Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

GamesCom 2019: Disintegration - prova

Non tutti gli shooter multiplayer nascono uguali…

Non tutti gli shooter multiplayer nascono uguali, soprattutto quelli che possono vantare sviluppatori celebri e, quindi, antenati illustri. Disintegration è uno di questi 'casi particolari' perché nasce dalle menti di nientemeno che un gruppo di developer comprendente professionisti che hanno precedentemente lavorato su Halo, Destiny e Socom. Il tutto capitanato da Marcus Lehto, cofondatore della serie Halo e direttore creativo di un'azienda che forse qualcuno di voi conosce, Bungie...

Ecco, queste sono le premesse con cui siamo entrati nella consueta stanza buia e piena di tecnologia super costosa in cui solitamente vengono presentati i giochi in eventi come il GamesCom. Qui abbiamo avuto modo di ascoltare i piani dello sviluppatore per Disintegration, guardare una sessione di gioco e anche giocare un paio di partite!

L'idea di base di Disintegration è quella di offrire un prodotto molto originale che fonda alcune dinamiche degli shooter con l'esperienza tattica. Vediamo maggiormente in dettaglio di cosa si tratta...

Guarda su YouTube

Disintegration è ambientato in un futuro dalle tinte decisamente dark in cui l'umanità sopravvive grazie  un processo chiamato 'Integration' ovvero il trapianto del cervello umano in corpi robotici. Brillante, peccato che la consueta corporation malvagia decida di portare l'idea agli estremi e intrappolare gli umani, per sempre, in questa gabbia robotica. Ne nasce un mega conflitto globale e, qui, entrate in scena voi, nei panni di Romer Shoal, un provetto pilota di Gravcycle, un veicolo attorno a cui ruota l'intero gameplay di Disintegration.

Il gameplay è basato sul mettere il giocatore in una posizione non tanto di combattimento attivo (o perlomeno non solo), ma al comando di una squadra di tre unità, ognuna con diverse specialità, che dovremo comandare dall'alto del veicolo volante a cui stiamo in sella, per l'appunto il Gravcycle. Questo gameplay di base si arricchisce tramite la possibilità di scegliere tra diverse squadre, ognuna con diverse caratteristiche, sia riguardo alle unità comandate, sia riguardo al Gravcycle che pilotate. Questo vuol dire che il veicolo che utilizzerete potrà, ad esempio, avere abilità di cura piuttosto che di fuoco di supporto le vostre unità a terra.

La narrativa di Disintegration racconta di un interessante mondo distopico in cui gli umani si sono cacciati in un gran brutto guaio…

Dobbiamo subito dire che questo modo di giocare ci ha un po' disorientato all'inizio, visto che il veicolo che comandiamo può essere gestito nella sua interezza, e questo vuol dire anche nell'altitudine. Mentre si è impegnati a comandare il Gravcycle bisogna anche tenere d'occhio il campo di battaglia e gestire i compagni a terra: all'inizio il tutto ci ha messo decisamente nel panico. Poi, pian piano, l'utilizzo del Gravcycle inizia a essere gestito da una parte minoritaria del proprio cervello (quando memorizzerete i comandi), e il gioco diventa più fluido e si inizia a entrare nella frenesia dei combattimenti con una certa competenza.

Disintegration mette questo schema di gameplay al servizio di una campagna singola e di una modalità multiplayer, che ci è sembrata essere il focus del gioco, anche a giudicare da quanto ne hanno parlato i developer nella presentazione. La campagna singola prevede continui cambi di Gravcycle e di team che dovrebbero tenere il giocatore costantemente ingaggiato sul lato della tattica e dell'adattamento alle diverse sfide proposte. La modalità multiplayer è invece un 5vs5 in cui le squadre dello stesso team cooperano per raggiungere obiettivi diametralmente opposti.

Effetti speciali e comparto grafico generale promettono molto bene in Disintegration.

Dalla sessione di gioco a cui abbiamo partecipato (multiplayer) abbiamo tratto alcune impressioni. Innanzitutto l'aspetto tecnico ci ha impressionato per dettaglio e fluidità dell'azione, ma non per originalità artistica. Halo e Destiny sono chiare ispirazioni, ma questo non sarebbe un problema se si fosse spinto un po' di più su una caratterizzazione maggiore, visto anche l'interessante universo distopico in cui è ambientato Disintegration.

Il gameplay ci ha invece decisamente intrigato e il potenziale per una ventata d'aria fresca in un genere che langue (sotto questo punto di vista) c'è tutto. Comandare le proprie unità supportandole direttamente ed esplorando il campo di battaglia per scegliere le vie d'attacco migliori è stato decisamente divertente e coinvolgente. Certo, il ritmo non è quello di un FPS classico (anche se tutto in Disintegration è pensato per somigliargli), ma la tattica intriga e il senso di soddisfazione, quando si raggiungono gli obiettivi (o si causa una perdita importante al nemico), è enorme.

Dall'alto del nostro Gravcycle comandiamo la nostra squadra ma siamo ancora abbastanza vicini da partecipare attivamente all'azione.

Molto del successo di Disintegration dipenderà da quanto i team saranno effettivamente diversi in quanto ad abilità speciali, oltre che ovviamente dalla solidità del gameplay e dal numero di varianti disponibili (mappe e modalità). Quanto visto è già molto intrigante e vale ampiamente la nota in calce: 'da tenere d'occhio'.

Disintegration uscirà in un non meglio precisato 2020 su PC, PS4 e Xbox One al prezzo già fissato di 49,99 euro.