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Catherine Full Body - recensione

Eros e thanatos arrivano anche su Switch.

Catherine arriva per la prima volta su una console Nintendo e, per quanto riguarda il territorio europeo, debutta anche in versione portatile su Switch con il remake/remaster che riporta l'ammiccante sottotitolo Full Body. In Italiano è traducibile in gergo enologico con l'aggettivo "corposo", ma essendo questo un gioco dal discreto contenuto erotico la spiegazione possibile è tutt'altra.

Al cast originale si aggiunge infatti una terza ragazza, la tenera e iperattiva Rin, che contende alle già note Catherine e Katherine le grazie del protagonista. Il buon Vincent dal canto suo ha già avuto parecchio da fare nel titolo originale, ma questa volta dovrà barcamenarsi tra ben tre procaci pretendenti e dei maledetti incubi che minacciano di farlo passare a miglior vita ben prima di aver deciso quale sarà la donna della sua vita.

Catherine: Full Body ha due anime ben distinte ed entrambe promettono di distruggere dalle fondamenta la vita dell'ignaro Vince, che di giorno è un trentenne apparentemente normale, e fidanzato da sei anni con la stessa (bellissima) donna che ormai da tempo parla di matrimonio.

Cover image for YouTube videoCatherine: Full Body - Fall Into Temptation Trailer | Nintendo Switch

Ha un gruppo di amici con cui passa infinite serate a bere ettolitri di liquori e birra e parlare dei significati più alti del vivere. Quasi sempre queste serate finiscono in un nulla di fatto. Poi c'è lei, Catherine, una biondina tutta pepe incontrata in una serata particolarmente alcolica. Non cerca il matrimonio, va in giro con provocanti vestiti che ben poco lasciano all'immaginazione e sembra apprezzare molto il nostro amico, al punto da finirci a letto. Il quadrato amoroso si completa con la già citata Rin. Vince la incontra allo Stray Sheep, un bar che è praticamente una seconda casa per lui e gli trova anche un lavoro. Tanta generosità merita ovviamente una ricompensa.

Già questo basterebbe per definire "decisamente incasinata" la vita di Vince, ma la storia inizia ad assumere contorni completamente folli e grotteschi quando il povero ragazzo inizia anche a fare degli strani sogni in cui viene costretto da un'inquietante entità malvagia a scalare altissime torri formate da blocchi che girano, slittano e soprattutto cadono.

È questa la parte più strettamente giocosa di Catherine: Full Body. Ogni notte dovrete superare un certo numero di puzzle per salvare la vita a Vincent, permettergli di risvegliarsi e di conseguenza cercare di venire a capo di questa folle situazione. Inizialmente le sfide saranno piuttosto semplici, più che altro dei tutorial che vi insegneranno le molteplici mosse che potrete utilizzare quando le cose inizieranno a farsi veramente ardue.

L'orientamento della barra del karma cambierà in base alle vostre scelte e determinerà anche il finale della storia.

Le meccaniche di base sono piuttosto semplici da assimilare, ma metterle in pratica durante una scalata è tutt'altro che una passeggiata. Sotto di voi si cela l'inferno e ovviamente non avrete un tempo infinito per decidere cosa fare. Di tanto in tanto potrete recuperare dei bonus che vi consentiranno di tornare indietro in caso di errore, e creare dei cubi utili o rallentare la caduta di quelli sottostanti. Nel caso estremo in cui proprio non ce la facciate a superare un livello potrete far sì che questo venga completato automaticamente premendo un tasto dorsale del controller, ma l'onta vi rimarrà addosso per sempre quindi pensateci bene.

Il sistema di controllo è stato traslato perfettamente sui JoyCon ed essendo Catherine un gioco non particolarmente frenetico non si avverte neanche la classica "sindrome da dorsali troppo piccoli". Tecnicamente il porting è di ottima fattura, stabile dal punto di vista del frame rate e piacevole in termini estetici. La risoluzione delle texture soffre un po' il confronto con la versione PS4 quando si gioca in modalità docked, mentre in versione portatile si nota di tanto in tanto un po' di aliasing, ma nulla di particolarmente fastidioso.

La possibilità di giocare on-the-go è chiaramente la feature che ingolosisce maggiormente, ma Atlus e Studio Zero avrebbero potuto impegnarsi un minimo in più per sfruttare almeno un po' lo schermo touch e il Rumble HD della console Nintendo. Non ci aspettavamo invece aggiunte in termini di modalità di gioco, che rimangono le stesse della versione PlayStation 4.

Lo Stray Sheep Bar è un mondo a parte, pieno di tizi strani e di opportunità. E c'è anche un bel cabinato arcade giocabile!

Una volta portata a termine la storia (ma tenete presente che esistono almeno una dozzina di finali differenti) potrete cimentarvi in sfide competitive o coop, sia locale che online, e nella modalità Babel, con livelli e regole personalizzabili.

L'occasione dell'uscita su Switch rimane comunque ghiotta per recuperare un titolo originale e divertente ma ingiustamente snobbato sia ai tempi dell'uscita originale che in occasione dell'arrivo di questa versione potenziata.

Ancora una volta, purtroppo, potrebbe essere il prezzo la discriminante per il successo di questo porting. Catherine: Full Body viene venduto a 50 euro sulla console Nintendo che va inevitabilmente a confrontarsi con una versione PS4 attualmente disponibile ad almeno una decina di euro in meno.

8 / 10

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In this article

Catherine

PS3, Xbox 360, PC

Catherine: Full Body

PS4, PlayStation Vita

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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