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Dangerous Driving 2 è il nuovo racing game open-world dai creatori di Burnout

Si torna a bruciare asfalto in slow-motion.

Qualche settimana fa, gli sviluppatori indipendenti di Three Fields Entertainment hanno annunciato Dangerous Driving 2, il sequel di Dangerous Driving, a sua volta erede spirituale di Burnout. Non a caso, il team di sviluppo è composto da ex-dipendenti Criterion, gli originali sviluppatori del folle racing game.

Il titolo sarà pubblicato su PC, Xbox One, PS4 e Nintendo Switch verso la fine dell'anno tuttavia, proprio in questo giorni, il gioco è stato mostrato in anteprima al recente PAX East di Boston. Dangerous Driving 2 promette non solo di essere migliore del predecessore, ma anche molto più ambizioso: il gioco infatti sarà un racing game open world, una sorta di erede di Burnout Paradise.

Nonostante tutte queste ambizioni, la demo mostrata al PAX East dura poco più di un minuto e non mostra alcun elemento open-world. Come mai questa scelta? Ce lo spiega Alex Ward di Three Fields Entertainment:

"Per far guadagnare visibilità al software, perché molte persone non hanno mai sentito parlare di noi, perché siamo un team di sole sette persone. L'anno scorso mi ero presentato con un gioco completo. A quanto pare ai giochi servono anni per guadagnare visibilità, quindi ci presenteremo e mostreremo il gioco, ci presenteremo di nuovo e mostreremo il gioco ancora e ancora.".

Ward ci tiene a sottolineare come Dangerous Driving 2 sia frutto del lavoro di un team indipendente e ristretto, trovandoci in questo svariati pregi:

"Ho amici che stanno lavorando a grossi titoli. Ci sono team di quasi 9500 persone. Quando sono connessi? Da chi vanno se vogliono esprimere un parere, tipo 'Credo che questa cosa non funzioni' o 'Penso che la quarta ora sia noiosa'? Come riesci a fare la differenza? La verità è che non lo fanno. Ecco perché siamo in un team piccolo, perché ci siamo passati tutti, abbiamo fatto tutti parte di team grossi. Dovrebbe essere più facile e non più difficile, ma quando sei in un grosso team ci sono molti posti dove nascondersi.".

Ward, esattamente come altri membri del team di Three Fields, lavorava in Criterion sotto l'ombrello di EA. Da quando lo sviluppatore ha abbandonato il team, nel 2014, non ha mai nascosto un certo astio nei confronti di Electronic Arts, specialmente durante lo sviluppo di Burnout Paradise, il capitolo open-world di Burnout. Egli sosteneva che, ai tempi, nessuno voleva realizzare un titolo open-world e, per questo motivo, EA non fornì a Criterion il supporto necessario per lavorare speditamente, cosa che invece faceva ampliamente per la serie Need for Speed. Dangerous Driving 2, in quanto open-world, potrebbe essere una specie di rivalsa per questo triste episodio.

Ward ha voluto concludere la discussione, spiegando brevemente cosa differenzierà questo progetto da tutti i concorrenti: "Cosa penso che manca alla concorrenza? Passione. La passione è quello che manca.".

Cosa ne pensate? Secondo voi un progetto simile potrà considerarsi un buon erede spirituale di Burnout?

Fonte: Kotaku