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Hearthstone: Ceneri delle Terre Esterne - recensione

Cacciare demoni non è mai stato così divertente!

Siamo giunti al fatidico momento della "rotazione": il 7 aprile lo "zodiaco" di Hearthstone si è infatti spostato dall'Anno del Drago a quello della Fenice, e ciò ha comportato l'uscita dei set Boscotetro, Operazione Apocalisse e La Sfida di Rastakhan dal formato Standard.

L'arduo compito di sostituirle è toccato a Ceneri delle Terre Esterne, l'espansione inaugurale di quest'anno! Ci riuscirà? Noi di Eurogamer l'abbiamo testata a fondo e secondo noi quest'avventura nelle Outlands ha tutte le carte in regola per farcela!

La prima espansione dell'anno non ha mai un compito facile: i giocatori perdono tante carte a cui sono affezionati e abituati, così come tante meccaniche ormai consolidate, e rimpiazzarle a dovere - senza sbilanciare il gioco, ma anche senza appiattirlo - è la difficoltà maggiore che gli sviluppatori devono fronteggiare. Questa volta sembra che Team 5 abbia deciso di spingere sull'acceleratore e non si sono affatto risparmiati per quanto riguarda le novità che ora vi andremo ad illustrare.

Cover image for YouTube videoDemon Hunter Cinematic Trailer

La prima, e forse la più importante, è l'introduzione di una nuova classe, la decima, quella del Cacciatore di Demoni, rappresentata da Illidan Grantempesta. Con un gameplay totalmente inedito, che fa grande uso del suo potere eroe (Artigli Demoniaci: +1 attacco al proprio eroe) che costa 1 solo cristallo di mana, è impostata per essere molto aggressiva ma è equipaggiata al meglio per affrontare tutti i tipi di mazzo che potrà trovarsi di fronte.

Dispone infatti di attacchi frontali, servitori difensivi e offensivi (con una predilezione per questi ultimi), cure, magie ad area per spazzare via tutti i nemici e, non ultima, una buona capacità di pescare carte. La nuova classe fa anche grande uso di una nuova ed esclusiva parola chiave, Ripudio, che potenzia l'effetto della carta su cui appare se questa si trova all'estrema destra o all'estrema sinistra della mano al momento di giocare: una bella novità che aggiunge molta strategia alle decisioni del giocatore.

Dopo aver giocato molte partite nei panni di Illidan abbiamo la certezza che l'eroe rinnegato sia molto divertente da usare, una bella boccata di aria fresca, e che sia decisamente in grado di competere con i suoi avversari, forse anche troppo! Purtroppo non è stata solo una nostra impressione: già al day one la ladder è stata invasa dai Cacciatori di Demoni e dopo appena 24 ore sono arrivati dei nerf, un nuovo record di velocità per la Blizzard. In molti on-line hanno commentato questa scelta in maniera negativa, non tanto per i cambiamenti alle carte quanto per il fatto che gli sviluppatori avrebbero dovuto "testare" più approfonditamente le carte prima di rilasciarle.

Non mancheranno combo devastanti.

Per quanto riguarda il nuovo set di 135 carte, ciò che abbiamo più apprezzato è una delle nuove meccaniche, "Dormiente": appare su servitori che una volta giocati resteranno inattivi due turni, ma che al loro risveglio scatenano un'abilità piuttosto potente, come attacchi frontali, evocazioni o rimozioni di massa. I servitori dormienti ci sono piaciuti perchè sono carte rischiose, la cui discesa in campo deve essere però ben ponderata e pianificata: in Hearthstone infatti difficilmente ci si può permettere di sprecare due turni senza poi avere una "ricompensa" adeguata.

E a proposito di creature dormienti, le Terre Esterne sono il territorio di caccia di un altro iconico personaggio di Warcraft, Maiev Cantombroso, l'elfa della notte votata ad uccidere Illidan, fuggito dalla sua custodia. Già proposta come skin alternativa della classe del ladro, in questa espansione torna come una Leggendaria neutrale davvero potente, che a nostro avviso sarà una di quelle da avere a tutti i costi.

Il suo grido di battaglia infatti consiste nel "mettere a nanna", rendendo dormiente per due turni, un qualsiasi servitore, nemico o amico a nostra scelta; questa capacità, che alcuni hanno paragonato al silenziare una creatura, è in realtà ancora più efficace perché può sgombrare il campo per un eventuale attacco decisivo, per proteggere un nostro minion per poi sferrare un attacco al momento giusto, o per riattivare l'effetto di un servitore dormiente!

Meno impressionante è invece la nuova tipologia dei servitori leggendari supremi, creature che nella loro prima versione hanno caratteristiche abbastanza normali, ma che una volta morte tornano nel nostro mazzo decisamente potenziate. Di per sé le carte sono molto interessanti ma la meccanica ci è apparsa un po' lenta e quindi non sempre siamo riusciti ad apprezzarne il pieno potenziale.

Una panoramica sulle nuove meccaniche introdotte.

Ultima, ma non per importanza, l'aggiunta delle carte Libram, un'esclusiva per la classe del Paladino che ci sono piaciute non poco. Si tratta di un set di poche carte (tre magie e due servitori che ne scontano il costo), ma con una buona sinergia tra loro e che, se usate a dovere, possono dare ad Uther l'Araldo della Luce la spinta in più utile a chiudere i game.

Nel complesso l'impressione di Ceneri delle Terre Esterne è parecchio positiva: sono state create carte a supporto di parecchi nuovi archetipi come lo Spell Mage, con un deck basato interamente su magie; il Secret Rogue (che in questa espansione ha ricevuto tre nuovi segreti!) o appunto il Libram Paladin.

La nuova classe del Cacciatore di Demoni è una bella novità, così come i minion dormienti: resta solo qualche riserbo sulle leggendarie supreme e sull'eccessiva efficacia di Illidan anche post nerf, ma in generale non vediamo l'ora di osservare come si evolverà il meta del gioco.

8 / 10

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Nicola Marconi

Contributor

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