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Il 'terzo pilastro' di No Man's Sky: Beyond è un ottimo punto di inizio per i nuovi giocatori - articolo

Verso l'infinito.

È davvero incredibile pensare a quanto sia arrivata lontana Hello Games nel corso di poco più di una decade (anche se, geograficamente parlando, non si sono poi mossi molto). Sono passati da un angolo di Guildford all'altro, partendo da un piccolo ufficio appartenente ad EA, ora parzialmente abbandonato, in cui Sean Murray ha iniziato a lavorare al progetto noto come Skyscraper, passando per la struttura sgangherata che condividevano con un'agenzia di taxi e che è finita allagata in uno dei momenti più importanti dello sviluppo di No Man's Sky, fino ad arrivare allo spazio che occupano ancora oggi.

È ancora più incredibile pensare a quanto sia arrivata lontana la loro creatura, No Man's Sky, in soli tre anni. L'ultimo trailer rilasciato per l'update Beyond, montato sulla base di un pezzo dei 65daysofstatic, ci fa ripensare inevitabilmente alla prima versione di No Man's Sky. Dopo alcune controversie iniziali e qualche promessa non mantenuta, l'opera di Hello Games si è evoluta parecchio, molto più di quanto in molti si aspettassero.

L'aggiornamento Beyond spinge No Man's Sky ancora oltre, introducendo nuove feature e miglioramenti che potrebbero sorprendere anche coloro che seguono assiduamente i progressi del titolo di Hello Games.

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Ora ci sono le cavalcature (alieni cavalcabili!), biomi più densi e variegati, nuove costruzioni, un nuovo sistema di crafting, creature addomesticabili, un sistema di ricette per la cucina, una nuova mappa galattica e un menu dedicato all'esplorazione, un nuovo sistema di apprendimento dei linguaggi, nuove razze di NPC sulle superfici planetarie e un metodo migliorato per la costruzione di basi e avamposti spaziali. Il founder di Hello Games, Grant Duncan, ci ha anche garantito in modo piuttosto scherzoso che all'interno di No Man's Sky sarebbe possibile allestire una partita di Rocket League, perfettamente funzionante e con tanto di sistema di punteggio in tempo reale.

Si tratta di una mole di contenuti destabilizzante e, di conseguenza, non è una sorpresa che Hello Games tenti di semplificare la propria strategia comunicativa attorno a tre pilastri principali. Il primo, ovviamente, è l'integrazione con il VR, uno degli elementi più discussi, dettagliati e mostrati sugli showfloor di tutto il mondo, specialmente alla GDC di quest'anno. Tornare a giocare a No Man's Sky in VR, stavolta su un Valve Index completo, è sempre un'esperienza incredibile e potremmo anche sbilanciarci nel dire che, in quanto a simulatori spaziali, l'ambiente VR potrebbe aver trovato la propria killer app. È indubbiamente il modo migliore di giocare No Man's Sky ed è anche una delle esperienze migliori presenti su VR sebbene, non dimentichiamolo, sia qualcosa di accessibile ad una fetta piuttosto piccola dei giocatori del titolo di Hello Games, nonostante la parole di Murray alludano a numeri abbastanza interessanti.

"Ci sono dati interessanti, sotto questo aspetto", afferma Murray. "Di solito non parliamo volentieri di numeri ma, nonostante ci siano sicuramente più copie vendute di No Man's Sky rispetto agli headset, possiamo dire con sicurezza che circa un milione di persone possiedono sia un casco VR che una copia di No Man's Sky. Su PSVR siamo ad un rapporto di circa 1 a 4. Si tratta di numeri più grandi di quanto ci aspettassimo ed è uno dei motivi per cui Sony ci ha mostrato riconoscenza per il nostro supporto al PSVR. È un buon momento, secondo noi, per dare ai giocatori un update gratuito che renda No Man's Sky compatibile con i loro headset. Allo stato attuale, infatti, l'ambiente VR tende ad essere un po' a corto di titoli interessanti e molti caschi sono relegati in un angolo a prendere polvere. È fantastico provare ad essere il gioco che spingerà i giocatori a riaccendere i propri headset."

Sembra esserci una grande varietà in termini di biomi ma, ovviamente, è difficile stabilire precisamente quanti siano da un piccolo assaggio di gameplay.

Il VR rappresenta il modo migliore per giocare No Man's Sky e presenta anche una serie di modi diversi per controllarlo: PlayStation Move, Valve Index Knuckles e Oculus Touch sono tutti supportati. C'è la possibilità di muoversi tramite teletrasporti, se lo desiderate, oppure di controllare direttamente i movimenti e, quando sarete all'interno delle navi (ora dotate di interni interamente modellati in 3D), potrete impugnare la cloche con le vostre mani e vivere un'esperienza incredibilmente entusiasmante. Tutto contribuisce a creare momenti memorabili in VR, non solo quando entrerete nella vostra astronave ma, soprattutto, quando scapperete dall'atmosfera di un pianeta per la prima volta e verrete investiti dalle dimensioni dell'universo di No Man's Sky.

Ci saranno momenti in cui volerete attraverso cieli violacei, guarderete i vostri amici che sfrecciano al vostro fianco e avvertirete chiaramente la vastità dell'universo davanti a voi. Il comparto online, quindi, è il secondo dei pilastri dell'aggiornamento Beyond e si pone come preciso obiettivo quello di rispondere alle richieste di molti fan della prima ora di No Man's Sky. "C'è una grande componente online", dice Murray. "Sto cercando di trovare una parola diversa da “multiplayer” perché penso che non rispecchi ciò che tentiamo di offrire alla nostra community. Potrete andare ovunque e incontrare altri giocatori. C'è un enorme social hub e potrete prendere parte ad una delle missioni della community in gruppi da 16 a 32 giocatori, in base alla piattaforma su cui giocate."

Un punto importante da sottolineare: non ci sono microtransazioni o loot box in Beyond, nel caso in cui ve lo steste chiedendo.

Sfortunatamente non è presente alcun tipo di cross-platform ("forse, un giorno", dice Murray, anche se il suo tono di voce suggerisce che sia un'ipotesi poco probabile), ma ci sono tantissime feature che rendono il multiplayer ricco, vario e interessante. "L'universo è perennemente online ed è piuttosto semplice imbattersi in altri giocatori", spiega Murray. "C'è uno spazio social chiamato Nexus che contiene al suo interno negozi, piazze in cui incontrare gli amici, condividere le proprie astronavi, le emote e le armi.

"C'è anche un sistema di teletrasporto: si può interagire con esso, vedere le nostre basi in primo piano e poi esplorarle. Si può anche vedere la base di chiunque altro nel Nexus, chiunque faccia parte della propria squadra. Si può vedere quante volte sono stati visitate e chi ci gioca di più, il che contribuisce a motivare i giocatori a costruire qualcosa di interessante. Si tratta del nostro modo per rendere l'universo di No Man's Sky più coeso. Per me, l'elemento principale è ancora quello di uscire da soli ed esplorare l'ignoto ma sai sempre di poter tornare in qualsiasi momento alla tua base, in un posto sicuro.

"Sono presenti anche alcune missioni multiplayer. Le chiamiamo Fireteam ma si tratta, fondamentalmente, di gruppi di persone che giocano assieme. Il termine “Fireteam” è un po' troppo aggressivo per il nostro gioco. Ci sono punti di incontro, potete entrare in squadre con altri giocatori e affrontare lo spazio insieme. Potrete decidere di andare a combattere contro i pirati oppure partecipare in missioni di archeologia in cui dovrete scavare sulla superficie di vari pianeti."

Abbiamo avuto modo di provare un piccolo assaggio di Beyond, qualche tempo fa, in una breve sessione di 30 minuti all'inizio del gioco, il cui vero obiettivo era quello di mostrare il misterioso “terzo pilastro” di No Man's Sky. Si tratta, indubbiamente, del più nebuloso dei tre ma potrebbe rivelarsi anche il più importante. "Abbiamo creato qualcosa di davvero imponente", dice Murray. "Ci sono tantissimi contenuti e diversi modi di giocare adatti ai differenti tipi di giocatori. A causa di questo, però, il tutto potrebbe sembrare un po' dispersivo, soprattutto dopo il lancio piuttosto problematico che abbiamo avuto. Stiamo tentando di mettere a posto le cose."

La possibilità di sedersi è stata aggiunta con Beyond! Potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto ma è una delle richieste più insistenti da parte della community.

"Quello che definiamo 'il terzo pilastro' non è altro che una serie di feature fondamentali che abbiamo deciso di includere nella versione 2.0, nell'ottica di rendere il gioco più coeso e approfondirne alcuni aspetti chiave. Nel corso dei nostri aggiornamenti abbiamo tratteggiato l'universo di No Man's Sky a grandi linee ma, questa volta, siamo entrati molto più a fondo nei dettagli."

"Vogliamo rendere più semplice, per gli utenti, tornare a giocare a No Man's Sky e che sia facile, per i nuovi giocatori, approcciarsi al titolo. Quando abbiamo lanciato Next, in molti hanno deciso di dare una possibilità al nostro gioco ma ci siamo resi conto che sarebbe stato difficile per loro orientarsi in un universo così vasto e ricco di attività, ed è proprio a questo aspetto che vogliamo porre rimedio con Beyond. In sostanza il nostro obiettivo è quello di approfondire No Man's Sky sotto molti punti di vista. Ai tempi di Next abbiamo aggiunto numerosi contenuti ma, questa volta, abbiamo raddoppiato i nostri sforzi.."

C'è anche molto altro, in termini di eventi post lancio e missioni per la community ma lo sviluppatore sembra non avere intenzione di mollare la presa velocemente come l'ultima volta. "Dopo il lancio di Next abbiamo pubblicato eventi per la community per circa tre mesi ma, purtroppo, abbiamo perso il controllo della situazione", ammette Murray. "L'inclusione di missioni più interessanti si tradurrà in un universo persistente online in cui svolgere compiti e missioni, in cui potrete visitare un pianeta e incontrare altre 32 persone impegnate nelle proprie quest."

Che dire, allora, del futuro? Ci sarà un momento in cui Hello Games si lascerà alle spalle No Man's Sky anche se, possiamo scommettere, quel giorno non arriverà molto presto. "Quando mi avete posto questa domanda, l'anno scorso, vi avevo detto che Next sarebbe stato l'ultimo aggiornamento importante per il nostro gioco", dice Murray. "Poi, però, il team ha iniziato a discutere una serie di idee da cui è nato Beyond. Non so se succederà ancora. Se non dovesse accadere, però, vi assicuriamo che non forzeremo il processo in alcun modo. Quando parliamo di supportare il gioco con una stagione di eventi e update per la community abbiamo già un'idea delle cose che vogliamo portare nel gioco ma, naturalmente, ce ne sono anche molte altre che sono state tagliate. In definitiva, posso dire che non sarebbe positivo per noi rimanere troppo legati a qualcosa."

La sequenza di apertura del gioco è stata semplificata (passerete circa 30 minuti nei cieli, adesso) ma ciò non significa che il gioco sia meno complesso. No Man's Sky, nel corso degli anni, ha accumulato moltissimi contenuti e meccaniche di gameplay.

La sensazione, comunque, è quella che No Man's Sky abbia ancora parecchi anni di vita, davanti a sé e, a giudicare dalla ricchezza dell'update Beyond, potrebbe essere il periodo migliore per la creatura di Murray e soci. Come farà, dunque, No Man's Sky a coprire il gap tra le due generazioni di console che sta per emergere? Murray al momento non si sbilancia e, visti i precedenti, non possiamo davvero biasimarlo.

"Siamo abbastanza fortunati da essere in un momento particolarmente positivo. Detto questo, penso sia meglio non prendere posizioni preventivamente. Devo essere onesto: ho costantemente una battaglia in testa tra l'essere ancora entusiasta di lavorare su No Man's Sky e voler sperimentare nuove cose."

Ovviamente, ci sono anche altri progetti in cantiere presso Hello Games, inutile girarci intorno. Nonostante sia ancora un team piuttosto piccolo, non è più quella minuscola realtà che ha dovuto abbandonare velocemente un edificio diroccato solo qualche anno fa. Il team fondamentale di No Man's Sky conta ora circa 25 sviluppatori ma la software house sta lavorando anche a The Last Campfire e ad un altro progetto segreto che viene definito “parecchio ambizioso”.

No Man's Sky, comunque, non sparirà, nel futuro prossimo. Murray stesso è stato allontanato dagli altri suoi progetti e ha speso gli ultimi tre mesi a lavorare esclusivamente sul gioco e, anche dopo tutti questi anni e un lancio non propriamente ottimale, è ancora facile avvertire la sua smisurata passione per la sua creatura.

"Ci sono alcune cose, come ho detto in passato, che mi stressano ancora molto, come affrontare la stampa o il giorno di lancio. Ci sono giorni in cui mi chiedo perché continuo a farmi questo", ammette. "Certe volte vorrei tornare indietro e dire al vecchio Sean di frenare un po', di prendersi i suoi tempi. Poi però mi ricordo quanto adori tutto questo, quanto sia fantastico lavorare con i ragazzi. La cosa che tutti dovrebbero aver capito sul nostro modo di fare è che, al day one, noi affronteremo il viaggio insieme a voi. Recentemente abbiamo lanciato la versione VR di No Man's Sky ed è già in buone condizioni ma, tra tre mesi, possiamo assicurarvi che sarà anche meglio e dopo altri tre mesi migliorerà ancora. Noi la vediamo così: saremo sempre al vostro fianco, in questa avventura."

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No Man's Sky

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Martin Robinson

Editor-in-chief

Martin is Eurogamer's editor-in-chief. He has a Gradius 2 arcade board and likes to play racing games with special boots and gloves on.
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