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I politici americani contro i ban di Blizzard dopo le proteste di Hong Kong

Il caso Blitzchung in USA diventa un caso politico.

Blizzard con le sue sospensioni su Hearthstone, in seguito alle proteste di Hong Kong, ha sollevato un polverone anche nella politica americana.

Emblematico è proprio il caso Blitzchung, ovvero quello dello streamer di Hearthstone che è stato sospeso dal gioco dopo aver mandato un messaggio di solidarietà verso chi protestava per i propri diritti a Hong Kong.

La decisione di Blizzard è diventata quindi un vero caso politico, con cinque membri del Congresso (tra cui anche rappresentanti della nota Alexandria Ocasio-Cortez) che hanno mandato una lettera al CEO di Blizzard, Bobby Kotick in cui si invitava la compagnia a rivedere la decisione nei confronti del giocatore. Nella lettera la decisione della società è descritta come "particolarmente preoccupante alla luce del crescente e smodato desiderio da parte della Cina di fare pressione sulle società americane col fine di soffocare la libertà di parola".

Secondo questi membri del Congresso, la Cina utilizzerebbe il peso della sua economia per mettere a tacere le voci contrarie e talei influenza su Blizzard potrebbe scoraggiare i giocatori a promuovere i diritti umani e a lottare per le liberà fondamentali.

La politica, l'economia e i videogiochi si intrecciano. Cosa pensate di questa particolare vicenda?

Fonte: VG247

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Stefan Tiron

Contributor

Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.
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