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World of Warcraft: Blizzard utilizza il filtro volgarità sulla stringa di testo "NoExtraditionToChina"

Alcuni utenti hanno scoperto che la società in qualche modo protegge la Cina.

A quanto pare in World of Warcraft il filtro volgarità contiene anche stringhe di testo che potrebbero sconvolgere il regime cinese, come "NoExtraditionToChina".

Dopo il caso della censura di Chung "Blitzchung" Ng Wai, molti utenti stanno studiando l'influenza del regime cinese sui titoli Blizzard, scansionandoli file per file. Una delle scoperte più interessanti e inquietanti è che all'interno del filtro volgarità, utilizzato per censurare parolacce e frasi razziste ed omofobe, è inserita la stringa di testo "NoExtraditionToChina", il cui riferimento alla protesta che si sta attuando ad Hong Kong è evidente.

Nonostante questa frase non sia per nulla volgare, il fatto che sia bannata dal gioco rafforza sempre di più la posizione di Blizzard nei confronti della Cina.

La lotta contro Blizzard da parte degli utenti continua. Molti hanno deciso di cancellare il proprio account, mentre altri hanno deciso di utilizzare la figura di Mei di Overwatch come simbolo delle proteste di Hong Kong.

Fonte: Spark Chronicles