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Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea Remastered - recensione

Ora non avete più scuse.

Bandai Namco + Studio Ghibli + RPG: una formula matematica che ha come risultato "Ni No Kuni" e che in teoria avrebbe dovuto far impazzire di gioia milioni di nerd in tutto il mondo. Ma il successo riscosso dal primo capitolo di questa serie è stato inferiore alle aspettative, specialmente in Occidente, e si è a malapena superato il milione di copie vendute in tutto il mondo. Un vero peccato perché si trattava di un vero e proprio gioiello. La vita però concede alle volte una seconda possibilità, che in questo caso arriva sotto forma di scintillante versione Remastered.

Per chi non avesse mai sentito parlare di Ni No Kuni prima del ben più scialbo secondo capitolo, ecco un breve riepilogo della storia che, essendo stata realizzata insieme alla banda del "maestro Miyazaki", non può che essere intrisa di tristezza. Il protagonista è un tredicenne di nome Oliver che vive nella piccola cittadina di Motorville. La sua giovane vita scorre tranquilla tra scuola, amici e qualche guaio adolescenziale.

Questo allegro andare viene stravolto in breve tempo dall'improvvisa morte della madre e dalla scoperta di essere il "ragazzino che salverà il mondo" dalle mire distruttive di Shadar il Genio Nero. Ce n'è di che andare fuori di testa, ma Oliver avrà al suo fianco un buffo essere di nome Lucciconio, che lo seguirà nel suo percorso di crescita e consapevolezza.

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Il primo impatto che si ha con Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea è ovviamente di stampo visivo e, sotto questo profilo, il gioco dei Level-5 è assolutamente sublime. Fin dal primo filmato la produzione esprime tutta la sua qualità, che ha ben poco da invidiare a prodotti quali Il Castello Errante di Howl o Ponyo, tanto per citare due dei capolavori del maestro Hayao Miyazaki.

La remastered in questione si fa notare per un'ottima opera di svecchiamento, sia nei colori che nella definizione dell'immagine. Lo stacco tra filmati e fasi giocate è appena percettibile e tutto sembra più vivo che mai.

Delle qualità di Ni No Kuni avevamo già tessuto le lodi all'incirca sei anni fa nella recensione del gioco originale. Vi consigliamo di recuperarla perché il tempo trascorso non ha intaccato in alcun modo le meraviglie descritte a suo tempo, che risultano ancora oggi piacevoli alla vista e avvincenti in termini di gameplay. Non parliamo poi della colonna sonora, realizzata da sua eccellenza Joe Hisaishi. Se il suo nome non vi dice nulla andate dietro la lavagna e passate i prossimi mesi guardando alcuni dei film "musicati" dal Maestro, da Sonatine e Hana-bi di Takeshi Kitano a La Città Incantata e Si Alza il Vento dello stesso Studio Ghibli. Sublime.

Il gioco gira a 1080/60fps su PS4 standard, con qualche lieve calo di frame rate, e raggiunge i 4K/30fps in upscaling su Pro.

Rimane il "problema" dell'eccessiva linearità, dovuta però alla natura stessa del gioco che vuole raccontare una storia preconfezionata concedendo poco o niente alla personalizzazione dell'esperienza. Anche il livello di difficoltà non particolarmente elevato dell'originale è rimasto inalterato. In questo caso il team di sviluppo ha avuto fin dall'inizio l'obiettivo di far godere all'utente un'esperienza quanto più possibile vicina a quella garantita dai migliori capolavori dello Studio Ghibli. Quanto questo possa piacervi o meno sta a voi giudicarlo, ma vi assicuriamo che l'esperienza è incredibilmente piacevole.

Chi vedeva in questa versione Remastered un'occasione per avere finalmente il doppiaggio in italiano rimarrà deluso, ma per quanto ci riguarda la scelta fatta a suo tempo rimane la migliore. Un gioco del genere VA GIOCATO con l'audio originale giapponese, affiancato dai sottotitoli nella nostra lingua che permettono di godere al meglio della storia. Purtroppo questi ultimi hanno mantenuto la scellerata localizzazione in dialetto romanesco di Lucciconio, che inizialmente potrebbe anche divertire ma che alla lunga risulta completamente fuori contesto.

La qualità dei filmati è paragonabile a quella dei migliori film d'animazione dello Studio Ghibli. Un incredibile livello di dettaglio.

Tolti questi piccolissimi nei, il gioco in questione rimane una gemma che non ha perso nulla del suo originale splendore. Non ci sono contenuti inediti ma sinceramente nessuno li pretendeva, avrebbero forse rischiato di rompere il delicato equilibrio di Ni No Kuni, che nella sua semplicità risulta praticamente perfetto.

Questo è un periodo affollatissimo di uscite, lo sappiamo. Non fate però l'errore di far passare nuovamente sotto silenzio l'uscita di questo piccolo, grande gioiello. La remaster di Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea è la perfetta sintesi tra videogioco e film d'animazione giapponese, un'esperienza che merita di essere vissuta non solo dagli appassionati di Action RPG. Tra l'altro per la prima volta è possibile anche giocarlo in versione portatile su Switch... stavolta non avete più scuse.

9 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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