Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Evercade retroconsole - recensione

Vintage portatile, nel vero senso della parola.

La seconda parte degli anni '10 del secondo millennio è stata davvero bizzarra dal punto di vista videoludico, ed il trend sembra continuare in questa nuova decade. Infatti, mentre computer e console si stanno corazzando per grafica super avanzata, altissime risoluzioni, mondi aperti sconfinati e tecniche di rendering complesse come il ray-tracing, di pari passo è cresciuto sempre più l'appeal per il retrogaming non solo in emulazione software, ma anche con l'arrivo sul mercato di tantissime retroconsole mini pensate con lo scopo di ricreare la sensazione di nostalgia del prodotto originale.

E se da un lato il software ludico sta sempre più velocemente dimenticando la distribuzione fisica in favore di quella digitale, c'è chi pagherebbe belle cifre per ritornare alla sensazione genuina e immediata dell'inserimento delle cartucce fisiche per giocare su una console. Blaze Entertainment ha fiutato questa opportunità di mercato, realizzando e commercializzando Evercade: una retroconsole portatile che nel 2020 non ha software o sistema operativo integrato, ma si gioca inserendo le cartucce come un classico GameBoy o GameGear.

Ecco la console Evercade con le sue cartucce dedicate a publisher e console.

L'idea alla base di Evercade è abbastanza semplice: una console portatile con slot per cartucce che invece di offrire una libreria limitata come tutte le retroconsole finora rilasciate, permette di espandere la lista dei giochi con l'acquisto di cartucce commercializzate a parte. Ogni cartuccia è dedicata a un publisher e a una retroconsole che emula e contiene un buon numero di giochi. Al momento del lancio erano supportate sette retroconsole tra cui Mega Drive, Snes, NES, e sistemi Atari a 8-bit e c'era una lista totale di 122 giochi disponibili. Tuttavia, la lista di sistemi e cartucce è in continua espansione e adesso sono supportati nuovi sistemi come l'Atari Lynx ed una lista totale di 160 titoli.

L'hardware della console è abbastanza semplice e questo permette di contenere i costi. Un processore Arm Cortex quad-core a 1.2 Ghz permette l'emulazione di console a 16-bit senza alcun rallentamento, ma il software di emulazione è contenuto in ciascuna cartuccia. Infatti, accendendo la console senza inserire un gioco, non c'è un menu di sistema attivo. Evercade monta schermo da 4,3 pollici e risoluzione 480x272, una porta mini-HDMI per output a uno schermo HD/720p, una porta micro-USB per caricare la batteria e per aggiornare il firmware, un D-pad, quattro tasti frontali ABXY, Select e Start e due tasti dorsali. Come potete vedere dal video unboxing, la console è compatta ed i materiali sono di buona qualità. Sulla parte frontale troviamo anche un led per lo stato operativo e di ricarica e due speaker per audio stereo ben posizionati. Infine, sul bordo superiore abbiamo l'interruttore di accensione, e su quello inferiore due tasti per il volume e il jack cuffie.

Ecco il nostro video unboxing della retroconsole portatile Evercade e delle sue cartucce.Guarda su YouTube

Visivamente, l'Evercade assomiglia un po' a una ibrida tra il Nintendo 2DS e la PSP: dalla prima riprende colori e plastiche e dalla seconda layout e risoluzione dello schermo. Schermo che è grande abbastanza in rapporto alle dimensioni della console e la sua risoluzione è adeguata ai contenuti che deve riprodurre (la maggior parte dei titoli ha nel migliore dei casi una risoluzione originale dimezzata rispetto a quella nativa dello schermo). Tuttavia, gli angoli di visuale non sono buoni e basta a inclinare un po' la console per compromettere colori e visibilità. Questo suggerisce l'utilizzo di uno schermo Twisted Nematic piuttosto che di un IPS o VA. La luminosità è regolabile dal menu di sistema (non al volo durante il gioco) e almeno la visibilità all'aperto è superiore rispetto alle più recenti console portatili come Switch e PS Vita. Inoltre, lo schermo ha buoni tempi di risposta e le immagini in rapido movimento non soffrono di alcun ghosting, con risultati superiori a qualsiasi PSP, console molto usata al giorno d'oggi a scopo retrogaming in virtù dell'ampia scena di hacking e modding.

L'esperienza d'uso è molto buona: Evercade è leggera e si trasporta facilmente e il D-pad è sorprendentemente buono per una console economica così come l'audio, potente e stereofonico. C'è anche la possibilità di salvare i progressi tramite numerosi save state per gioco (molti di più dei soli tre che offrono altre retroconsole) e la batteria dura dalle quattro alle sei ore, più che sufficienti per i giochi che andrà a riprodurre. I save state permettono di mettere la console in sleep e riprendere quando si vuole: un neo che abbiamo riscontrato è la facilità con cui la parte frontale, lucida, trattiene le impronte.

Le cartucce sono grosse e solide, con un bello sticker grande che fa molto anni '80.

Il mercato offre ormai decine di console deputate al retrogaming, tra prodotti ufficiali e non, ed i prodotti cinesi (uno su tutti l'RG350) impazzano, potendo offrire prezzi contenuti e installazione di software e caricamento di rom pressoché illimitato col supporto alle memorie SD esterne. Quindi, quale può essere nel 2020 l'appeal di un prodotto come l'Evercade? Uno su tutti: l'effetto nostalgia. Pur non essendo infatti una retroconsole creata su misura su quelle ufficiali degli anni '80 e '90, Evercade riproduce perfettamente la sensazione plug & play di quelle console, dove inserivi la cartuccia e giocavi per ore. Non ci sono inutili menu, dashboard, aggiornamenti software e tutto è immediato come trent'anni fa. Ma il vero surplus sono le cartucce. Ognuna di esse contiene una collection di giochi dedicata a un publisher (Data East, Namco, Atari, Interplay, etc), ma soprattutto è confezionata in un box con tanto d'illustrazioni e descrizioni ed un corposo manuale d'uso in vecchio stile. Se c'è infatti una cosa che i collezionisti rimpiangono al giorno d'oggi sono i manuali cartacei che quasi più nessuno inserisce nei giochi retail, se non optando per costose collector edition.

Questo apre la strada alla possibilità di collezionare le cartucce così come si faceva una volta. Al prezzo base di €69 riceviamo una console con una cartuccia inclusa, avendo poi la possibilità di acquistarne altre al prezzo fisso di €17,99 ciascuna. La lista dei giochi è abbastanza ampia e variegata, con titoli illustri come Pac-Man, Double Dragon, Bomberman, Eartworm Jim, Splatterhouse, Centipede e tanti altri. Una lista di titoli che però è più orientata verso le console dell'Atari, ma questo è comprensibile data la collaborazione ufficiale del brand con Blaze.

La cosa più preziosa sono i manuali illustrativi con la storia dei giochi inclusi nella cartuccia.

In mezzo a tante chicche troviamo il vero grosso difetto di questa Evercade, ovvero l'impossibilità di giocare in multiplayer. Anche collegando la console alla TV, non c'è modo per sfruttare la modalità a due giocatori dei vari giochi poiché non è supportato un controller ausiliario. Sarebbe stata gradita la presenza del Bluetooth per collegare un controller aggiuntivo e speriamo vivamente che Blaze implementi qualcosa tramite firmware sotto questo aspetto per sopperire a tale lacuna.

Blaze ci ha inviato la versione premium della console, venduta a €99 con tre cartucce incluse nella confezione, a cui ha aggiunto ben sette ulteriori cartucce a scopo review che ci hanno dato modo di provare una vasta gamma di titoli. Tutti quanti girano alla perfezione e con una media di cinque/sei giochi a cartuccia c'è veramente l'imbarazzo della scelta. La console ha un prezzo di base contenuto, ma se si cominciano ad acquistare 4-5 cartucce aggiuntive la spesa diventa più importante, così come l'ingombro (le cartucce sono belle grosse), e questi sono tutti aspetti da valutare in fase di acquisto.

Concludendo, Evercade è una retroconsole che va controcorrente e sicuramente non è un prodotto per tutti. Si rivolge a un pubblico ben preciso e selezionato, ovvero quello degli estimatori del plug & play, delle console come Game Boy e Game Gear ed ai collezionisti accaniti. A differenza delle altre mini retroconsole, non è un prodotto fatto e finito, ma con delle buone potenzialità. La lista software è infatti in continua espansione e sono già confermati in arrivo giochi Mega Drive sviluppati in questi anni come Xeno Crisis e Tangered. Se quest'epoca fredda e digitale vi ha un po' fatto deprimere, Evercade è un prodotto che saprà scaldare il vostro cuore pulsante da retrogamer: su questo, non ci sono dubbi.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Marco Procida

Marco Procida

Contributor

Commenti