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Everybody's Golf VR - recensione

La serie fa il grande salto e tenta l'Eagle

Il golf sta conoscendo un periodo di rinnovato interesse in Italia, grazie soprattutto alle recenti vittorie di Francesco "Chicco" Molinari, primo atleta italiano a vincere un torneo Major... togliendosi peraltro la soddisfazione di battere più di una volta sua maestà Tiger Woods. Questa disciplina ha sempre mantenuto attorno a sé un aura di esclusività, tenendo lontano il grande pubblico che lo ritiene uno sport da ricchi. Anche le simulazioni per PC e console latitano da un po'. Passata l'epoca d'oro dei PGA Tour di Electronic Arts, agli appassionati non è rimasta che una manciata di titoli arcade sui quali ormai da sempre troneggia l'immortale Everybody's Golf.

La serie inaugurata da Camelot Software (gli stessi di Mario Golf) e proseguita dal secondo capitolo in poi dal team Clap Hanz è sulla breccia da ormai venti anni e ha accompagnato il ciclo vitale di tutte le console della famiglia PlayStation. Da tanto ormai i fan, pur apprezzandone ogni nuova uscita, imputano alla saga un eccessiva immobilità in termini di gameplay. Forse proprio per venire incontro alla fame di novità del suo pubblico, Sony ha preso la sua sacca di ferri e legni per portare Minna No Golf nel mondo della realtà virtuale.

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Sony aveva tentato un esperimento vagamente simile con EyeToy Play Sports su PlayStation 2, per poi perfezionarsi proprio con Everybody's Golf per PS3, che già all'epoca supportava l'accoppiata Move e PlayStation Eye. Non parliamo poi degli infiniti titoli di golf usciti su Wii, console che stimolò come nessun'altra la creatività degli sviluppatori alle prese con i sensori di movimento. Nulla di tutto questo però è minimamente paragonabile a questa versione VR di Everybody's Golf, che per la prima volta in assoluto vi proietterà letteralmente dentro alcuni dei tracciati classici della serie.

Anche nel caso vi riteneste dei veterani delle meccaniche di gioco di questa serie vi consigliamo di non calcare subito i tee dei percorsi, primo perché non tutti sono disponibili fin dall'inizio ma soprattutto perché l'approccio al nuovo sistema di controllo potrebbe non essere così morbido come pensate. Proprio per questo il team di sviluppo ha messo a vostra disposizione un campo di allenamento per i colpi lunghi e per i putt, che più di tutti risentono della sensibilità di movimento del PlayStation Move. La telecamera PS4 rileva i movimenti del controller di movimento Sony in maniera quasi perfetta, basta un movimento anche lieve vicino alla pallina per colpirla e una torsione anche minima del polso per spedire un colpo iniziale in mezzo agli alberi o fallire un colpo in buca da meno di due metri.

Inizialmente è disponibile solo un percorso e le gare a tre buche. Andando avanti sbloccherete i contenuti aggiuntivi e i percorsi da 9 e 18 buche.

Per poter godere al meglio dell'esperienza offerta da Everybody's Golf VR dovrete avere almeno un paio di metri disponibili tra voi e lo schermo, meglio due metri e mezzo. Il set-up iniziale permette di scegliere se giocare seduti o in piedi. Questa seconda opzione è consigliabile sia per garantire un'immedesimazione maggiore che per dare alla telecamera la possibilità di mappare al meglio sia il visore VR che il PlayStation Move. Inizialmente abbiamo riscontrato alcuni problemi di profondità del nostro set di mazze virtuali, ma è bastata una ricalibrazione e tutto ha iniziato a funzionare al meglio.

Anche se si è portati ad impugnare il Move con entrambe le mani come si farebbe nella realtà con un Driver o un Ferro 7, vi consigliamo di iniziare usando una sola mano per evitare scatti impercettibili degli avambracci o dei polsi al momento del contatto. Una delle variabili più difficili da valutare è la velocità con cui ondeggiare il controller, che si traduce nella potenza impressa al colpo. Come nel golf reale si è inizialmente portati a non esagerare, una saggia decisione perché "sparare" subito i colpi sentendosi in pieno possesso dello swing produce nel 101% dei casi a colpi totalmente sbilenchi. Fortunatamente Clap Hanz ha ideato una doppia modalità di colpo, quello di prova e quello di gioco. Si passa dall'uno all'altro con la pressione di un tasto, una volta che vi sentirete sicuri della traiettoria e della potenza potrete fare lo swing definitivo, per il quale non c'è appello. Everybody's Golf VR infatti non permette di ripetere le buche dall'inizio, potrete solo ricominciare il percorso da capo.

Nella modalità Pratica la scia blu indica che la mazza ha seguito la traiettoria giusta, quella rossa (ovviamente) l'esatto contrario.

Questo turbinio di novità "meccaniche" non deve però farvi dimenticare tutte le altre variabili da tenere d'occhio prima di ogni colpo, dalla direzione del vento all'inclinazione del terreno alla posizione della palla. Pur non essendo mai stato un gioco simulativo, Everybody's Golf ha sempre posto particolare attenzione in questi fattori che possono davvero fare la differenza. Pur non fornendo alcun tipo di feedback "tattile" diverso rispetto ai dolci fairway, i colpi dall'erba alta o dagli ostacoli di sabbia richiedono una maggiore attenzione e in questo vi saranno di parziale aiuto i caddie che vi accompagneranno lungo il tracciato. Come al solito inizialmente ne potrete scegliere solo uno, ma andando avanti e aumentando il vostro livello di esperienza ne guadagnerete altri.

Stesso discorso per mazze e palline, che pur non raggiungendo il numero presente nei capitoli regolari della serie offrono una discreta varietà di opzioni. Proprio queste ultime sono maggiormente apprezzabili in Everybody's Golf VR per effetto della sensibilità dei controlli di cui parlavamo poco fa. Una mazza più adatta agli approcci fornirà quindi un margine di errore maggiore rispetto a quelle standard, mentre le palline turbo garantiranno almeno una ventina di yards aggiuntive nei colpi lunghi.

Sollevando il controller in qualsiasi momento avrete accesso a varie modalità e ad un tablet virtuale dal quale potrete gestire tutte le opzioni.

Everybody's Golf VR supporta anche il DualShock 4 ma è quasi superfluo sottolineare come la scelta di quest'ultimo abbassi drasticamente il livello di realismo dell'esperienza. In termini di qualità l'esperienza offerta dal titolo Sony è notevole, la perfetta combinazione tra l'anima arcade che da sempre contraddistingue la serie e i controlli super-realistici a cui probabilmente non siete mai stati abituati... a meno che non calchiate con regolarità i fairway di un vero campo. Tutto questo si traduce in una sorta di paradiso per gli amanti della serie, un paradiso che purtroppo non garantisce la stessa quantità di contenuti degli episodi regolari.

Tre tracciati sono un po' pochi, anche se è possibile giocarne le versioni specchiate. Un paio in più e magari qualche sfida aggiuntiva non avrebbero fatto male, ma è assai probabile che qualche pacchetto aggiuntivo verrà rilasciato in seguito, speriamo a prezzi umani. Anche così, tuttavia, Everybody's Golf VR è un'esperienza assolutamente da non perdere, la cosa più vicina al golf reale che si possa provare senza uscire di casa.

8 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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