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Dreams - prova

I sogni son desideri.

Il sogno di Media Molecule è pronto per approdare su PlayStation 4 il 14 febbraio. Noi di Eurogamer.it siamo pronti per parlarvene in anteprima a tutto tondo.

Nella scorsa generazione abbiamo scoperto il vero potenziale di Media Molecule grazie alla sua punta di diamante, LittleBigPlanet. Il successo planetario di quel gioco, uscito nel 2008, trasformò il Sack Boy nella mascotte ufficiale della PlayStation 3. Questa volta però lo studio di Guildford ci propone qualcosa che va ancora oltre: non solo un videogioco ma una vera e propria esperienza creativa.

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Lo scorso 6 febbraio, allo Spazio Assembly di Milano, abbiamo partecipato ad un evento speciale organizzato da Sony PlayStation per inaugurare il lancio e l'uscita di Dreams dall'accesso anticipato. In quella sede abbiamo assistito a una presentazione che ci ha spiegato quanto Dreams sia un mondo dalle infinite possibilità.

Il titolo di Media Molecule, infatti, non si limita solamente ad essere un editor di livelli ma vuole essere piuttosto un vero e proprio mezzo per creare opere artistiche interattive. “Stiamo lavorando a Dreams da davvero molto tempo”, ha dichiarato il sound designer Tom Colvin. “Ci siamo accorti della presenza di un grande potenziale sin dai tempi di LittleBigPlanet, quando abbiamo dato in mano ai giocatori un editor decisamente più limitato ma che ha dato libero sfogo alla fantasia dei fruitori”.

All'interno di Dreams, oltre agli asset forniti dagli sviluppatori troviamo pennelli, elementi di modellazione 3D, effetti grafici VFX, suoni campionati, animazioni e tantissimo altro ancora. I limiti sono solo la nostra fantasia e in questo modo potremo davvero plasmare, con l'ausilio del nostro DualShock 4 o dei PlayStation Move, qualsiasi cosa ci passi per la testa, da dipinti in movimento fino a corti d'animazione. E, naturalmente, videogiochi. Non ha caso il designer Catherine Wooley ha commentato: “Il nostro obiettivo è creare qualcosa che riesca a dare libero sfogo a qualsiasi progetto il giocatore abbia in mente, dandogli da subito pieno accesso alle potenzialità offerte”.

Un vero e proprio strumento per demiurghi in erba.

Finita la presentazione abbiamo avuto modo di provare una build del titolo, che ci ha dato un assaggio della modalità storia di Dreams. Questa prende il nome de “Il Sogno di Art” e nei quindici minuti a nostra disposizione siamo venuti a conoscenza di una profonda componente narrativa dai toni noire.

Il jazzista Art si racconta così attraverso delle meravigliose cinematiche che lasciano spazio al suo primo sogno, in uno stile davvero particolare: all'interno del livello vestiamo infatti i panni dei pupazzi della sua infanzia. Ad accoglierci c'è un platform game 3D coloratissimo, dai toni fantasiosi ed onirici, dove gli elementi che lo compongono sono piccoli oggetti che richiamano i ricordi e le speranze sopite del musicista.

Finito il livello abbiamo preso il controllo di Art, comandando il malinconico protagonista fino ad una stazione dove abbiamo interagito con diversi personaggi. Tra essi c'era un capotreno e dialogando con lui abbiamo scoperto, con una certa sorpresa, un sistema di dialoghi a risposte multiple che ci hanno accompagnato a una boss fight musicale in cui il capotreno esigeva da noi il biglietto per salire.

In Dreams si fa spazio una forte componente narrativa.

Insomma, la trama all'interno di Dreams sembra più importante di quanto possa sembrare e la forte impronta stilistica che il team ha conferito al gioco è davvero curata in ogni suo dettaglio. Animazioni, modelli, ambientazioni e dialoghi: nulla viene lasciato al caso, restituendo un climax narrativo che passa attraverso vari generi videoludici.

La nostra personalissima avventura nell'universo creato da Media Molecule è proseguita con una selezione dei livelli prodotti dalla community che ha partecipato all'early access. All'interno di questa sezione abbiamo trovato le migliori esperienze ideate dall'utenza, che hanno spaziato tra generi completamente diversi quali horror, fantasy, avventura, platform 2D, arcade e le immancabili avventure grafiche.

“Abbiamo fornito agli utenti un vero e proprio strumento per creare divertendosi, senza la necessità di possedere conoscenze tecniche e scongiurando le complicazioni tipiche delle interfacce software”, ha spiegato Catherine Wooley. E l'editor di Dreams si dimostra estremamente intuitivo anche per chi non abbia mai avuto l'occasione di toccare un motore grafico. Tutto si gestisce col gamepad o coi Move, grazie ai quali possiamo creare ciò che andrà poi a comporre il nostro scenario.

Una nuova maniera di fare videogiochi: attraverso un videogioco.

Una pennellata alla volta potremo creare sfondi suggestivi e scorci eccezionali, solamente attraverso l'idonea scelta degli strumenti. La resa grafica è poi versatile perché le tre dimensioni non sono l'unica possibilità che Dreams ci offre: con la varietà di possibilità a nostra disposizione, possiamo infatti giocare con la profondità di campo o creare livelli semplicemente bidimensionali.

La modellazione 3D è davvero semplicissima: possiamo partire dalle classiche forme già predisposte da Media Molecule, ma anche modificarle per una modellazione minuziosa nei più piccoli particolari. Anche l'editor audio ci ha positivamente colpiti, con un'amplissima gamma di campionamenti pensati per la composizione di brani musicali. Dreams in questo frangente lascia completamente libero il giocatore di inserire doppiaggi, effetti sonori e musiche.

“Grazie al periodo in accesso anticipato abbiamo potuto apportare numerose modifiche al software ascoltando i suggerimenti della community”, ha affermato sound designer Tom Colvin. “I tutorial che troverete sono stati studiati per rendere l'esperienza meno frustrante possibile: l'utenza è l'aiuto più importante per prodotto come questo”. Catalogare Dreams come una libreria infinita di tool multimediali sarebbe però riduttivo: il titolo dei Media Molecule è un'esperienza che mette in mano al fruitore le redini della propria fantasia.

Dreams è tutt'altro che una semplice parco giochi

“Abbiamo intenzione di supportare Dreams passo dopo passo, facendo fronte anche a ciò che ci riserverà il futuro”, ha concluso Tom Colvin. E nonostante l'imminente arrivo della next-gen, gli sviluppatori non sembrano spaventati. Il progetto, a loro detta, sarà supportato per almeno dieci anni, rendendo così implicito il suo arrivo sul PlayStation 5.

E poiché quella che siamo riusciti a provare durante questo evento è solo la punta dell'iceberg, non possiamo che attendere con grande interesse ciò che Dreams ci riserverà nei prossimi anni.

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A proposito dell'autore
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Lorenzo Longoni

Contributor

È un collezionista letteralmente ossessionato dai videogames. Il suo obiettivo è diventare un po' l’Alberto Angela e un po’ la Chiara Ferragni del mondo videoludico. Sogna in futuro di combinare il lavoro di giornalista e divulgatore a quello di sviluppatore.
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