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Call of Duty Warzone: Rovazzi e altri influencer svelano la data d'uscita della modalità Battle Royale

Un'infrazione dell'NDA in piena regola?

Gli insistenti rumor che vedono l'arrivo di una modalità Battle Royale per Call of Duty: Modern Warfare potrebbero presto trasformarsi in verità, grazie ad alcuni influencer che non riescono a mantenere i segreti, specialmente uno di loro.

Secondo quanto dichiarato da alcuni youtuber e streamer in questi giorni, pare che la modalità Battle Royale di Call of Duty, chiamata Warzone e oggetto di numerosi leak da svariate settimane, potrebbe essere più vicina di quanto si pensi.

La supposta data di lancio di Warzone dovrebbe essere il prossimo 10 marzo, ovvero fra pochi giorni. Tale teoria sarebbe in linea con le dichiarazioni di numerosi influencer, i quali hanno indicato il 10 come giorno in cui accadrà qualcosa di "particolare".

Sebbene questi commenti siano generici e poco chiari, abbiamo anche dell'altro: un insider anonimo, infatti, avrebbe svelato pubblicamente i dati dell'embargo mediatico per l'annuncio di Warzone, indicando lunedì 9 marzo come scadenza, per poi avere il lancio della modalità il giorno successivo.

Come se tutto questo non bastasse, un personaggio d'eccezione ha dichiarato, senza troppi giri di parole, che proprio il 10 marzo sarà il giorno dell'uscita della BR di Call of Duty. Chi è costui? Niente meno che il cantante/streamer Fabio Rovazzi il quale, rispondendo ad un fan che gli chiedeva di smettere di giocare a Escape from Tarkov, ha dichiarato:

"Ho smesso...anche perché fra tre giorni esce la battle royale free-to-play di COD, quindi capisci che...".

Con poche parole, Rovazzi ha confermato quello che Activision ha cercato (anche tramite azioni legali) di tenere segreto. Inoltre, le parole di Rovazzi trovano riscontro anche in un leak precedente, dove si affermava che Warzone sarebbe stata stand alone e free-to-play. Quando ci sono troppe coincidenze, è lecito farsi qualche domanda...

Non sappiamo se nel caso di Rovazzi e quello degli altri influencer si sia trattato di un'infrazione dell'NDA, ma siamo sicuri che il publisher questo non se l'aspettava.

Ovviamente, in mancanza di ufficialità da parte degli sviluppatori, dobbiamo considerare tutto questo come un ennesimo rumor, seppur ormai non ci siano più dubbi a riguardo. Per fortuna, non dovremo aspettare molto, prima di constatare la veridicità di tutte queste voci.

Cosa ne pensate? Vi sareste aspettati la conferma della BR di Call of Duty da Rovazzi?

Fonte: Facebook

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Marcello Ruina

Contributor

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