Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Kingdom Under Fire II - prova

Si torna a combattere per Bersia!

Dopo essere sparito dai radar per quasi una decina di anni, Kingdom Under Fire è pronto per tornare alla ribalta. Nata su PC nel lontano 2001, ma esplosa sulla prima Xbox nel 2004, la serie di Phantagram, studio coreano attivo dal 1994, ha avuto una storia editoriale piuttosto travagliata. Basti pensare, per esempio, che Kingdom Under Fire II è stato presentato nel 2008, nel 2011 è entrato in closed beta in Corea del Sud, nel 2013 è stata annunciata la versione PS4, ma solo nel 2019 è pronto per arrivare nei negozi in versione definitiva.

Solo su PC. La versione per PlayStation 4, infatti, è data per dispersa. Tanto per rafforzare il concetto di "storia travagliata".

Nonostante questo, l'interessante mix tra strategico, GDR e MMO, oltre che il bel ricordo lasciato da KUF: The Crusaders su Xbox, è riuscito a mantenere viva una comunità di giocatori piuttosto attenta e fedele, in fermente attesa di novità concrete su questo progetto.

Per questo motivo Gameforge, provider tedesco di giochi quali Elsword e TERA, ha deciso di portare Kingdom Under Fire II anche in occidente, il 14 di novembre per essere precisi.

Cover image for YouTube video

Nonostante la lunga gestazione, Kingdom Under Fire II ha mantenuto negli anni quei tratti distintivi che lo hanno caratterizzato sin dal suo debutto. Sarà perché gli MMO o gli strategici in tempo reale non sono più i generi trainanti dell'industria, ma il mix creato da Blueside e Phantagram ha ancora dei tratti di originalità piuttosto marcati, che nessun altro concorrente ha esplorato.

Si tratta all'apparenza di un semplice gioco di ruolo massivo a mondo aperto, ma in realtà nasconde sia l'anima di un musou, sia un pizzico di strategia alla Total War. Tutto questo viene amalgamato da un universo che mescola un'ambientazione medioevale piuttosto classica con elementi fantasy, macchine volanti e persino un pizzico di pirati. Il risultato è un mix a tratti spiazzante, ma che proprio per questo motivo potrebbe riuscire a fare breccia in quei cuori un po' annoiati dalla dicotomia WOW/FFXIV.

Gli elementi per fare bene, sulla carta, ci sono tutti. L'ossatura, infatti, è quella di un MMORPG piuttosto tradizionale. Partendo da una classe specifica avremo la possibilità di far crescere ed evolvere il nostro alter ego nella direzione desiderata, sbloccando nuove abilità e forgiando centinaia di armi e armature dal potere e rarità differente. Sotto questo profilo Kingdom Under Fire II è un chiaro esponente della filosofia coreana in campo MMO: in altre parole il farming è presente e sarà fondamentale nelle fasi avanzate della partita per trovare i materiali più preziosi o acquistare le cavalcature più rare.

Perlomeno Blueside ha deciso di rendere piuttosto d'impatto le fasi di combattimento anche contro i mostri più comuni. In questo modo le ore iniziali saranno piuttosto divertenti, dato che non dovremo vedere lo spettacolo pietoso di un gigantesco Berserker che viene fatto a pezzi da un tenero coniglio del bosco. Tra enormi lupi, goblin e troll, infatti, le prime ore scorreranno via piuttosto lisce e tra una missione e l'altra, a dir la verità piuttosto banali e guidate, potremo apprendere le basi del gameplay, come combattere e, infine, come gestire le nostre truppe.

Dopo un paio di ore di gioco, infatti, avremo la possibilità di comandare non solo il nostro alter ego, ma anche fino ad un massimo di tre truppe contemporaneamente. La gestione coordinata di questi quattro elementi costituisce il cuore dell'esperienza Kingdom Under Fire II. Il gioco, infatti, vive di due fasi distinte: la prima è quella nella quale controlleremo il nostro piccolo esercito attraverso una visuale a volo d'uccello. Dovremo decidere come schierare le truppe, la formazione da tenere e chi dovranno affrontare. Dopo aver decretato il piano generale dovremo scendere direttamente sul campo di battaglia, dove avremo la possibilità di controllare direttamente il nostro alter ego in una sorta di mix tra un musou e un gioco di ruolo. Il sistema di combattimento, infatti, è molto basilare e avremo a disposizione due tipi di attacchi, una schivata e una parata. A rendere tutto più profondo arrivano fino ad un massimo di 8 abilità diverse da attivare durante lo scontro oltre alla capacità di dare ulteriori comandi alle truppe in modo che ci possano dare una mano durante gli scontri.

Le classi disponibili al lancio sono 5: Gunslinger, Spellsword, Berserker, Elementalist e Ranger. Una sesta, Dark Sorceress, arriverà gratuitamente qualche settimana dopo il lancio.

Come organizzare e sviluppare questi quattro elementi sarà l'occupazione principale di Kingdom Under Fire II. Oltre al personaggio principale che potrà fare parte di una della 5 classi presenti al lancio (più una sesta in arrivo come contenuto gratuito a qualche settimana dall'uscita), si potranno anche far crescere e specializzare le truppe in base al nostro stile di gioco. Potremo, quindi decidere se fare un all in come potere d'attacco, magari affiancando ad un Ranger dei mortai o altre truppe dall'alto potere distruttivo o provare a creare uno Spellsword in grado di gestire il flusso della battaglia, grazie ad un sapiente utilizzo delle sue abilità magiche e degli attacchi ad area delle sue truppe.

Le possibilità sembrano davvero molte, soprattutto pensando che le attività principali di Kingdom Under Fire II sono da affrontare in compagnia di altri giocatori. Sarà sempre possibile girare per Bersia, questo il nome della sfortunata terra al centro di un'infinita lotta tra luce e tenebra, in solitaria, ma ovviamente i mostri più potenti dovranno essere affrontati collaborando con altri guerrieri.

I raid da quattro giocatori saranno la base dalla quale partire, per poi affacciarsi a quelli da otto. In attesa che nelle prossime settimane arrivino sfide per 16 giocatori. In queste occasioni, quindi, non sarà sufficiente essere un'efficiente macchina da guerra, ma per sopravvivere bisognerà imparare ad essere un pezzo di un puzzle più complesso e articolato. La ricompensa finale sarà, ovviamente, all'altezza della sfida.

Sul campo di battaglia ci sarà questo strano mix tra fantasy tradizionale, medioevo, steampunk e creature mostruose!

Come tutti i prodotti di questo genere, però, Kingdom Under Fire II è destinato ad essere plasmato dai suoi giocatori. Blueside e Gameforge, infatti, hanno già in mente diversi contenuti post lancio, ma saranno le indicazioni dei suoi giocatori a decretare l'evoluzione del progetto. Si può giocare da soli, in gruppo o contro gli altri giocatori. Ci sono eventi giornalieri, settimanali e non mancheranno quelli stagionali, ma sarà importante l'apporto della community per capire come bilanciare tutte queste attività, come espandere la narrativa di gioco, ma soprattutto come rendere il progetto sostenibile, soprattutto dopo la lunghissima gestazione.

Al momento sappiamo che il modello economico è un classico "pay-to-play". In altre parole si dovrà comprare il gioco e da quel momento si avrà accesso a tutti i suoi contenuti. Le microtransazioni sono legate all'acquisto di oggetti estetici o alla velocizzazione di determinati processi del gioco. Lo scambio di materiali rari o altri elementi di questo genere avverrà tra giocatori e non sarà influenzabile utilizzando denaro reale. Le prime espansioni saranno gratuite, mentre ancora non è chiaro come Gameforge si muoverà per gli aggiornamenti futuri.

Da quanto è possibile osservare al momento Kingdom Under Fire II si porta sulle spalle tutte le difficoltà del suo sviluppo, soprattutto sotto il profilo tecnico, piuttosto arretrato, ma, nonostante questo, il suo fascino è rimasto immutato. La formula di gioco, infatti, è ancora oggi molto originale, soprattutto se impiegata all'interno di raid e attività da affrontare con molti altri giocatori.

Speriamo che l'arrivo definitivo nei negozi aiuti lo sviluppatore a costruire una base di fan sufficiente per sviluppare tutte le potenzialità del progetto e costruire quindi un futuro nuovamente prospero per questa affascinante serie. Magari portando sul mercato anche la già annunciata versione console. E sempre nella speranza di poter giocare un giorno ad un vero e proprio seguito di Kingdom Under Fire: The Crusaders.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Luca Forte

Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

Commenti