Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

HellSign - prova

Carry on my wayward son.

C'è qualcosa di tanto spaventoso quanto affascinante nell'ignoto. Ciò che l'uomo non riesce a spiegare attraverso le proprie conoscenze spesso viene accostato al soprannaturale, a qualcosa che dovrebbe suscitare nella nostra mente un terrore viscerale e profondamente radicato nella nostra stessa natura di essere umani.

Tuttavia ciò che dovrebbe atterrirci e allontanarci sa anche attirarci con una forza difficile da spiegare a pieno. Basta riflettere un secondo per renderci conto che questo il mondo dell'intrattenimento lo sa alla perfezione.

Di idee per sfruttare il fascino del soprannaturale ce ne sono state una marea all'interno di ogni medium ma l'opera di cui vi parliamo in questa prova sembrava in grado di proporre qualcosa di fresco sin dal suo primissimo annuncio. Il fatto che la sua realizzazione in una prima forma giocabile sia stata così complicata è a conti fatti sorprendente.

La prima volta che questo gioco è comparso sulle pagine di Eurogamer.it si chiamava Hellhunter e cercava fortuna su Kickstarter con una campagna che puntava a raccogliere la cifra tutto sommato piuttosto contenuta di circa €32.000.

Guarda su YouTube

Purtroppo la raccolta fondi si rivelò un buco nell'acqua ma questo non fermò i due sviluppatori che formano il team indie di Ballistic Interactive. L'interesse di 653 sostenitori e le considerazioni positive di buona parte della stampa che ha parlato del progetto, hanno spinto il duo a continuare anche senza il supporto del crowdfunding.

Nei mesi e negli anni, Hellhunter è tornato a far parlare di sé trasformandosi in HellSign, sbarcando su Steam e annunciando i piani per un lancio in Early Access che avrebbe mostrato le caratteristiche e il potenziale di un particolare mix di elementi che puntava a crescere grazie al sostegno e al feedback degli early adopter. A inizio novembre l'Accesso Anticipato è iniziato ottenendo l'86% di recensioni positive dell'utenza e convincendo molti palati. Il titolo riesce quindi già a convincere? La risposta a questa domanda è, come vedremo, meno semplice del previsto.

Buffy l'Ammazzavampiri, Angel e Supernatural ma in parte anche X-Files sembrano le principali fonti di ispirazione di questo strano action con elementi RPG e investigativi in cui vestiamo i panni di un misterioso investigatore del soprannaturale. Pensate in particolare a una versione più cupa e seriosa di Supernatural, serie TV ancora in onda che ha per protagonisti i fratelli Sam e Dean Winchester, due cacciatori alle prese con forze soprannaturali di varia natura.

Il debito nei confronti delle serie TV è piuttosto palese anche nella struttura stessa dell'avventura, dato che l'esperienza di gioco di HellSign si muove volutamente tra incarichi casuali e generati proceduralmente che possono essere considerati i casi del singolo episodio (trama verticale) e una narrazione più ampia che intramezza i vari incarichi e che per il momento si incentra soprattutto sullo strano tatuaggio presente sulla schiena del protagonista (trama orizzontale). Non aspettatevi però un comparto narrativo da urlo, anzi, almeno per quanto proposto in questo Early Access si tratta sicuramente dell'elemento più debole di HellSign.

L'intro realizzata sotto forma di fumetto ha un buon impatto ma non basta per risollevare un comparto narrativo a dir poco da perfezionare.

Su di una premessa tutt'altro che originalissima che ci vede in preda a un'amnesia, misteriosamente in grado di resuscitare dopo ogni morte e alla ricerca di risposte, di comprimari stereotipati e dialoghi dimenticabili, si innesta fortunatamente un'offerta ludica molto interessante e con un potenziale considerevole nonostante le imperfezioni. Gli elementi convincenti si mostrano sin dalla creazione del nostro alter ego, una creazione che passa attraverso la scelta del sesso, del volto e del nome, ma soprattutto di un elemento tipicamente ruolistico: una classe.

Almeno in questa fase di accesso anticipato le classi sono 9 e si distinguono per livello di partenza, background del personaggio e infine abilità e armi già sbloccate. Volete iniziare con un cacciatore più attento agli indizi e con una conoscenza maggiore a livello teorico? L'archeologo potrebbe essere un'ottima scelta ma in alternativa potreste anche optare per un energumeno che alle indagini preferisce la violenza e l'approccio diretto ad armi spianate.

Va comunque detto che per quanto riguarda gli elementi tipicamente da gioco di ruolo, abbiamo la possibilità di ottenere le abilità che più desideriamo senza essere vincolati alla scelta iniziale. In parole povere anche uno studioso può diventare un letale cecchino salendo di livello e ottenendo punti abilità.

Tutto passa attraverso un ottenimento di esperienza legato a doppio filo agli incarichi. Superata la fase introduttiva che ci presenta il Bar dove interagire con alcuni NPC facendo avanzare la trama, la Safe House dove organizzare il nostro equipaggiamento e craftare amuleti e pozioni, e il Negozio dove acquistare armi e altri oggetti utili, ci siamo trovati di fronte a quella che può essere considerata la schermata principale. Si tratta, in parole povere, di una mappa della città su cui spuntano vari incarichi da portare a termine e che per ora possono essere suddivisi principalmente in tre categorie: Scouting, Disinfestazione e Caccia.

Qualche genuino brivido lungo la schiena per delle atmosfere inquietanti e tetre al punto giusto.

Queste categorie sono caratterizzate da compiti in parte differenti e anche da difficoltà e criticità diverse ma si sviluppano in maniera similare. La schermata di caricamento ci trasporta sul luogo attraverso il nostro fido furgone che fa anche da deposito di equipaggiamento e da mezzo di fuga nel caso in cui la situazione dovesse precipitare. Ogni lavoro si sviluppa attraverso una visuale isometrica che ci permette di gestire il nostro avatar mentre si avventura all'interno dell'abitazione da perlustrare. In queste fasi ci si imbatte in un mix di meccaniche molto ispirate e riuscite e in altre che invece avranno bisogno quanto meno di una importante rifinitura.

Tra gli elementi più riusciti troviamo sicuramente le atmosfere e la genuina sensazione di tensione che ci ha accompagnato in ogni caccia, frutto di una cura per i particolari che supera i limiti di un comparto tecnico riuscito ma evidentemente indie. La palette di colori estremamente tetra e gli effetti audio convincono su tutta la linea e insieme al lato investigativo rappresentano la miglior espressione del potenziale del lavoro di Ballistic Interactive. La ricerca di indizi e la successiva individuazione del nemico sono il pilastro dell'attuale esperienza di gioco e riescono a tenere incollati a mouse e tastiera nonostante le imperfezioni generali.

Sfruttando dei rilevatori EMP, dei microfoni parabolici, una luce a raggi UV, e molto altro dando un'occhiata agli oggetti sbloccabili e acquistabili, possiamo sondare le varie stanze delle abitazioni alla ricerca di indizi che vanno poi inseriti all'interno del Cryptonomicon (una sorta di enciclopedia soprannaturale) e che vanno interpretati per capire quale creatura stia infestando la zona. Si tratta di una meccanica ben implementata che con l'introduzione di nuove creature soprannaturali non potrà che crescere in varietà e complessità. Sin da queste prime fasi di Early Access il potenziale di questa porzione del gameplay è evidente e ci ha lasciati piacevolmente convinti. Indagare, raccogliere indizi, capire la creatura che dobbiamo affrontare ed evidenziare i suoi punti deboli (c'è proprio un evidenziatore virtuale da utilizzare) è sicuramente la meccanica più riuscita. Purtroppo non si può dire lo stesso per i momenti puramente action.

La sensazione di vulnerabilità è palpabile e la morte potrebbe attenderci dietro qualsiasi porta.

Tra un sistema di puntamento difficile da padroneggiare, nemici molto veloci e dalle hitbox piuttosto piccole, un protagonista non particolarmente resistente e delle armi iniziali tutt'altro che letali, i primi approcci al combattimento sono al limite del disastro. Morire diventerà una prassi fino a quando non si prende una certa dimestichezza con il sistema di puntamento, con la schivata e soprattutto fino a quando non si possiede sufficiente denaro per acquistare armi e protezioni migliori.

In parole povere sin dalle prime fasi di gioco ci si imbatte in un grinding che probabilmente dovrebbe essere almeno in parte limato e limitato. Gli sviluppatori devono migliorare le meccaniche di combattimento o quanto meno abbassare una curva della difficoltà inizialmente troppo ripida. Un gioco difficile è ben accetto, un gioco con tanto potenziale che diventa tedioso a causa di una propria porzione è però un vero peccato.

Altro elemento che va sicuramente migliorato nei prossimi mesi è la varietà delle ambientazioni e, perché no, dei contratti da portare a termine. Se per quanto riguarda la seconda questione non possiamo pretendere troppo da un Early Access, a livello di ambientazioni era lecito aspettarsi qualcosa di più. I terreni delle nostre cacce si assomigliano decisamente troppo e la sensazione di deja vu si è palesata troppo spesso. Come già detto per lo shooting, migliorare non è di certo impossibile ed è per questo che siamo tutto sommato fiduciosi della bontà del progetto.

Sfogliare il Cryptonomicon per scoprire il nostro letale nemico ci ha fatto sentire dei veri investigatori del soprannaturale.

La strada imboccata da Ballistic Interactive forse non sarà in discesa ma è sicuramente quella giusta. Attualmente HellSign è una base di partenza imperfetta ma con parecchio potenziale e alcuni elementi già molto riusciti. Per essere un semplice accesso anticipato, la build attuale è solida e mette efficacemente in mostra i punti di forza di questo curioso mix di elementi action, investigativi ed RPG.

Le atmosfere sono già perfette e le fasi di investigazione convincono spingendo gli sviluppatori a concentrarsi principalmente sul combattimento e sulla varietà delle ambientazioni. La narrazione potrebbe invece rivelarsi il punto più debole dell'offerta ma ovviamente non tutti i giochi nascono per fregiarsi del titolo di capolavoro dello storytelling e, considerando il potenziale di HellSign, il gioco potrebbe puntare a lasciare un segno importante in altri ambiti.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Alessandro Baravalle

Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
Commenti