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Stellaris: Console Edition - prova

Console, ultima frontiera.

L'attuale mercato dei videogiochi è un continuo melting pot. Non esistono più genere predefiniti (pure FIFA ha una modalità storia con elementi ruolistici) e piattaforme di riferimento: Final Fantasy si gioca sui telefoni e Arena of Valor su console, passando dall'incredibile versione di Civilization VI e Total War per iPad. Ci sono, però, generi più ostici di altri ad essere convertiti.

Nonostante l'arrivo di pro controller, touch screen a mille tocchi, 8K, VR e sensori di movimento, mouse e tastiera sono ancora la combinazione che garantisce la maggiore precisione e velocità di esecuzione. Non stupisce dunque che i generi più complessi, dagli strategici in tempo reale ai manageriali più complessi stentino ad arrivare su altre piattaforme oltre al PC.

Al problema dell'interfaccia va aggiunto il fatto che solitamente i giocatori console giocano con il monitor lontano dalla loro posizione, cosa che rende i prodotti ricchi di testo o di dettagli decisamente meno allettanti. Esperimenti non propriamente riusciti come Civilization Revolution, Command & Conquer ma anche Halo Wars hanno contribuito a cementificare la convinzione che non ci fosse trippa per gatti.

Le dimensioni massime della galassia saranno minori su console, ma sufficienti a garantire lunghe sessioni di gioco.

Con tutti questi dubbi in mente molti publisher, anche di grande livello, hanno paura a portare alcuni dei loro prodotti su console. Ubisoft ha programmato The Settlers e Anno solo su PC, così come SEGA non sembra intenzionata a voler portare Total War e la serie di Endless su PlayStation e Xbox. Il problema per Paradox è che non ha molti altri prodotti oltre a strategici da proporre e il mercato console, nonostante tutto è ancora il più remunerativo. Come fare quindi?

La prima mossa è stata quella di reclutare Tantalus, ovvero lo studio che ha convertito con successo Cities Skyline su console. La seconda è quella di prendere uno dei suoi gioielli, ovvero Stellaris, e decidere di usarlo come testa di ponte. Questo perché, interrogati sulla questione, gli stessi sviluppatori sono molto cauti su questo progetto. Il vero problema, infatti, è che anche loro non conoscono le effettive potenzialità del mercato console, dato che Stellaris sarebbe il primo "Grand Strategy" ad approdare su console.

Quindi l'obiettivo è sicuramente quello di portare una versione completa del gioco, perfettamente adattato per essere giocato con il pad e l'ambizione è quella di portare la versione console al passo di quella PC. Detto questo il piano industriale dietro Stellaris: Console Edition è ancora avvolto nella nebbia.

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Quello che sappiamo è che la versione che arriverà nei negozi sarà la 1.7 e che non conterrà nessuno dei DLC già disponibili su PC. A meno di comprare la versione Deluxe che conterrà anche Plantoids Species Pack, Leviathans Story Pack e l'espansione Utopia quando usciranno. Il resto delle espansioni e degli aggiornamenti non sono ancora stati pianificati e saranno decisi in base al successo del gioco. Le prospettive sono comunque piuttosto favorevoli. Sin dal suo lancio nel 2016, infatti, Stellaris ha venduto oltre 1,5 milioni di copie. Un successo notevole che gli ha consentito, grazie al costante arrivo di espansioni e aggiornamenti, di essere largamente amato anche al giorno d'oggi.

La speranza di Paradox è quindi quella di offrire al pubblico console un prodotto maturo e affascinante, che sia in grado di attrarre quella fetta di utenza che è alla ricerca di qualche esperienza nuova al di fuori del trittico avventure/sportivi/sparatutto. Da questo punto di vista Stellaris potrebbe funzionare egregiamente grazie al fascino dell'esplorazione spaziale e alla struttura del gioco stesso, piuttosto lineare nella gestione del proprio impero spaziale.

Tantlus ha deciso di dividere gli elementi di gioco ai bordi dello schermo, in modo da poter navigare attraverso la croce digitale tra i menù. Le leve analogiche serviranno per muovere il cursore sullo schermo, mentre i dorsali per passare da un'unità all'altra o gestire lo zoom. Ovviamente il feeling non potrà essere pari a quello ottenibile con mouse e tastiera, ma gli sviluppatori hanno pensato ad un sufficiente numero di scorciatoie e accortezze per rendere il tutto piuttosto agevole e poter saltare da un'unità alla successiva con un paio di click. Le uniche rinunce che gli sviluppatori hanno dovuto accettare riguardano la dimensione della mappa, molto estesa, ma che non può essere grande come quella su PC, e le velocità disponibili. Queste saranno "solo" quattro, un numero comunque sufficiente a garantire una certa flessibilità nella gestione del proprio impero galattico.

L'interfaccia è stata ridisegnata in modo da poter essere godibile anche con il gamepad.

Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto sembra ottimo, anche perché la grafica non è mai stata tra i punti di forza di Stellaris. Ottimi, invece, i tempi di caricamento anche dei salvataggi di partite complesse. Al momento non sono previste migliorie per le versioni One X e Pro, se non generici miglioramenti nelle prestazioni.

Stellaris: Console Version sembra un interessante esperimento da parte di Paradox. Il gioco è senza dubbio uno dei più meritevoli del catalogo del publisher svedese, la conversione sembra fatta con professionalità, ma la vera incognita è rappresentata dal pubblico console. Questo potrebbe sorprendere tutti e accogliere l'arrivo di questo complesso 4X con gioia, esattamente come ha fatto con Cities Skyline o Divinity: Original Sin, ma potrebbe anche rivelarsi piuttosto freddo a questo genere di esperienza. Mancano ancora diversi passaggi prima che Stellaris arrivi su console. Restate con noi per tutti gli aggiornamenti.

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Stellaris

PS4, Xbox One, PC, Mac

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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