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AOC AG322QC4 - recensione

Quanto sono fondamentali i colori per un monitor?

Un anno fa VESA, ovvero la Video Electronics Standards Association, annunciò un nuovo certificato per aiutare i consumatori a orientarsi fra le diverse sfaccettature dell'High Dynamic Range, meglio noto come HDR. Solo di recente, però, abbiamo visto arrivare sul mercato monitor certificati VESA e l'AG322QC4 prodotto da AOC che, per inciso, recensiamo in questo articolo, è uno di questi.

Peccato solo che il certificato VESA ottenuto da AOC per il suo AG322QC4 sia l'HDR 400. Come potete valutare voi stessi sul sito ufficiale della certificazione VESA, infatti, la differenza tra un normale monitor SDR e un monitor HDR 400 non è di certo eclatante e, al contrario, la differenza tra HDR 400 e HDR 1000 è davvero notevole, in particolare per quanto riguarda varietà dei colori e intensità della luminosità.

L'HDR 400 sul monitor AG322QC4 un pregio però ce l'ha: va a migliorare, senza lasciare, esterrefatti, la qualità delle immagini in gioco che, altrimenti, ne risulterebbero degradate. La qualità visiva offerta da questo specifico schermo AOC, infatti, ci ha un po' delusi fin dal primo istante. Il motivo è semplice: come già accaduto con altri monitor (solitamente Twisted Nematic), le impostazioni predefinite producono delle immagini dai colori smorti, come se fossero sovraesposti e desaturati.

Lo schermo con i suoi 31,5'' è davvero mastodontico. Occhio a calcolare gli spazi sulla vostra scrivania!

Smanettando tra le impostazioni grafiche è possibile tentare di migliorare leggermente la situazione, ma con scarsi risultati. Tra l'altro AOC ha cambiato l'interfaccia del menu, rendendola esteticamente più accattivante ma anche più caotica, senza contare che il joystick per la navigazione è anche particolarmente scomodo. Abbiamo tentato anche la strada della calibrazione ma, in seguito all'operazione, con la sonda Spyder 4 Elite di Datacolor non abbiamo comunque ottenuto risultati particolarmente soddisfacenti nei test qualitativi anche se, trattandosi di un monitor curvo, l'analisi potrebbe essere soggetta ad un margine di errore più alto.

Partiamo però col parlare degli aspetti positivi, come ad esempio la qualità del nero che ci ha particolarmente soddisfatti. Il monitor è di un nero praticamente perfetto con la luminosità al minimo, mentre i rapporti di contrasto, da noi analizzati, si attestano su livelli di circa 800:1 anche alla massima luminosità. Peccato solo che l'uniformità della luminanza non sia eccellente su tutto il monitor e si evidenzi una differenza marcata tra la fascia centrale e quelle laterali. Il picco massimo di luminosità da noi registrato è di circa 200 cd/m^2.

È invece migliore l'uniformità dei colori anche se, come prevedibile, la fedeltà nella riproduzione degli stessi lasci a desiderare: praticamente nessuno dei colori testati corrisponde perfettamente al risultato atteso. Non ci stupisce quindi che anche il gamut sia così ridotto, coprendo l'87% dello spazio colore sRGB e il 65% dell'AdobeRGB. Per quanto riguarda la gamma, noi vi consigliamo l'impostazione Gamma 3, più fedele alla curva 2.2.

Trattandosi di uno schermo 16:9, la curvatura a 1800R è abbastanza evidente.

Tornando a parlare un po' più in generale del monitor AG322QC4 di AOC, le caratteristiche principali sono: dimensioni di 31,5'' di diagonale, pannello VA con aspect ratio 16:9, risoluzione 1440p, frequenza di aggiornamento 144 Hz, tempo di risposta di 4 ms e tecnologia FreeSync 2. Le importanti dimensioni dello schermo possono essere per alcuni un grosso punto di forza, così come la risoluzione di 1440p che riesce bene a bilanciare la definizione dell'immagine con l'appesantimento sulla GPU, anche se con una diagonale di 31,5'' la scarsa densità di pixel inizia a farsi visibile.

Sempre in tema di bilanciamenti, la scelta di un pannello VA può essere un buon modo per avere una via di mezzo tra i pregi di un TN e quelli di un IPS, ma il rischio è quello trovarsi tra le mani un prodotto con il doppio dei difetti. I 4 ms per far passare un pixel da grigio a bianco e poi farlo ritornare grigio, ad esempio, possono comportare (come in questo caso) dei fenomeni di ghosting e blur oppure i colori, come già visto, possono non essere per nulla all'altezza di un pannello IPS.

I 144 Hz non possono invece che farci piacere, consentendo di percepire in gioco la magnifica fluidità dei 144 fps, apprezzabile soprattutto con i titoli in prima persona. Ovviamente la vostra macchina dovrà essere in grado di mantenere un frame rate così elevato, ma se siete possessori di una scheda grafica AMD la cosa si fa più semplice. Grazie alla tecnologia FreeSync, infatti, i frame prodotti dalla GPU vengono sincronizzati con gli aggiornamenti del monitor e le immagini vi sembreranno più fluide anche se il frame rate dovesse essere ballerino.

Sicuramente i monitor AOC non passano inosservati per quanto riguarda il design.

Oltre a ciò, la tecnologia FreeSync consente anche di eliminare alla radice fastidiosi fenomeni di tearing e stuttering. Per poter sfruttare al massimo le potenzialità del monitor (compreso il FreeSync) è però necessario collegarlo alla scheda video tramite il cavo DisplayPort in dotazione. Oltre a 2 ingressi DP 1.2, sul retro dello schermo troviamo 2 ingressi HDMI 2.0 (è quindi possibile giocare a 1440p e 144 Hz anche con il cavo HDMI in dotazione) e 1 ingresso VGA. A tal proposito segnaliamo che il tempo per passare da una sorgente all'altra è abbastanza elevato.

Sempre sul retro del monitor trovano anche spazio 2 porte USB 3.0 e un'uscita jack per l'headset, che possiamo anche agganciare all'asticella estraibile lateralmente. Restando in tema di audio, lo schermo è anche dotato di due altoparlanti da 5 watt, purtroppo non sufficienti per riprodurre un suono accettabile. Esteticamente lo schermo AG322QC4 non differisce troppo dal design tipico dei monitor AOC: aggressivo e che sprizza "gaming" da tutti i pori, caratterizzato dalla combinazione di nero e metallo con dei graffi sul retro e una striscia sulla parte bassa dello schermo illuminati di rosso, verde o blu.

Fortunatamente il monitor consente di essere ruotato di 30° a sinistra e a destra e diciamo "fortunatamente" perché un'altra problematica che lo affligge è lo scarso angolo di visuale. Se già quando si è perpendicolari allo schermo i colori non fanno impazzire per brillantezza, spostandosi leggermente di lato la situazione peggiora ulteriormente. Per quanto riguarda l'ergonomia, il monitor può anche essere sollevato di 11 cm, curvato in avanti di 5,5° e in avanti e di 29° indietro.

Per via della curvatura, anche in profondità il monitor non scherza.

In definitiva, questa volta AOC non ci ha particolarmente colpito con il monitor AG322QC4, in particolare per la qualità dei colori piuttosto scadente che rischia di rovinare qualunque esperienza visiva. Il prezzo a cui si può trovare il monitor online, ovvero attorno ai €550, è piuttosto in linea con la concorrenza se si confrontano le caratteristiche sulla carta e le dimensioni. Proprio per questo motivo sul mercato si possono trovare soluzioni migliori allo stesso prezzo o anche spendendo qualcosina in meno, rinunciando magari all'HDR 400 che ci è parso sostanzialmente superfluo.

Avatar di Pier Giorgio Liprino
Pier Giorgio Liprino: Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.

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