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Street Fighter V Champion Edition - recensione

È la versione definitiva del picchiaduro di Capcom?

Champion Edition: un nome altisonante che rievoca i fasti dei picchiaduro 2D degli anni '90. Il suo box con tinta blu per Mega Drive e PC-Engine sapeva tanto di raro e speciale. Capcom ha scelto di denominare così l'edizione definitiva di Street Fighter V, uscito nel 2016 e caratterizzato da un lancio travagliato e pieno zeppo di critiche da parte di utenti e stampa specializzata, per via della mancanza di contenuti basilari per un picchiaduro commerciale e di contenuti premium sbloccabili solo spendendo denaro reale.

Nel corso degli anni, però, Capcom ha svolto un lavoro solido nell'arricchire il suo picchiaduro di modalità di gioco, lottatori e costumi tramite aggiornamenti e patch. La Arcade Edition, rilasciata un paio d'anni dopo, conteneva tutti i DLC rilasciati fino a quel momento, ma dopo di essa sono stati distribuiti nuovi elementi tramite aggiornamenti e shop, ora racchiusi tutti in Street Fighter V Champion Edition, la versione (questa volta si spera) definitiva del gioco.

Quaranta lottatori sono un bel numero che garantisce varietà e divertimento, soprattutto se rapportato agli otto della prima versione ed ai sedici della Arcade Edition. Dal giorno del lancio è disponibile, tramite aggiornamento gratuito, Seth, il main boss di SF IV. È caratterizzato da un gameplay molto interessante, essendo in grado di assorbire le tecniche di ogni lottatore avversario tramite la V-Skill Tanden Engine. Tra i nuovi lottatori presenti merita anche una menzione Gill, boss di Street Figher III in grado di alternare attacchi elementali di ghiaccio e fuoco con estrema semplicità.

Ma le novità introdotte dalla Champion Edition non si fermano qui: oltre ai nuovi lottatori, la nuova edizione offre anche praticamente tutti i costumi rilasciati post lancio, fatta eccezione per quelli legati alle collaborazioni e quelli del DLC Capcom Pro Tour. In totale sono più 200 e il risultato è che per ogni lottatore c'è l'imbarazzo della scelta sull'outfit da indossare. Non mancano i crossover con gli altri franchise di Capcom: ad esempio Ken può indossare il costume di Dante, mentre Ryu ha a disposizione un bellissimo costume da Mega Man.

Cover image for YouTube videoStreet Fighter V: Champion Edition - Launch Trailer | PS4

Corposo è anche il numero delle arene, che si attesta a 34 e ci sono anche 11 nuovi sfidanti, a cui se ne aggiungerà uno tramite aggiornamento gratuito. Se questa varietà in lottatori, outfit e arene non bastasse, allora sarete lieti di sapere che ci sono novità anche per quanto riguarda le mosse. Ora, infatti, ogni lottatore ha a disposizione una seconda V-Skill, selezionabile prima d'iniziare una modalità di lotta (arcade, storia, online etc.).

Inutile dire che questo aggiunge profondità al sistema di combattimento, che risulta ora decisamente più profondo ed appetibile anche per chi avesse già spolpato l'edizione standard o quella Arcade. In più, Capcom ha operato per l'occasione un buon bilanciamento e ora non ci sono personaggi che sembrano eccessivamente forti rispetto al resto del roster.

Tornando ai contenuti aggiunti, a onor del vero bisogna dire che molti di essi erano già ottenibili tramite Fight Money (valuta di gioco ottenuta coi progressi) o denaro reale. C'è anche un upgrade kit all'edizione Champion, disponibile direttamente dal menu principale del gioco o su PS Store, ma la cosa realmente allettante è che Street Fighter V Champion Edition è disponibile come pacchetto stand alone in edizione fisica, su PS4 e PC. Una ghiotta occasione per chi non avesse mai toccato le precedenti edizioni, in attesa della versione definitiva.

La Champion Edition rende Street Fighter V un gioco che appare finalmente ampio, profondo e completo. Di certo le sensazioni di prodotto non finito e incompleto che avevamo avuto al lancio e pochi mesi dopo, sono ormai del tutto scomparse. Ci sono tantissime modalità di gioco tra cui Arcade, Storia, Online (ranked e unranked), team battle, allenamento, e ci sono persino delle sfide extra. La storia è disponibile per ogni personaggio, e comprende cutscene e fantastici artwork che permettono di approfondire le origini di ciascun lottatore.

Seth è stato aggiunto al lancio. L'ex boss di SF IV ha delle abilità sorprendenti.

Street Fighter V è stato sin dal lancio un titolo che ha cercato di veicolare tutta l'utenza (o quasi) sul fronte degli eSport, e questo era evidente già dalla pochezza di contenuti fruibili offline o in single player, ma ora il gioco è veramente godibile anche per chi non fosse interessato alle competizioni online ed ai tornei professionali. Se invece siete dei giocatori orientati al mondo degli eSport, l'unica modalità di gioco cui punterete, ignorando tutte le altre, è ovviamente quella allenamento, necessaria per affinare al massimo le arti col vostro combattente preferito.

Abbiamo testato il gioco sia con il pad standard DualShock 4, che con due arcade stick che avevamo a disposizione, ossia il Fighting Stick Mini 4 di Hori e il ben più avanzato (e costoso) Razer Panthera EVO. Inutile dire che con gli arcade stick l'esperienza muta drasticamente, permettendo agevolezza e maggiore precisione nell'esecuzione di attacchi veloci e combo complesse.

Per il giocatore casual potrà non cambiare moltissimo ma per il giocatore competitivo che miri a sfruttare al massimo le potenzialità di ogni combattente e a scalare le classifiche online, un arcade stick è più che consigliato, quasi obbligatorio. Abbiamo notato anche molta differenza di rendimento tra le due periferiche, con il Panthera EVO che è risultato molto più preciso e veloce grazie ai suoi tasti meccanici, e un comodo ingresso per headset wired.

La modalità online funziona abbastanza bene e Capcom ha fatto passi avanti netti rispetto ai tempi del lancio, in cui il gioco era pesantemente afflitto da problemi di connessione, matchmaking e lag durante i combattimenti in rete. Certamente ora l'esperienza appare stabile e migliorata rispetto al passato, ma non è ancora all'altezza dei moderni picchiaduro esportivi come Tekken 7 e Mortal Kombat 11.

Gill è in grado di governare le energie fredde ed il fuoco con estrema perizia. Un combattente letale.

Occasionalmente possono infatti capitare brevi impuntamenti e micro-lag che possono far andare male una combo critica e, di conseguenza, far perdere l'incontro. Una cosa che a distanza di 4 anni dal lancio del gioco non dovrebbe certo accadere.

Dal punto di vista dei contenuti, Street Fighter V Champion Edition è un gioco che finalmente appare completo e soddisfacente. Ma occorre dire che i contenuti aggiunti erano già disponibili come DLC a pagamento (e anche a caro prezzo) per chi aveva già dato fiducia a Capcom in questi quattro anni passati.

Per ottenere tutti questi add-on occorreva sborsare cifre che andavano oltre il centinaio di euro più, ovviamente, il gioco base. Da questo punto di vista, quindi, un'edizione standalone venduta a soli 29 euro è decisamente allettante per chi non abbia mai posseduto le precedenti versioni. D'altro canto però il kit di upgrade venduto a soli pochi spicci in meno della versione Champion fisica (24,99 euro) appare decisamente costoso per chi abbia già acquistato con denaro reale uno o più contenuti che ora fanno parte di questa edizione (che non verranno certo scalati dal prezzo di upgrade).

In buona sostanza, dunque, Street Fighter V Champion Edition è ora finalmente un gioco che sembra completo, vario e ricco di contenuti.

Ecco il roster dei 40 combattenti. Ce n'è per tutti i gusti.

È un acquisto straconsigliato per chi non fosse già in possesso delle precedenti edizioni e che terrà incollati al joypad per un bel po' di mesi con tutte le modalità presenti (anche se la gran parte di esse è importata dai giochi precedenti e non c'è moltissima innovazione) e tutti i contenuti da sbloccare.

C'è molto fan service, con tanti stage e personaggi iconici importati da SF2, SF3 e SF IV. Capcom ha voluto fare breccia nei cuori dei nostalgici ed è riuscita bene nell'impresa, ma per i nuovi giocatori ci potrebbero essere alternative decisamente valide sul mercato.

Se il fattore nostalgia non fa molta presa, MK11, Tekken 7 e Soul Calibur VI potrebbero essere altrettanto validi, specialmente se già possedete SFV Arcade Edition, magari con qualche DLC.

8 / 10

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Marco Procida

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