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X018: Microsoft presenta le armi per la prossima generazione - editoriale

Con PS4 è battaglia ormai persa. Ma la guerra non è finita.

L'X018 non può essere paragonato - per importanza, risonanza e popolarità - a eventi più blasonati come E3 o Gamescom. Ma dall'evento del Nuovo Messico siamo usciti con tre certezze che rappresenterano le tre armi che Microsoft userà per la prossima generazione di console: abbonamento, cloud ed esclusive.

Partiamo proprio dalla fine. Aver inglobato anche Obsidian e inXile è stato un altro colpaccio, che le ingenti casse aziendali hanno permesso senza grandi sforzi economici. Due nomi di grande peso che vanno ad aggiungersi a quelli di Ninja Theory, Compulsion Games, Undead Labs e Playground Games, le cui acquisizioni erano state annunciate nella pompa magna della conferenza E3.

Il totale degli studi di prime parti, che cioè realizzanno giochi unicamente per Xbox e Windows 10, sono così tredici. Un numero interessante se si considera che è raddoppiato nel giro di qualche mese.

Il servizio su abbonamento Xbox Game Pass include anche PUBG e presto coinvolgerà anche Hellblade: Senua's Sacrifice.

I Microsoft Game Studios hanno arruolato nuove case di sviluppo. Gli effetti, ovviamente, non saranno sul breve termine: oltre al fatto che deve passare del tempo affinché tali acquisizioni vengano completate, lo sviluppo dei giochi richiede anni.

Aggiungiamo anche un momento di rodaggio quando gli studi faranno ufficialmente parte dei Microsoft Game Studios e abbiamo il risultato: per l'ondata di giochi in esclusiva Xbox e Windows 10 se ne parlerà la prossima generazione. Che tutto sommato non è nemmeno lontana, visto che si parla del 2020.

Le esclusive, d'altro canto, sono state la principale carenza dell'offerta di Xbox One. Una carenza che ha penalizzato Xbox rispetto a PS4, che ha potuto anche godere - bisogna essere onesti - di un marketing migliore: anche quando si è trattato di giochi multipiattaforma, PS4 è stata in prima linea. All'inizio di questa generazione, mentre Xbox One era ancora influenzata dalla pessima comunicazione del lancio sul mercato, si pensava, anzi, che Microsoft volesse del tutto abbandonare il settore videoludico.

L'avvento di Phil Spencer e la sua introduzione del consiglio di dirigenti senior (ossia che riferiscono direttamente all'amministratore delegato Satya Nadella) ha cambiato le carte in tavola e gli effetti di tale politica li siamo vedendo ora.

Tra le armi che Microsoft sta affilando per la prossima generazione di console c'è anche il cloud, che passerà anche dai giochi Xbox giocabili su smartphone.

I servizi su abbonamento, poi, stanno dilagando. Le ultime stime di SuperData rivelano che tali servizi hanno raccolto nell'ultimo trimestre 273 milioni di dollari. Al momento domina PlayStation Now, il servizio di cloud gaming di Sony, con il 52% dei profitti generati, seguito da EA (coi vari EA Access, Origin Access) con il 33%. Microsoft con Xbox Game Pass è ferma a 41 milioni o il 15% del totale. All'X018 la società di Redmond ha voluto chiarire che Game Pass non è una scelta secondaria; anzi, per tantissimi utenti diventerà (per molti lo è già) la principale modalità di fruizione dei contenuti.

In catalogo c'è anche PUBG e arriveranno tutte le esclusive Xbox - salvo rare eccezioni - sin dal giorno del lancio, come Crackdown 3. Il messaggio che vuole inviare Microsoft è chiaro: ci stiamo investendo e continueremo a farlo. E chissà che l'abbonamento All Access, che permette di avere Xbox One, Xbox Live e Game Pass con una tariffa mensile e attualmente disponibile negli Stati Uniti, non arrivi prima o poi anche in Italia.

E infine c'è il cloud. A onor del vero, nel corso dell'X018 ha avuto un ruolo marginale. Lo abbiamo visto in azione soltanto nel trailer della modalità online Wrecking Zone di Crackdown 3. L'infrastruttura di Azure - il principale servizio cloud di Microsoft - affiancherà l'hardware della console o del PC per garantire la potenza aggiuntiva necessaria per offrire una vasta distruttibilità ambientale, che altrimenti non sarebbe stato impossibile integrate.

Lo sviluppatore di Wasteland 2 inXile Entertainment è stato acquisito da Microsoft insieme a Obsidian Entertainment.

Abbiamo poi Project xCloud, annunciato pochi giorni fa, che partirà come beta nel 2019 e permetterà di giocare ai giochi Xbox anche su smartphone, sempre grazie all'infrastruttura cloud. Ne abbiamo già discusso in un precedente editoriale, esprimendo alcuni dubbi che non vengono ancora risolti, ma che Project xCloud sia uno dei pilastri del futuro di Microsoft non ci sono dubbi.

Cloud, esclusive e servizi su abbonamento. Così Microsoft vuole giocarsi la sfida commerciale con PS5 e Sony. La battaglia con PS4 è palesemente persa a livello di freddi numeri di vendite. La guerra sembra invece ancora apertissima.

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Massimiliano Di Marco

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Aspetta la pensione per recuperare la libreria di giochi di Steam. Critica qualsiasi cosa si muova, soprattutto se videoludica, e gode alla vista di Super Mario e Batman.

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