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Destiny 2: Oltre la Luce - anteprima

Scopriamo l'Anno 4 e non solo.

Sarebbe facile attribuire la colpa di questo periodo di magra alla situazione che globalmente stiamo attraversando, o ai disordini che interessano gli Stati Uniti proprio in questi giorni, tenendo conto che una delle aree coinvolte è proprio quella di Seattle. La realtà, però, è ben diversa.

Nell'ultimo periodo Bungie non è riuscita a soddisfare appieno le aspettative dei giocatori e, come abbiamo ampiamente sottolineato nella nostra recensione, la Stagione dell'Intrepido appena conclusa ha rappresentato il punto più basso toccato durante questo terzo anno.

Come di consueto, però, siamo giunti a quel periodo in cui vengono presentati i contenuti che costruiranno il futuro del brand, la grossa espansione autunnale che potrebbe introdurre qualcosa di realmente interessante. Solitamente questo avviene sul palco dell'E3, ma considerando l'annullamento della fiera losangelina, Bungie ha deciso di organizzare una sua presentazione in streaming.

Gli argomenti all'ordine del giorno sono stati parecchi, dall'espansione autunnale al futuro di Destiny, concludendo brevemente con un'introduzione della Stagione degli Arrivi, la quarta per questo terzo anno, che avrebbe dovuto iniziare a poco meno di un'ora dall'avvio della presentazione, ma di cui Bungie non aveva condiviso alcun dettaglio.

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Nonostante le tempistiche suggerissero che l'idea migliore fosse quella di partire dai contenuti più imminenti, Bungie ha saputo cogliere tutti impreparati condividendo senza troppi giri di parole la loro visione del futuro. Destiny 3 non ci sarà, quantomeno non nel breve futuro.

Luke Smith ha sottolineato di non voler incrementare il numerino sulla confezione del gioco e di voler supportare ancora per diverso tempo Destiny 2. Come prova, Bungie non si è limitata ad annunciare Oltre la Luce, l'espansione prevista per il 22 settembre di quest'anno, ma ha già anche annunciato The Witch Queen, prevista per l'autunno del 2021 e Lightfall, in arrivo nel 2022.

L'idea è di costruire un lungo filone narrativo che si evolverà nell'arco di tre anni e durante le relative stagioni, dando ai giocatori anche una visione più ampia della direzione che la narrativa assumerà. Gli eventi naturalmente sono ricchi di incognite, ma è rassicurante sapere che i nostri Guardiani stanno andando in una direzione precisa e non si stanno limitando a vivacchiare di rendita.

Delle ultime due espansioni non si conosce nulla mentre di Oltre la Luce, anche grazie ai trailer mostrati, abbiamo appreso qualcosa in più. Innanzitutto la destinazione di riferimento sarà Europa, il satellite ghiacciato di Giove di cui si è a lungo vociferato. Qui s'incontreranno tre personaggi ovvero il Ramingo, Eris Morn e l'Ignota Exo, assente ormai da diverso tempo.

Farà il suo ritorno l'ignota Exo, l'enigmatico personaggio legato alla famiglia Bray.

Quello che scopriranno è che un'antica nave piramidale era presente su questo satellite già da tempo e che da essa si è diffuso un oscuro potere che ha corrotto il sottosuolo. È arrivato dunque il momento di scoprirne di più sulla vera natura della più volte menzionata Oscurità, e il ruolo che giocano le navi piramidi.

Tra i nemici che dovremo affrontare ci saranno, dopo davvero tanto tempo, i Caduti. Alcuni dei casati conosciuti già in passato si sono uniti sotto un unico stendardo, capitanati da Eramis, la loro Kell, in cerca dell'Oscurità e di un nuovo potere cui poter attingere. Il loro ruolo ai fini della narrazione è ancora ignoto, certo è che rappresenteranno una delle minacce da dover affrontare.

Eramis però non sarà la sola a volersi impadronire dell'Oscurità, perché a nostra volta troveremo il modo di brandirla, sbloccando così un nuovo potere: la Stasi. Questo nuovo elemento darà vita a una nuova tipologia di danno che si affiancherà ai tre noti (solare, vuoto e arco), oltre a concedere ai guardiani delle super abilità inedite. In termini di attività, l'unica svelata per il momento è l'Incursione, che porterà i giocatori nella Cripta di Pietrafonda. Tolto il nome, però, nessun altro dettaglio interessante è stato rivelato.

Gli sviluppatori hanno brevemente parlato anche di altri aspetti che interesseranno il gioco, seppur non in relazione a un'espansione precisa. Hanno spiegato che più si espande il gioco più diventa difficile gestirlo e patcharlo, per via delle sue dimensioni, dunque in futuro alcuni contenuti verranno rimossi e messi nel Destiny Content Vault (DCV). In questo "deposito" saranno aggiunti anche i contenuti di Destiny 1 e, ciclicamente, alcune delle attività presenti verranno reintrodotte mentre altre verranno messe da parte.

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Ad esempio è stato comunicato che con l'Anno 4 verranno reintrodotti il Cosmodromo, tre assalti e la Volta di Vetro. Sicuramente dovremo vedere come verrà gestito il tutto, ma l'idea di accantonare le attività meno giocate in favore di un miglior riciclo e, si spera, di una maggiore fluidità, non è affatto male.

Infine Bungie ha annunciato che chi quest'autunno passerà alle console di nuova generazione, potrà convertire gratuitamente la propria copia del gioco tra piattaforme della stessa famiglia, dunque da PS4 a PS5 e da Xbox One a Xbox Series X, e che sarà presente un cross play limitato al proprio ecosistema.

A questo punto alcuni giocatori, magari desiderosi di prendere nuovamente in mano il proprio Guardiano, potrebbero chiedersi se questa espansione possa essere un buon punto per ricominciare. Ma per strano che possa sembrare, il momento migliore potrebbe essere proprio la stagione appena incominciata.

Come avevamo accennato qualche paragrafo sopra, oltre alla presentazione della futura espansione Bungie ha mostrato la Stagione degli Arrivi con davvero poco anticipo e il motivo è semplice: gli eventi sono strettamente collegati a ciò che verrà successivamente.

I Guardiani avranno accesso a una nuova tipologia di danno, la stasi, che introdurrà abilità inedite.

Dopo essere state introdotte negli anni passati, le navi piramidali sono arrivate solamente ora, come suggerisce anche il nome di questa stagione. Basterà dirigersi verso Io per vederle coi propri occhi. E finalmente queste enigmatiche entità appaiono come un qualcosa di concreto.

In termini di attività questa stagione introduce una nuova segreta, chiamata "Profezia", che porta i giocatori in un universo alternativo dove le geometrie dei Nove sono predominanti. Un nuovo evento pubblico, che sfrutta delle meccaniche simili a quelle delle particelle di azzardo, è disponibile su Titano e su Io, dove ci sono stati i primi contatti con le piramidi. Infine troviamo un'attività settimanale che, similmente agli inviti dei nove, chiederà ai giocatori di completare dei semplici compiti per scoprire dei nuovi frammenti di lore.

Oltre a tutto ciò sono presenti il classico pass stagionale, nuove armi esotiche, eventi come i Momenti del Trionfo e il Solstizio degli Eroi, e tutta una serie di nuovi equipaggiamenti pronti per essere ottenuti. Sulla carta i contenuti proposti sembrano essere nettamente migliori di quelli avuti durante la stagione precedente ma daremo un giudizio più completo in sede di recensione.

L'ultima stagione dell'anno 3 è ufficialmente iniziata e mancano più di tre mesi all'uscita di Oltre la Luce. Bungie ha tutto il tempo per presentare con calma i contenuti che intende condividere e questa presentazione è stata una sorta di dichiarazione d'intenti, mostrando una visione ben definita.

Dopo una lunga attesa le navi piramide sono finalmente arrivate e sono visibili su Io.

Gli elementi presentati senz'altro ci sono sembrati interessanti e sebbene sia fin troppo presto per potersi sbilanciare, tanto più considerando di non poter toccare con mano nulla di tutto ciò che è stato mostrato, bisogna dare atto a Bungie che, per la prima volta dalla nascita di Destiny, ha dato il segnale di voler pianificare a lungo termine.

Potrebbe essere la volta buona che lo sviluppatore americano non si limiti a decidere di anno in anno come gestire la propria creazione, costruendo piuttosto un arco narrativo dalle solide fondamenta, capace di tenere alta l'attenzione verso il brand. Anche perché la pazienza dei giocatori si sta esaurendo e, con essa, pure i tentativi che Bungie ha per dimostrarsi costante nello sviluppo dell'universo di Destiny.