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Amy Hennig: "il modello di sviluppo AAA non è sostenibile. Qualcosa deve cambiare"

La creative director di Uncharted vede ormai troppi campanelli d'allarme.

Che qualcosa non stia funzionando sempre al meglio nell'industria AAA di questi giorni sembra evidente. I licenziamenti più o meno di massa si stanno sprecando e purtroppo ci sono state vicende come quella di Visceral Games, un team estremamente talentuoso che ora, semplicemente, non esiste più. Le cose devono cambiare? Secondo Amy Hennig, che con lo Star Wars di Visceral ha avuto direttamente a che fare, un cambiamento è inevitabile.

La creative director di Uncharted e veterana che da pochi mesi non fa più parte di EA ha discusso della situazione dell'industria AAA in una intervista concessa a Games Industry.

"Ho la sensazione che ci siano tutti questi campanelli d'allarme che stanno sottolineando come le cose attualmente non stiano funzionando come un tempo o semplicemente non funzionino in toto. Penso che continuiamo a lavorare in questo modo perché abbiamo queste compagnie e questi team ben stabiliti, e quella è una risorsa, un asset che non si vuole di certo gettare. Tuttavia stiamo vedendo sempre nuove storie e notizie a destra e manca riguardo sviluppatori che collassano e publisher che licenziano centinaia di persone. Sembra come se fosse qualcosa di inevitabile perché il costo dello sviluppo e il mantenere tutte queste persone nello staff, soprattutto in aree costose, non dà la sensazione di essere sostenibile".

La Hennig consiglia quindi un cambiamento di paradigma, magari maggiormente vicino a quanto proposto in ambito televisivo o cinematografico.

"Ovviamente questo richiederebbe un cambiamento radicabile nell'industria, probabilmente anche verso la sindacalizzazione ma ci sarebbero molti più partner esterni o sviluppatori freelence come parte dei team. Poi affidarsi maggiormente a pratiche come lo sviluppo distribuito piuttosto che fare tutto internamente. Permetterebbe molta più flessibilità piuttosto che una sensazione di costante pressione.

"Penso anche che garantirebbe delle pause più lunghe per cercare di combattere fenomeni come i periodi di crunch".

Che gli AAA si stiano affidando a un modello non più così sostenibile è un discorso che avevamo già trattato in passato su queste pagine. Cosa pensate delle parole della Hennig? Condividete le sue preoccupazioni?

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A proposito dell'autore
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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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