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"In Sekiro il giocatore morirà parecchie volte"

Miyazaki non si smentisce, ma a noi piace così.

In occasione della conferenza dell'E3 di Los Angeles abbiamo avuto tutti modo di vedere la nuova produzione From Software Sekiro: Shadows Die Twice, e mentre attendiamo di conoscere la data di lancio ci pensa il maestro Hidetaka Miyazaki a stuzzicarci con qualche interessante rivelazione sulla difficoltà del gioco.

Come riporta Eurogamer, in occasione di un'intervista Miyazaki ha spiegato come sia proprio nelle loro intenzioni che il giocatore muoia diverse volte, per cui possiamo immaginare il livello di difficoltà del gioco, soprattutto se abbiamo già giocato ai Souls.

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"Il gioco ha per base un concept con un ninja come protagonista, per cui in quanto ninja avremo meno equipaggiamento a disposizione rispetto a quello che ha un guerriero o un samurai. Il ninja viva una vita sempre accanto alla morte, vogliamo che ogni battaglia sia intensa, vogliamo che i giocatori avvertano il rischio e la trepidazione che sono associati proprio al combattimento, al combattere faccia a faccia con un nemico. Per riuscire a trasmettere queste sensazioni è necessario che il giocatore muoia molto. Quando muore, il giocatore respawna e dopo muore di nuovo, e ancora ci riprova. Morire e respawnare ripetutamente non è nemmeno una cosa positiva, per cui abbiamo pensato di risolvere il problema con la meccanica della resurrezione".

Viene dunque citata la meccanica della resurrezione, ovvero una sorta di respawn istantaneo sul luogo della nostra disfatta. Si tratterà di una meccanica che potremo usare in modo limitato, e che avrà anche fini strategici, come per esempio cogliere di sorpresa un nemico dopo aver atteso che dia le spalle al nostro corpo inerme.

Sembra inoltre che le resurrezioni saranno legate ad un raro oggetto consumabile ottenibile in gioco. Cosa ne pensate?