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Vampire: The Masquerade - Coteries of New York - recensione

Libro game.

Mentre tutti sono in attesa di Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2, il seguito dell'amatissimo gioco di ruolo di Activision e Troika Games ora in mano a Paradox, il piccolo studio polacco di Draw Distance ha pubblicato Vampire: The Masquerade - Coteries of New York. Si tratta di una nuova avventura basata sul celebre gioco da tavolo Vampire: The Masquerade creato da Mark Rein-Hagen e pubblicato nel 1991 da White Wolf Publishing.

A differenza di questi giochi, Coteries of New York abbandona quasi completamente la natura ruolistica e si concentra sull'universo di Vampire: The Masquerade, sulle storie che si possono ambientare un questa realtà parallela. In Vampire: The Masquerade - Coteries of New York dovremo scegliere di impersonare uno dei tre personaggi ideati da Draw Distance, tra ragazzi molto diversi come estrazione sociale e carattere, ma destinati al medesimo destino. Più o meno.

Nonostante alcune differenze di facciata, alcune di queste legate alle scelte che faremo durante l'avventura, i tre protagonisti vivranno la stessa storia (diventeranno loro malgrado vampiri e dovranno sgomitare nel sottobosco di New York) e giungeranno al medesimo finale.

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Una struttura simile a quanto visto nelle avventure di TellTale Games (The Walking Dead, The Wolf Among Us): le nostre scelte incideranno sul breve periodo, ma in un modo o in un altro i bivi si ricongiungeranno sempre. Le nostre decisione modificheranno cosa come i personaggi che ci accompagneranno durante l'avventura o il tipo di reazione che gli altri avranno nei nostri confronti.

Le nostre scelte ci potrebbero portare anche ad un game-over anticipato, ma in quel caso basterà ricaricare il salvataggio e scegliere nuove combinazioni di risposte per proseguire.

Uno degli elementi più interessanti del lavoro di Draw Distance è la possibilità di scegliere se assecondare la nuova natura di vampiro o se provare a restare umani, rifiutando di fare i gesti più efferati. Grazie alla buona scrittura dei dialoghi, il mondo e i personaggi di Vampire: The Masquerade - Coteries of New York sono senza dubbio l'elemento più pregiato di questa produzione.

Lo stile di gioco è interessante, peccato che le tavole siano statiche.

Durante le circa 10 ore di durata della storia, comunque non sufficienti a vedere tutte le quest secondarie o le sfaccettature del gioco, impareremo a conoscere l'universo di Vampire, i suoi rapporti di forza, le sue fazioni e il modo con il quale le creature della notte che lo popolano si interfacciano con le persona normali, coi diurni.

Il bello è che lo fa solo attraverso le parole, accompagnate da qualche tavola statica e un'avvolgente colonna sonora. Più che un'avventura punta e clicca, infatti, Vampire: The Masquerade - Coteries of New York sembra essere un libro-game digitale, un'esperienza più da leggere che da giocare.

Il nostro compito sarà quello di leggere la storia (rigorosamente in inglese, scorrevole, ma senza adattamento italiano), goderci le musiche, osservare le immagini e scegliere quali risposte dare ai nostri interlocutori. Anche la fase di esplorazione della città, una New York oscura e affascinante, è solo accennata e consente semplicemente di scegliere quali missioni attivare, lasciando quelle che non è possibile affrontare per mancanza di tempo alle partite successive.

L'esplorazione della città avviene attraverso questa schermata.

La rigiocabilità è comunque piuttosto limitata: i tre personaggi avranno un'evoluzione molto simile e la storia non riserverà grandi sorprese se inizierete il gioco con uno al posto di un altro. Questo è il limite più grosso di una produzione pensata per un pubblico ben specifico di giocatori, ovvero quelli alla ricerca di qualcosa di diverso, per molti versi molto vecchia scuola.

Vampire: The Masquerade - Coteries of New York non vuole essere qualcosa di grosso e moderno: conosce perfettamente i propri limiti. Vuole essere una visual novel e nulla più. Una piacevole storia interattiva, grazie alla quale cominciare a familiarizzare con l'universo di Vampire o, per chi già lo conoscesse, potrà fungere da antipasto del ben più corposo -si spera- Bloodlines 2.

Con questo bene in mente sarà possibile godere di questa avventura tra i vampiri di New York, un piacevole racconto interattivo che vi costerà quanto buon libro.

7 / 10