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Bandai Namco ci ha fatto provare tutti i suoi giochi tratti da anime - articolo

Holly e Benji, One Piece, One-Punch Man, My Hero Academia e Sword Art Online.

Dopo la nostra prova di Captain Tsubasa, torniamo a parlare di giochi tratti da anime (e manga) con la prova di ben quattro nuovi titoli. Durante un evento a porte chiuse abbiamo potuto toccare con mano le nuove IP di Bandai Namco che nei prossimi mesi di questo 2020 approderanno sui nostri scaffali.

One Piece: Pirate Warriors 4

Dalla matita del leggendario mangaka Eichiro Oda alla nostra console preferita, torniamo a parlare di One Piece: Pirate Warriors 4, che si riconferma la "reginetta" della festa a marchio Bandai Namco. La popolarità di One Piece, sia in ambito fumettistico che videoludico, non è certo cosa da poco. La formula narrativa già adottata nel precedente capitolo rimane invariata. One Piece: Pirate Warriors 4 ripercorrerà tutta la storia dell'opera sin dall'inizio, includendo tutti gli archi narrativi che la ciurma di Cappello di Paglia ha affrontato sinora. Non serve essere un cultore della saga quindi per apprezzare a pieno il titolo. Come tutti gli altri giochi della serie, anche questo prodotto fa parte della serie "Warriors": ciò significa che nonostante la massiccia dose narrativa stiamo parlando di un videogioco di genere "Musou".

Durante la nostra breve missione abbiamo potuto testare le solide potenzialità dell'opera con uno dei nuovissimi e singolari personaggi, uno tra questi: Charlotte Lin-Lin, aka "Big Mom". Abbiamo selezionato questo tipo di personaggio per sperimentare come l'approccio al gioco si modifica in base al personaggio scelto. Attraverso una stazza come quella di Big Mom abbiamo interagito all'interno dell'esperienza da un punto di vista decisamente diverso. La struttura del gameplay rimane quanto di più classico ci abbia abituato l'intera serie, nonostante, a nostro parere, non avrebbe di certo fatto male un po' di novità a livello di meccaniche. Anche se durante la nostra sessione tutto ci sembrava avere un effetto déjà-vu, abbiamo comunque apprezzato una struttura decisamente ben bilanciata seppur già ben rodata in passato.

One Punch Man: A Hero Nobody Knows

Diamo un caloroso benvenuto a One-Punch Man, con il suo primissimo titolo ad arrivare nel panorama videoludico internazionale. Si tratta di un corposo picchiaduro dalle fattezze davvero singolari. Nonostante visivamente possa assomigliare a tanti picchiaduro già conosciuti, lo scopo del giocatore non è solamente di sconfiggere l'avversario. La meccanica peculiare è di resistere il più a lungo possibile fino al richiamare sul campo di battaglia l'eroe Saitama che con un solo pugno sistemerà la faccenda una volta per tutte. Questa è quindi la meccanica principale, su cui si baserà la vittoria o la sconfitta dell'intero match.

Il gioco includerà anche le battaglie tre contro tre a squadre, oltre ad una modalità storia completamente inedita. La personalizzazione del proprio eroe è davvero interessante, soprattutto data la grossa mole di outfit ed accessori presenti. One-Punch Man: A Hero Nobody Knows è un picchiaduro decisamente fuori dalle righe che non solo propone una valida alternativa ai brand più classici, ma è dotato anche di una identità abbastanza forte per essere una nuova IP.

My Hero One's Justice 2

Rimaniamo in tema picchiaduro supereroistico con il ritorno di un grande successo: My Hero Academia, una delle opere più importanti del nuovo decennio che irrompe nuovamente nel mondo dei videogiochi con un seguito del titolo My Hero One's Justice. A livello di gameplay rimane fedelissimo all'impronta già data dal precedente episodio, senza troppe modifiche sul fattore del sistema di combattimento.

Quello che cambia sostanzialmente rispetto a ciò che abbiamo già avuto modo di conoscere sono: maggiore distruzione degli ambienti, roster di personaggi decisamente ampliato, battaglie due contro due e personalizzazione dei costumi degli eroi. Un perfezionamento effettuato in maniera trasversale senza modificare un gameplay che già ha mostrato il proprio potenziale con il precedente capitolo.

Sword Art Online: Alicization Lycoris

Dopo un musou e due picchiaduro non poteva di certo mancare un JRPG. Ecco a voi Sword Art Online: Alicization Lycoris, titolo tratto da una delle serie anime più amate dai fan di tutto il mondo. La struttura del gameplay di questo titolo è fondamentalmente da gioco d'azione con equipaggiamenti e calcolo dei danni alla base del sistema di combattimento. La nostra esperienza all'interno dei biomi completamente esplorabili del titolo non è stata eccessivamente longeva, dati gli otto minuti imposti dalla demo.

Possiamo dirvi però che gli ambienti di gioco, oltre ad essere molto ricchi di elementi e brulicanti di vita, ci hanno soddisfatto in quanto a grandezza. La storia è ambientata nella saga Alicization, e sembrerebbe essere collegata al filone che la controparte animata sta portando avanti. I giocatori, attraverso l'Underworld, potranno persino esplorare luoghi mai visti prima nella serie come Mildnea Plains e Vizeah Valle. La gestione del party inoltre è una delle meccaniche più interessanti: potremo infatti intercambiare il personaggio leader del gruppo per usufruire delle sue potenzialità in battaglia o delle sue abilità nell'Overworld di gioco.

Queste sono state le nostre prove per ciò che concerne questa magnifica tetrade di titoli firmati Bandai Namco, in arrivo per le maggiori piattaforme nell'arco di questo 2020. Qual è stato il gioco che più vi ha colpito? Fatecelo sapere.