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Rainbow Six Siege: Grim Sky - anteprima

Grim Sky cambia le regole del gioco, scopriamo come.

L'estate volge rapidamente al termine, nonostante l'afa stia ancora tenendo impegnate gran parte delle capitali europee tranne quella francese, che in questi giorni è rinfrescata dall'arrivo delle formazioni eSport più importanti di Rainbow Six Siege che si affronteranno nell'ambito dei Six Major Paris 2018.

Fatta eccezione per i Six Invitational, questa competizione è l'appuntamento eSport più prestigioso dell'anno per lo sparatutto tattico di Ubisoft, un intero weekend di incontri tra le squadre più forti del globo che culminerà con la grande finale di domenica 19 agosto, che assegna al vincitore la bellezza di 150 mila dollari.

La manifestazione assume una forte rilevanza anche per tutti quei giocatori di Rainbow Six Siege che non si considerano degli appassionati di eSport, dato che come da tradizione Ubisoft ha colto l'occasione rappresentata dal torneo per presentare in via ufficiale i contenuti della nuova stagione del gioco, che segna l'esordio di due nuovi operatori e il ritorno di una vecchia conoscenza molto cara a tutti i veterani del titolo.

Siamo volati a Parigi per goderci questa tre giorni di eSport e scoprire in anticipo tutti i dettagli di Grim Sky, la nuova stagione di Rainbow Six Siege che ci apprestiamo a raccontarvi nel dettaglio in questa anteprima.

Nello sviluppare i contenuti di questa nuova stagione, i developer sono stati guidati dalla forte volontà di proporre qualcosa che si attenesse alle meccaniche basilari di Rainbow Six Siege. Gli ultimi operatori introdotti da Ubisoft potevano contare su abilità piuttosto originali, che si allontanavo molto dal concept che aveva il titolo alle origini. Con Grim Sky il team proporrà un vero e proprio ritorno al passato, considerando come l'espansione aggiungerà la tanto attesa mappa della Base di Hereford che era scomparsa dai circuiti di Siege per un rework completo.

La Base è una delle ambientazioni più popolari di Rainbow Six Siege, fu la prima a essere completata dal team di sviluppo e la prima a mostrarsi nell'ormai lontanissima beta del gioco nell'autunno del 2015. Per rinnovarne tanto l'aspetto quanto le dinamiche d'azione, Ubisoft ha scelto di smantellare completamente la mappa per ricostruirla da zero, mantenendo però gli elementi caratteristici che l'hanno resa una delle più amate dai giocatori. Tornano il familiare poligono di tiro e i caccia Spitfire all'esterno della struttura, ma subiscono una piccola rivoluzione i punti di spawn della squadra d'attacco che ora sarà più protetta dai colpi dei difensori nei primi istanti del match.

Per quanto riguarda la posizione degli obiettivi, la vecchia Base di Hereford soffriva di più di un problema da questo punto di vista, ricordando come il seminterrato dell'edificio fosse la scelta più ovvia per tenere al sicuro le bombe. La nuova versione della mappa proporrà posizioni del tutto diverse, molto più equilibrate tra loro e ugualmente difendibili in modo che nessuna di queste possa essere costantemente preferita alle altre, soprattutto dai team competitivi nelle manifestazioni eSport. La Base vanterà ora un maggior grado di distruttibilità, molta più verticalità e potremmo presumere anche un miglior livello di dettaglio, anche se per averne conferma dovremo aspettare di vederla dal vivo.

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Il concept che avvolge tutta l'espansione Grim Sky caratterizza anche i due nuovi operatori, entrambi un manifesto alle origini di Rainbow Six Siege. Se gli ultimi DLC avevano introdotto abilità come le nanoparticelle, gli ologrammi e l'invisibilità ai droni, le capacità dei due nuovi effettivi potranno sembrare banali nella loro semplicità. Clash, agente della polizia metropolitana di Londra, è il primo operatore di difesa dotato di scudo balistico, mentre lo statunitense Maverick potrà creare dei fori nelle pareti rinforzate grazie a una potente fiamma ossidrica.

Gli scudi balistici non sono una novità all'interno di Rainbow Six Siege, ma essi erano sempre stati appannaggio esclusivo degli attaccanti, che li utilizzavano per avanzare all'interno della mappa senza rischiare di essere presi di sorpresa dal nemico. Clash sarà un operatore sui generis, poiché è il primo rappresentante di una nuova generazione di difensori che potrà rendere davvero dura la vita di tutti quei personaggi d'attacco che fanno della velocità la loro arma più letale.

Dotata di uno scudo CCE (Crowd Control Electro), Clash può posizionarsi lontana dagli obiettivi e affrontare direttamente le forze di attacco che in quel momento stanno entrando nella struttura, raccogliendo preziose informazioni per i compagni e interrompendo nello stesso momento, in maniera decisiva, l'avanzata della squadra nemica. Grazie al taser montato sullo scudo che rallenta e ferisce gli assalitori, Clash è una spina nel fianco per tutte quelle formazioni che organizzano un'offensiva rapida nei confronti degli obiettivi.

Al sicuro dietro al proprio scudo, il nuovo difensore può inoltre attirare il fuoco nemico mentre i compagni sfruttano la confusione per cogliere di sorpresa gli avversarsi dai fianchi. Al netto di questa sua capacità di infastidire la squadra nemica, Clash soffre di una ridotta potenza di fuoco: l'inventario dell'operatrice include solo armi secondarie, che in ogni caso non possono essere equipaggiate mentre lo scudo è in posizione. Le potenzialità di Clash trovano difficilmente paragone all'interno del roster dei difensori, per un personaggio che ha tutte le caratteristiche per diventare la scelta obbligata di ogni squadra che ambisca alla vittoria.

Se Clash si troverà spesso ad attirare su di sé l'attenzione dei nemici, il nuovo operatore d'attacco Maverick cercherà di rimanere invisibile agli occhi dei difensori. Estremamente silenziosa, la sua fiamma ossidrica può creare piccoli fori e aperture nelle pareti rinforzate e in qualsiasi altra superficie distruttibile. Mentre la squadra attacca gli obiettivi da un lato, Maverick può posizionarsi alle spalle dei difensori per costruirsi una fessura nelle pareti rinforzate in ferro, da cui fare fuoco contro gli avversari ignari della sua presenza.

A differenza delle cariche di Thermite e Hibana, la fiamma ossidrica non è idonea per creare vie di accesso agli obiettivi, ma solo per permettere a un'arma di fare fuoco all'interno del cuore della difesa nemica. Parlando di equipaggiamenti, siamo ansiosi di poter provare i due fucili d'assalto di Maverick, un classico M4 e un AR15 con munizionamento calibro 50, entrambi in grado di rendere l'operatore uno dei più letali mai introdotti in Rainbow Six Siege.

Con Clash e Maverick, gli sviluppatori sembrano voler proporre dei gadget piuttosto classici, ma in grado di rivoluzionare significativamente le dinamiche dei match. Un'operazione riuscita quella di Ubisoft, che ci permette di fare un tuffo nel passato di Rainbow Six Siege innovando contemporaneamente il gameplay con due personaggi che cambiano da ora e per sempre le regole del gioco.

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A conclusione della presentazione a cui abbiamo assistito, il team di sviluppo ha voluto parlare delle misure che Ubisoft sta sviluppando per promuovere il movimento eSport del gioco, annunciando l'arrivo di numerosi oggetti cosmetici dedicati alle squadre più amate dai fan. Le armi degli operatori si coloreranno con i loghi e i simboli dei professionisti di Rainbow Six Siege, che riceveranno dalle vendite di questi cosmetici il 30% dei ricavi.

Abbiamo inoltre avuto l'occasione di conoscere i dettagli dei prossimi, grandi eventi eSport in programma: il 17 e il 18 novembre si svolgeranno in Brasile le imperdibili finali della Pro League con un montepremi totale di 275 mila dollari, mentre a febbraio si rinnova l'appuntamento con gli Invitational di Montreal che mettono in palio la bellezza di 650 mila dollari più un consistente revenue share riservato ai partecipanti.

A più di tre anni dal lancio, Rainbow Six Siege continua ad aggiornarsi con importanti novità e attrae tuttora milioni di fan, in eventi eSport di rilevanza mondiale che diventano col passare degli anni sempre più ricchi. Un risultato straordinario per lo sparatutto tattico di Ubisoft, che non ha alcuna intenzione di lasciare il posto ad altri videogiochi più giovani, anche nel prossimo futuro.

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Gianluca Musso

Contributor

Si è appassionato ai videogiochi grazie al capolavoro Monkey Island, oggi massacra NPC nei GDR Bethesda. Qualcosa dev'essere andato storto!
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