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E3 2018: Super Smash Bros. Ultimate - anteprima

Il più grande crossover della storia.

Gli Inkling sono esserini estremamente competitivi. Nessun dubbio, quindi, che passando dai grattacieli di Coloropoli alle arene di Smash Bros. avrebbero portato con sé un intero arsenale. Le seppioline di Splatoon scendono in battaglia armate di splasher, rulli e secchiostri, decise a trasformare gli scenari del celebre picchiaduro in bolge di colore. Verniciare un avversario dalla testa ai piedi permette loro di infliggere danni maggiori, ma occorre dosare con saggezza la pressione sul grilletto, dato che l'inchiostro non è illimitato. Il serbatoio che portano sulle spalle va ricaricato con una certa frequenza, grazie al cielo un'operazione non troppo complessa. Basta attivare lo scudo e premere B per immergere l'Inkling in una tranquilla pozza di liquido colorato. Sempre che gli altri sfidanti lascino loro il tempo di immergersi.

Ridley invece non ha bisogno di fare un salto in armeria prima di prender parte alla rissa. La natura l'ha dotato di artigli affilati e di una coda possente, e nonostante la stazza può scagliarsi in picchiata sulle prede, agile come un falco. Un colpo di ali e in un batter d'occhio ti ritrovi prigioniero della sua presa, pronto ad essere scaraventato da un estremo all'altro dell'arena. Spalancando le fauci aguzze inoltre può sputare palle infuocate, ma attenzione! Se la bestiaccia viene colpita mentre sta caricando i letali proiettili, il globo incandescente gli va di traverso, causandogli danni ingenti. Un punto debole che Samus Aran, la sua arcinemica, ha sfruttato più e più volte nei vari Metroid.

Nell'arsenale degli Inkling non poteva mancare l'iconico rullo.

E infine c'è Daisy, la principessa che Nintendo continua a propinarci ma che sotto sotto sta antipatica un po' a tutti. Non si tratta di una vera e propria aggiunta al roster ma semplicemente di una versione alternativa di Peach, con le medesime mosse e una manciata di differenze.

Questi sono i tre nuovi personaggi introdotti in Super Smash Bros. Ultimate, il nuovissimo capitolo della serie presentato da Nintendo all'E3 di quest'anno. E dato il recente andazzo ci teniamo a sottolineare l'aggettivo di grado superlativo assoluto: "nuovissimo" perché Ultimate è a tutti gli effetti un seguito. Niente porting questo giro, l'abbiamo scampata per un pelo!

Certo, Switch non è tanto più potente della console che l'ha preceduta. Il salto generazionale meno evidente può far sì che il nuovo Smash Bros. appaia simile al titolo per Wii U, che già girava a 1080p e 60 fotogrammi al secondo. L'occhio meno esperto però non deve lasciarsi ingannare. Non potendo pompare i poligoni, i grafici di Sora Ltd. hanno infatti lavorato sui dettagli, donando alla loro creatura una veste grafica più fresca e decisamente d'impatto.

Le texture sono più dettagliate rispetto a quanto visto in passato, inoltre è stato introdotto un nuovo sistema di illuminazione. Gli effetti si notano soprattutto sui personaggi, che oggi appaiono più vivi che mai. A fare la differenza, però, è soprattutto la palette cromatica: i colori di arene e sfondi sono stati resi più intensi e brillanti, e per quanto questa modifica possa essere considerata marginale da un punto di vista meramente tecnico, le conseguenze sul lato artistico sono evidenti. Da guardare, Ultimate è lo Smash Bros. più bello di sempre, e graficamente si posiziona fra i migliori titoli per Switch.

Cover image for YouTube videoSuper Smash Bros. Ultimate - Everyone is here! (Nintendo Switch)
Sono tutti qui! Una carrellata con tutti i personaggi giocabili in Super Smash Bros. Ultimate.

Le novità più interessanti sono però quelle che coinvolgono il gameplay. Il sistema di combattimento si è evoluto capitolo dopo capitolo, senza mai stravolgere le meccaniche base. Il nuovo episodio non fa eccezione, introducendo tutta una serie di migliorie che promettono di rendere l'esperienza di gioco ancora più appagante. Sakurai, lo storico designer che cura la serie fin dal suo esordio su Nintendo 64, durante il lungo filmato di presentazione ci illustra alcune delle modifiche apportate al titolo. Tante, tantissime modifiche, decine di migliaia di regolazioni e aggiustamenti più o meno evidenti, atti a perfezionare il bilanciamento del gioco.

Impossibile sintetizzare il tutto nelle poche righe che abbiamo a disposizione. Super Smash Bros. Ultimate avrebbe bisogno di un'enciclopedia, non di un misero articolo di anteprima. Magari spendiamo giusto due parole sulle nuove tecniche di combattimento. Ora, per esempio, è possibile schivare anche a mezz'aria, una mossa utile non solo per sfuggire dalle grinfie di un avversario ma anche per incrementare lo possibilità di un salvataggio in extremis. Allo stesso tempo è stata introdotta una graduale penalizzazione della schivata, per limitare i giocatori che scartano in continuazione senza mai fermarsi. Altra aggiunta interessante è la parata perfetta: rilasciando lo scudo al momento giusto possiamo ora respingere un attacco nemico, conquistando così lo spazio per effettuare una contromossa.

L'impressione è che Sora Ltd. abbia voluto rendere Ultimate un titolo ancora più tecnico, e non a caso nei giorni di fiera il focus è stato posto proprio sulle meccaniche base. Al contrario non è stato detto praticamente nulla per quanto riguarda altri contenuti. Non una singola parola è stata spesa sulle modalità che saranno presenti nel prodotto finito, non abbiamo dettagli sull'online e non sappiamo nulla di un'eventuale modalità storia. Un'avventura simile all'Emissario del Subspazio di Brawl potrebbe davvero dare una marcia in più a questa edizione del picchiaduro Nintendo. Su Wii U ne avevamo sentito la mancanza e speriamo vivamente che l'annuncio sia tenuto in serbo per un'altra occasione.

In questo episodio tornano gli scontri a otto giocatori.

Vera protagonista di questo E3, però, è stata la lista dei personaggi giocabili. Se infatti i volti nuovi sono tutto sommato pochini, in Super Smash Bros. Ultimate torneranno tutti i veterani della serie, oltre 60 personaggi che vanno a comporre il roster più completo e ricco di sempre. E da che mondo è mondo, la gioia dei fan è direttamente proporzionale al numero di lottatori incluso nel gioco. Portarli tutti su Switch è stata una decisione coraggiosa, ma che in fondo giustifica la scelta del sottotitolo Ultimate di questo quinto capitolo. Nella mente di Sakurai e compagni questo sarà lo Smash Bros. definitivo, tanto che lo stesso designer afferma che difficilmente in futuro assisteremo alla nascita di progetti di queste proporzioni.

Ogni lottatore, ovviamente, è passato sotto la lima degli sviluppatori, che hanno smussato le imperfezioni alla ricerca del bilanciamento perfetto. Aggiustamenti a volte minori o estetici, in altri casi più radicali. Cappy per esempio ha sostituito il classico cappello rosso in testa a Mario, mentre Link indossa ora la tunica di Breath of the Wild. Ryu di Street Fighter, diversamente dalla versione Wii U, è rivolto sempre verso l'avversario durante gli scontri uno contro uno, così da facilitare l'esecuzione delle mosse. A Fox McCloud, invece, è stata ridisegnata la Smash Finale, e via dicendo.

Brevi cenni che non rendono minimamente giustizia al lavoro mastodontico portato a termine dal team di sviluppo. Super Smash Bros. Ultimate è il crossover più grande di sempre, e solo quando cominciamo ad intravedere l'attenzione maniacale con cui viene gestito ogni piccolo dettaglio, riusciamo a comprendere quale sia il segreto che rende tanto speciale questo picchiaduro.

Daisy è uno dei nuovi volti di Super Smash Bros. Ultimate, ma in verità è solamente un personaggio eco, una versione alternativa di Peach.

Superficialmente possiamo imputare il successo di Super Smash Bros. alla semplice presenza di personaggi popolari. È noto che gli appassionati Nintendo provino un amore smodato per i protagonisti dei loro giochi preferiti, e la sola idea di ritrovare le mascotte più famose dell'azienda all'interno di un unico spin off non può che mandare in sollucchero i fan. Un po' come avviene con i film degli Avengers.

Ciò che non si coglie ad un primo sguardo, però, è la cura con cui ogni lottatore viene integrato all'interno del gioco mantenendo intatte le caratteristiche che lo rendono unico. Non si ha mai l'impressione, cioè, che un personaggio venga snaturato per adattarsi al gameplay del crossover. Avviene piuttosto il contrario: il sistema di controllo, all'apparenza così semplice e immediato, può essere declinato in modi totalmente diversi, lasciando libero ogni combattente di esprimere la propria personalità.

Le due new entry descritte in apertura lo dimostrano chiaramente: gli Inkling che combattono in Super Smash Bros. Ultimate, sono gli stessi Inkling che passano le giornate a splattarsi a vicenda nelle Mischie Mollusche. Le tecniche di attacco, i punti deboli e i punti di forza sono presi direttamente dal gioco d'origine. Per questo è così divertente ed appagante utilizzarli per pestare a sangue gli altri personaggi. In Ultimate possiamo dare vita ad epici scontri fra i calamari di Splatoon e un boss che arriva dritto dritto da Metroid, due titoli che non c'entrano nulla l'uno con l'altro. E il tutto ci appare così incredibilmente naturale. Ecco, questa è la magia di Smash Bros.

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A proposito dell'autore
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Ugo Ottolenghi

Contributor

Ha trascorso metà della sua vita sui libri, l'altra metà davanti ad una macchina da espresso. La sua grande passione però rimangono i videogiochi, su cui vorrebbe scrivere libri sorseggiando caffè.

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