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Nintendo riafferma la propria identità da produttrice di giocattoli - editoriale

L'esperienza con i giochi mobile e i servizi di streaming potrebbero aver offuscato l'immagine di Nintendo ma la compagnia è ancora, prima di tutto, creatrice di giocattoli.

Il nuovo hardware di Switch Lite di Nintendo si addice perfettamente alla filosofia classica dell'azienda nipponica. Con tutte le discussioni nate online tra i fan più adulti di Nintendo e i possessori di Switch standard che asseriscono di volerne uno senza una ragione plausibile, si rischia di perdere di vista il reale obiettivo di questo nuovo dispositivo: Switch Lite, infatti, è il tentativo di Nintendo di prendere una console di successo e renderla appetibile ad un pubblico di bambini.

Sicuramente, il fatto che sia più piccola, più leggera e più economica della precedente la rende adatta a una grande fetta di audience, ma è indubbio che alla base di questa revisione ci sia la volontà di offrire ai bambini la loro versione di Switch. Non solo Lite è fisicamente più adatta alle mani dei più piccoli, ma è anche priva di "parti mobili" che potrebbero essere rotte o perse. Si tratta, in sostanza, di una versione più snella della console con un design che ci ricorda la rimozione della cerniera del 3DS sul 2DS per renderlo più adatto al suo pubblico di riferimento.

Tutti gli estimatori di Nintendo sanno, ovviamente, che il fatto che le sue console siano progettate con un occhio di riguardo verso i bambini non è necessariamente una nota negativa ed è anche una firma distintiva dell'azienda. Poche altre realtà sono capaci di produrre prodotti così indicati per i ragazzini, ma che rappresentano un'ottima forma di intrattenimento anche per gli adulti. Eppure, in alcuni ambienti, ci si ostina a negare cosa sia Nintendo in realtà o, probabilmente, si desidera erroneamente che sia qualcos'altro. Nintendo non è un gigante dell'elettronica o un impero mediatico in piena costruzione ma, al contrario, nel suo cuore, nella sua visione e nel rapporto con il proprio pubblico, è sempre stata una produttrice di giocattoli. Ciò significa che la sua priorità principale (anche se non l'unica) è sempre quella di intrattenere e affascinare bambini e famiglie.

"In alcuni ambienti, ci si ostina a negare cosa sia Nintendo in realtà o, probabilmente, si desidera erroneamente che sia qualcos'altro."

Questo tipo di approccio è stato chiaro e palese durante gli anni in cui Iwata è stato presidente. Quest'ultimo, in più occasioni, ha affermato di percepire Nintendo come una compagnia di produttori di giocattoli più che un colosso dell'elettronica o dei media, al contrario dei rivali Sony e Microsoft. I cambiamenti nella leadership dell'azienda dopo la prematura dipartita di Iwata sono stati ben considerati e hanno assicurato alla compagnia di continuare il proprio percorso in buone mani. Ci si potrebbe, però, chiedere se la visione di Iwata di Nintendo come una compagnia di giocattoli piuttosto che un colosso della tecnologia sia rimasta intatta, vista la quantità di giochi free-to-play lanciati nel mercato mobile e l'attiva collaborazione con i publisher per utilizzare Switch come una piattaforma da streaming.

Se fosse necessaria una conferma di dove sia il cuore di Nintendo, tuttavia, essa potrebbe essere trovata abbastanza facilmente nella sessione di Q&A degli azionisti avvenuta di recente. Queste sessioni raramente offrono approfondimenti diretti sui piani o sul pensiero dell'azienda e richiedono un certo grado di cremlinologia per essere comprese e lette tra le righe. Tuttavia, le risposte dei dirigenti di Nintendo alle inevitabili domande da parte degli azionisti che premono fortemente perché l'azienda accetti di essere un gigante tecnologico o un impero mediatico, forniscono una buona indicazione sulle posizioni della leadership della compagnia circa alcune tematiche che tentano di trascinarla in varie direzioni.

Questa volta abbiamo avuto la sensazione che la società abbia puntato i piedi sul fronte tecnico (una sensazione supportata anche dalle modifiche molto conservative apportate a Switch Lite nell'annuncio avvenuto pochi giorni dopo). Certo, i dirigenti hanno tenuto conto delle richieste degli azionisti sotto il punto di vista tecnologico (VR, 5G e così via), ma le garbate rassicurazioni che l'azienda stia esplorando vari territori, sono state espresse in termini che hanno reso abbastanza chiaro il fatto che Nintendo non voglia essere tra i precursori di nuove ed avveniristiche tecnologie. La menzione della funzionalità VR di Labo (che implica l'inserimento di Switch in un involucro di cartone), in risposta alla domanda riguardante il VR, chiaramente, non era ciò che gli investitori avevano in mente ma è una sintesi perfetta dell'approccio di Nintendo: la tecnologia non è davvero interessante finché non c'è un modo robusto ed economico per far divertire la gente.

L'apertura del parco a tema di Nintendo ad Osaka posizionerà la compagnia al fianco di Disney in termini di strategia comunicativa.

Questa filosofia ha guidato Nintendo per anni ed è l'approccio che un altro luminare della storia dell'azienda nipponica, Gunpei Yokoi, ha definito come "pensiero laterale sulla base di una tecnologia consolidata". Si tratta di un modo di pensare fermamente radicato nell'idea che la casa della grande N è un'azienda che produce giocattoli, non dispositivi high-tech all'avanguardia. Ovviamente, Nintendo sta seguendo da vicino lo sviluppo di VR, 5G e qualsiasi altro acronimo vi venga in mente ma non è disposta nemmeno ad ammettere di essere particolarmente interessata ad esse. Finché non saranno economiche, onnipresenti e ampiamente collaudate, non saranno adatte alla filosofia che muove la compagnia.

"La visione di Iwata per l'azienda potrà non essere più cristallina e articolata ma è ancora presente."

Durante il meeting degli investitori, comunque, le risposte dell'amminstrazione hanno messo in chiaro come Nintendo non voglia in alcun modo essere innovatrice o early adopter di queste tecnologie. Saremmo davvero stupiti se l'azienda lanciasse davvero Switch con supporto al 5G (ipotesi paventata più volte nel corso degli scorsi mesi). Un "vero" headset Nintendo VR, dal canto suo, potrebbe vedere la luce ma solo quando questo tipo di tecnologia sarà collaudata e stabile, quando sarà il tipo di cosa con cui fareste giocare i bambini senza problemi, non un momento prima.

Il secondo punto focale del Q&A è stato forse meno evidente, ma comunque piuttosto presente e riguarda la presenza di Nintendo nel mondo reale. L'esecutivo ha parlato approfonditamente del nuovo Nintendo Store di Tokyo in termini abbastanza entusiastici, si è fatta menzione del parco a tema che sorgerà ad Osaka e si è discusso del merchandising relativo alle più importanti IP dell'azienda. Questo, unitamente ai molteplici riferimenti all'età media dei propri consumatori, dovrebbe dare un'idea precisa di come i vertici di Nintendo vedano la compagnia e quali percorsi vogliano intraprendere.

Stiamo parlando di un'azienda che sa bene di avere molti clienti adulti e non ha problemi a giocare con la loro nostalgia, ma sa anche che gran parte del proprio successo risiede nell'appeal che ha tra il pubblico più giovane. Per questo, i piani futuri prevedono non solo la creazione di nuovi giochi, ma anche la costruzione di location nel mondo reale che permettano di avvicinare ancora di più i personaggi di Nintendo al cuore dei bambini e delle loro famiglie: una strategia che ricorda da vicino quella messa in atto dalla vecchia Disney.

La visione di Iwata per l'azienda potrà non essere più cristallina e articolata, ma è ancora presente. Nintendo è una compagnia che produce giocattoli, ne è consapevole ed afferma orgogliosamente di voler intrattenere prima di tutto i bambini e le famiglie. Si tratta di una strategia molto differente da quella che hanno adottato Sony e Microsoft per i propri business ed è anche il motivo per cui Nintendo è così importante per l'industria videoludica in un'era dominata dallo scontro perpetuo tra i giganti della tecnologia.

Inoltre, va detto, è una filosofia che funziona bene. Siamo pronti a scommettere che Switch Lite, che arriverà nello stesso periodo del nuovo capitolo di Pokémon, con un design realizzato per adattarsi meglio alle mani dei bambini e proposto ad un prezzo minore giusto in tempo per Natale, riuscirà a spingere la piattaforma di Nintendo verso nuove vette.

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Rob Fahey

Contributing Editor

Rob Fahey is a former editor of GamesIndustry.biz who spent several years living in Japan and probably still has a mint condition Dreamcast Samba de Amigo set.

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