sempre ben calibrata che impegna e fa sudare, ma che elargisce ai più temerari grandi soddisfazioni. Durante la conferenza di Ubisoft, Antti Ilvessuo di RedLynx è salito sul palco per raccontarci come tanti youtuber, streamer e speed runner siano stati coinvolti nello sviluppo del gioco. In particolare Brad Hill, personalità conosciuta su YouTube come Professor FatShady, è stato incaricato di progettare tutti i tutorial presenti nel titoli.

L'obiettivo è quello di confezionare un prodotto che sia in grado di appagare i giocatori più esigenti, ma che allo stesso tempo prenda per mano i nuovi arrivati, accompagnandoli alla scoperta dei livelli più avanzati. Se i ragazzi di RedLynx riuscissero nell'intento il nuovo Trials potrebbe facilmente imporsi come il capitolo più completo della serie, e l'interazione diretta con la community, in un'epoca in cui sono gli streamer a dettare i gusti del pubblico, è senza dubbio una strategia vincente. Se si gioca bene le sue carte Ubisoft potrebbe avere fra le mani un potenziale successo virale. A febbraio 2019, quando uscirà per PS4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, scopriremo se Trials Rising riuscirà a contagiare anche noi.