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La BlizzCon rischia di essere invasa da protestanti per la questione Hong Kong e Blitzchung

Una grossa gatta da pelare per Blizzard.

Blizzard si trova alle prese con una gatta da pelare di dimensioni mastodontiche e alcune presunte iniziative come i ban dai forum per 1000 anni non fanno che esasperare una situazione che potrebbe rivelarsi esplosiva in vista della BlizzCon.

La questione Blitzchung ha spinto parecchi giocatori a organizzarsi per dare vita a delle vere e proprie proteste in vista del grande evento che si terrà nel weekend di inizio novembre. Il gruppo Fight for the Future ha svelato la campagna Gamers For Freedom, un portale che per certi aspetti dà i voti alle compagnie sottolineando quelle che non censurano in alcun modo i propri giocatori. All'interno dell'organizzazione della campagna c'è anche la decisione di dare vita a delle proteste in occasione della BlizzCon.

"Blizzard e altre compagnie che stanno portando avanti delle censure a nome di governi autoritari non la passeranno liscia. Non hanno idea della shitstorm che hanno scatenato su internet. Useremo Blizzard come esempio per essere certi che tutte le compagnie sappiano che annullare i diritti umani e la libertà di espressione per guadagnare un po' di denaro in più non sarà tollerato", sottolinea con durezza Evan Greer, deputy director di Fight for the Future.

Una durezza simile arriva anche dal product director di Fight for the Future, Dayton Young.

"Nessun giocatore dovrebbe essere punito per aver espresso le proprie idee sulla politica o i diritti civili e nessuna compagnia dovrebbe bannare o penalizzare giocatori che difendono la propria libertà politica. Chiediamo a tutti gli sviluppatori e publisher di impegnarsi pubblicamente per supportare i diritti dei loro clienti, impiegati e fan al fine che possano esprimere le proprie credenze in America, Hong Kong, Cina e in tutto il mondo".

Blizzard si trova di fronte a una BlizzCon davvero molto calda. Cosa pensate dell'intera vicenda?

Fonte: GameSpot