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Halo Combat Evolved Anniversary arriva su PC: il porting è all'altezza delle aspettative? - analisi tecnica

Il gameplay è eccellente e le performance sono ottime ma non siamo ancora al cospetto dell'edizione definitiva

Halo: The Master Chief Collection si arricchisce di un nuovo pezzo del mosaico, su PC. L'originale Halo: Combat Evolved (o, più nello specifico, la sua Anniversary Edition) è ora disponibile per il download. Tutto sommato, si tratta di un buon porting della già ottima edizione per Xbox One del gioco che porta con sé una serie opzioni mai viste nel capitolo originale per PC. Tuttavia, data la sua natura di conversione, le già note problematiche già viste su console arrivano anche su computer anche se, a dire il vero, ci sarebbe piaciuto che il team di sviluppo si fosse preso il suo tempo per risolverle una volta per tutte.

In questa nuova trasposizione di Halo: Combat Evolved Anniversary Edition, i giocatori PC avranno accesso ad una serie di caratteristiche tipiche della precedente opera di rimasterizzazione insieme una conversione fedele dell'esperienza originale. La presentazione rimasterizzata ad opera di Saber Interactive si basa su tecniche di occlusione ambientale screen-space ed offre un'ombreggiatura di tutto rispetto oltre che nuovi modelli dei personaggi tratti da Halo: Reach e un nuovo comparto di texture. Ve lo diciamo subito: non siamo pienamente soddisfatti dai cambiamenti nella direzione artistica o nelle atmosfere apportati da questa remaster ma, fortunatamente, è possibile scegliere di visualizzare la versione originale del gioco. Gli utenti, infatti, possono decidere di passare in tempo reale dalla nuova veste grafica a quella precedente semplicemente premendo il pulsante TAB sulla tastiera oppure tramite l'apposita sezione nel menu delle impostazioni.

Questa nuova edizione del gioco, inoltre, offre la possibilità di passare dal comparto audio del gioco originale al nuovo mix apprezzato nell'edizione Anniversary. Qui, però, sorge il primo problema di questo porting. È vero, è possibile ascoltare l'audio proveniente dalla prima Xbox ma non è disponibile la modalità EAX inclusa nella conversione di Halo operata da Gearbox nel 2003. Nel video che trovate poco più in basso, potrete ascoltare la fondamentale differenza tra le varie versioni. Per di più, è strano notare che l'audio design dell'edizione originale riproduca casualmente i suoni di scudi e pistola al plasma. È lecito sperare che entrambi questi difetti possano essere corretti, nel prossimo futuro.

In termini di gioco, invece, gli utenti PC possono finalmente sperimentare la campagna di Halo in cooperativa, elemento omesso dalla release del 2003 che ora funziona alla grande. A differenza della nostra prova con Halo: Reach, non abbiamo riscontrato fenomeni di stuttering o incertezze nel netcode e, cosa più importante, non abbiamo avvertito alcun input lag.

La nostra analisi video del porting PC di Halo: Combat Evolved Anniversary Edition, parte della Master Chief Collection.Guarda su YouTube

Il tutto funziona a meraviglia e dimostra quanto possa essere fantastico Halo anche dopo tutti questi anni. Dal canto nostro, possiamo dirvi che abbiamo adorato i suoi piccoli dettagli: il martello che oscilla avanti e indietro sulle nostre spalle mentre spariamo con la pistola o il contatore delle munizioni sul fucile del nostro compagno che si svuota man mano che attacca i nemici. L'unico rimpianto? La mancanza della modalità co-op a schermo condiviso, un punto cardine del DNA di Halo. Ovviamente il PC non è rinomato per la cooperativa in locale ma Halo lo è e questa piattaforma avrebbe potuto offrire un'esperienza di ottimo livello senza preoccuparsi di problematiche relative alle risorse della CPU o della GPU.

Proprio come nel caso di Halo: Reach, anche Halo CEA su PC ha accesso a una serie di settaggi grafici avanzati. Si può raggiungere la qualità visiva apprezzata su Xbox One oppure spingersi oltre grazie alla modalità potenziata esclusiva per la versione PC. In alternativa, si può optare per sacrificare la qualità generale sull'altare delle performance. La modalità potenziata, naturalmente, è quella che ci sentiamo di consigliarvi. L'incremento nei dettagli delle texture su molti oggetti, il potenziamento della risoluzione delle shadow maps e, cosa più importante, l'ampliamento delle distanze visive: il tutto viene gestito con un impatto minimo sulle prestazioni, sui PC da gaming moderni. È indubbiamente il modo migliore per giocare al titolo ma c'è un importante bug che va segnalato: c'è un problema nel modo in cui viene gestito l'SSAO. Quest'ultimo, infatti, mostra bande verticali in tutte le regioni più ombreggiate del mondo di gioco impedendo di raggiungere la perfezione che ci saremmo aspettati. Speriamo che anche questo aspetto possa essere risolto a tempo debito.

La performance mode, al contrario, rinuncia a tutti questi miglioramenti. La qualità delle ombre viene ridotta pesantemente, così come il livello di dettaglio degli oggetti lontani dalla telecamera. In questa modalità, le prestazioni aumentano del 18% nelle aree più leggere e di quasi il 9% nelle situazioni più concitate. Gli incrementi potrebbero essere maggiori su kit di fascia inferiore ma sia i PC con GTX 1060 che quelli equipaggiati con RX580 possono gestire tranquillamente il gameplay in 4K a 60fps, anche con i miglioramenti attivi.

Ad ogni modo, se preferite, il gaming ad alto frame-rate è possibile anche con i settaggi grafici impostati al massimo su GPU di fascia media. A differenza di Halo: Reach, infatti, l'interpolazione degli FPS e il frame-rate superiore ai 60 fotogrammi al secondo funzionano a meraviglia anche se, va detto, non sono esenti dai difetti. Gli effetti delle armi al plasma, ad esempio, si aggiornano a 30fps indipendentemente dal frame-rate che tenterete visualizzare.

La recensione tecnica del Digital Foundry su Halo: Reach, il primo titolo della Master Chief Collection ad approdare su PC.Guarda su YouTube

La cosa più sorprendente, però, è che tutte le cutscene del gioco hanno animazioni fissate a 30fps mentre la telecamera si muove con frame-rate illimitato. Fondamentalmente, sotto questo aspetto, il nuovo porting di Halo esibisce gli stessi problemi della versione PC arrivata sul mercato nel 2003.

Questi problemi di frame-rate delle animazioni sono sconcertanti perché la Chimera mod rilasciata per l'edizione 2003 del gioco riusciva a sbloccare il frame-rate delle animazioni e ad interpolarle creando, effettivamente, una soluzione. Ci chiediamo, dunque, come sia possibile che un porting ufficiale del 2020 presenti ancora questi difetti, se una mod amatoriale è riuscita a risolverli brillantemente. In fondo, con tutto il tempo e le risorse a loro disposizione, gli sviluppatori di 343 Industries dovrebbero essere capaci di eguagliare gli sforzi della community di fan di Halo, no?

Detto questo, giungiamo all'elemento meno riuscito dell'intero pacchetto. Nonostante questa nuova versione di Halo: Combat Evolved Anniversary funzioni a meraviglia e presenti un'esperienza visiva di alto livello, le fondamenta artistiche di questa nuova release non sono corrette e non preservano l'essenza di quello che è un vero e proprio classico dei videogiochi. La conversione di Gearbox del 2003 per PC era priva di molti degli aspetti iconici dell'edizione per la prima Xbox, così come la versione per Xbox One. Questi problemi, estesi per tutta la durata del gioco, possono avere un'influenza parecchio negativa sull'impatto grafico finale. Gli effetti di trasparenza e di nebbia sono spesso gestiti erroneamente mentre le texture gli effetti di bump mapping possono sfociare in rappresentazioni di bassa qualità... e questa è solo la punta dell'iceberg. Il video incorporato poco più sopra in questo stesso articolo può fornire una serie di esempi in merito ma, credeteci, anche quella è solo una frazione del livello di inaccuratezza che abbiamo rilevato in questo porting.

In definitiva, è un peccato constatare che queste problematiche siano ancora presenti, nonostante siano ben note da diversi anni. La stessa community dei fan di Halo si è attivata per produrre delle mod specifiche per porvi rimedio. Attualmente, infatti, è possibile scaricare la mod Halo Restoration la quale è in grado di risolvere gran parte dei difetti visivi della Master Chief Collection su PC. Per questo motivo speriamo che il team responsabile di questo nuovo porting di Halo: CEA possa trarre ispirazione alla dedizione degli appassionati e correggere queste problematiche una volta per tutte. Si tratta di preservare la bellezza di un classico: Halo merita una conversione che rispetti fedelmente il design originale di Bungie. Il suo uso estensivo di effetti, bump mapping e altre tecniche delle librerie DirectX 8 lo hanno reso un titolo immortale che necessita di un porting degno del nome che porta.

Per concludere, questa nuova edizione di Halo: CEA presenta molti alti ed altrettanti bassi. Non c'è dubbio che siamo di fronte alla migliore versione di Halo attualmente disponibile sul mercato grazie ad eccellenti livelli di performance ed una lodevole implementazione della modalità cooperativa. Ciò che manca, però, è una cura particolare nella preservazione degli elementi visivi che hanno reso grande il gioco a suo tempo. Speriamo, in futuro, che gli sviluppatori possano correggere i difetti di questa versione perché un gioco così importante merita tutte le attenzioni possibili.

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Alex Battaglia

Video Producer, Digital Foundry

Ray-tracing radical, Turok technophile, Crysis cultist and motion-blur menace. When not doing Digital Foundry things, he can be found strolling through Berlin examining the city for rendering artefacts.
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