Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Descenders - recensione

I freni li usano i perdenti.

Pur essendo una specialità ciclistica ad alto tasso di velocità e spettacolarità, le gare di Downhill raramente sono state prese in considerazione dagli sviluppatori di videogiochi. In rari casi le abbiamo sbloccate come prova bonus in titoli multi-evento, o come mini-gioco a corredo di un gameplay totalmente diverso. In tempi recenti solo Switch, con l'ottimo Lonely Mountains: Downhill, ha offerto ai suoi utenti il brivido delle discese a tutta birra su due ruote.

A colmare questa lacuna su PC e Xbox One è arrivato lo scorso anno Descenders, che debutta in questi giorni anche su PS4 e Switch. Lo abbiamo messo alla prova indossando casco, occhialoni e protezioni ai gomiti... pronti a buttare alle ortiche i freni e a far bruciare i quadricipiti per spingere al massimo sui pedali.

Prima di inoltrarci nella disamina ludica facciamo una premessa: Descenders è un gioco indie a basso budget e il team di sviluppo ha preferito investire la maggior parte delle sue risorse nello sviluppo del gameplay. Ciò significa che tecnicamente siamo di fronte ad un titolo dalla qualità grafica a dir poco altalenante. Il livello di dettaglio delle piste è tutto sommato decente, ma se scendete nei dettagli (specie durante la customizzazione di personaggio ed equipaggiamento) potreste trovarvi di fronte a orrori indegni dell'attuale generazione di console.

Guarda su YouTube

Poco importa: la cosa essenziale è divertirsi e Descenders fa davvero di tutto per mettervi subito in sella, spiegandovi in maniera piuttosto veloce ma esaustiva il sistema di controllo. I comandi attingono a piene mani da una miriade di vecchi titoli dedicati agli sport estremi, da Tony Hawk's Pro Skater a SSX.

Potrete allenarvi quanto volete negli stage iniziali, più che sufficienti per assimilare le meccaniche di corsa, salto ed evoluzioni. Da qui ad avere tutto sotto controllo però ne passa. Nel tentativo di rendere il gioco accessibile a tutti ma al tempo stesso abbastanza realistico, gli sviluppatori hanno alzato un po' oltre la media la sensibilità degli input, e il risultato saranno delle prime gare piuttosto ostiche da portare a termine. Dovrete farci l'abitudine e, almeno all'inizio, non sarà semplicissimo rimanere in pista o portare a termine qualche trick senza finire con qualche costola (virtuale) rotta.

L'obiettivo del gioco è facilmente intuibile, superare una serie di prove che prevedono una partenza dal punto X e un arrivo al punto Y. In mezzo una miriade di rettilinei in discesa, salti vertiginosi, curve improvvise e dossi da domare. Essendo ogni percorso creato casualmente è virtualmente impossibile impararne tutti i segreti, ciò che bisogna fare invece è cercare di arrivare alla fine senza esaurire le vite a disposizione. Ogni volta che commetterete un errore infatti vi verrà sottratto un credito e una volta esauriti non vi resterà altro che riprovare da zero... ovviamente su un percorso nuovo di zecca.

Essendo create proceduralmente le piste sono ogni volta diverse. Ogni tracciato è classificato in base a ripidità, curve ed evoluzioni.

La principale modalità single-player prevede il superamento di un certo numero di percorsi, da scegliere su una mappa che ricorda un po' quella dei vecchi action-RPG. Avrete addirittura a che fare con dei "boss di fine livello", che ovviamente non saranno mostri alati o piovre elettriche, ma piste particolarmente impegnative e contraddistinte da mega-salti. Ognuna di esse cambia anche in base alle ambientazioni, che spaziano dai rigogliosi prati delle campagne irlandesi, inframezzate da pontili e rampe di legno, alle intricate foreste canadesi, con ostacoli ben più importanti e salti più elevati.

In totale sono quattro gli scenari in cui dovrete impegnarvi, ma nessuno di essi può definirsi più facile dell'altro proprio a causa della creazione randomica delle gare. Spesso vi capiterà di superarne 4 o 5 in un soffio e senza particolari problemi, per poi incappare in quella che metterà a dura prova nervi e polpastrelli.

Ogni gara superata, o punteggio elevato raggiunto grazie a particolari evoluzioni, vi garantirà un certo numero di Punti Reputazione. Questi rappresentano una sorta di valuta in-game che vi consentirà di avanzare di livello ma anche di sbloccare nuovi oggetti (comprese varianti a dir poco fantasiose) e gare aggiuntive. Occhio però, perché i PR possono essere anche persi: esistono infatti penalizzazioni che li detrarranno dal vostro totale, rendendo la progressione molto più lenta.

Le sfide aggiuntive sono una sorta di incrocio tra una gara normale e Giochi senza Frontiere, dannatamente divertenti e impegnative.

In aggiunta alla modalità Carriera troverete anche sfiziose sfide giornaliere, un discreto editor di livelli e una modalità multiplayer piuttosto semplice che vi metterà di fronte a fulminee sfide contro corridori provenienti da tutto il mondo... sempre ammesso che ne troviate.

Durante la nostra prova siamo riusciti ad effettuare giusto un pugno di competizioni che però non hanno presentato problemi di lag o disconnessioni improvvise. Tali gare si basano esclusivamente sul tempo di percorrenza delle piste in quanto sono state tolte le collisioni tra corridori.

Essendo uscito ormai da tempo su PC e Xbox One, la rete è già piena zeppa di video che dispensano consigli su come completare ogni singolo tracciato nel modo più veloce o spettacolare possibile. Se doveste trovarvi in eccessiva difficoltà potete anche dargli un'occhiata ma il consiglio che possiamo darvi è di venire a patti con il "nervosismo" di Descenders senza aiuti esterni.

È un gioco rozzo, poco rifinito ma nasconde tante sorprese e una genuina passione per questa disciplina. Quando riuscirete a domarlo vi possiamo assicurare che il divertimento sarà garantito e anche molto duraturo.

7 / 10