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The Red Lantern - recensione

Sei anime nel viaggio di una vita.

Avete presente quelle storie che raccontano di persone che per via di un lutto, di un abbandono o più semplicemente perché sono giunte all'esaurimento, decidono di cambiare vita, partendo per una destinazione lontana e lasciandosi tutto alle spalle?

Timberline Studio ha deciso di raccontare una di quelle storie, ossia l'avventura di una vita nella quale voi, nei panni di una giovane donna, partirete insieme ai vostri cinque cani da slitta per cercare la strada verso il futuro. Non sarà facile, in alcun senso, ma sarà sicuramente affascinante.

In The Red Lantern inizierete il viaggio decidendo i vostri futuri compagni d'avventura. Dovrete scegliere cinque cani (quattro in realtà, perché uno sarà con voi fin dall'inizio) tra nove cuccioli, ognuno con caratteristiche fisiche e caratteriali diverse.

La scelta che farete non è importante solo ai fini estetici in quanto il comportamento di ogni cane una volta iniziato il gioco potrebbe modificare in parte il corso degli eventi. Un carattere troppo impulsivo ad esempio potrebbe sbilanciare il gruppo se non compensato da partner più equilibrati e decisi. Al tempo stesso un pizzico di curiosità potrebbe servire per uscire di tanto in tanto dal tracciato principale e scoprire chissà quali segreti.

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Sì, perché il gioco prevede centinaia di eventi differenti che potreste vedere o mancare del tutto in base alle strade che sceglierete. Questi, abbinati con gli elementi roguelite del gioco, daranno vita ad un'avventura dall'incedere particolare.

Usare la strada più diretta per raggiungere l'obiettivo potrebbe sembrare la scelta migliore ma tenete sempre presente che l'Alaska non è un luogo come gli altri. Pericoli di ogni genere sono dietro l'angolo: si nascondono nel bianco candore della neve pronti ad afferrarvi alla gola... e non parliamo solo di animali selvaggi, anche se quelli non mancano di certo.

Oltre a dover dare voi la direzione ai cani in prossimità di determinati punti della mappa, spesso e volentieri vi verranno presentate situazioni di vario genere, da un rumore sospetto ad una pista che uno dei vostri cani avrà fiutato. A quel punto sullo schermo appariranno le opzioni possibili e un conto alla rovescia entro il quale dovrete prendere la vostra decisione. All'inizio è facile agire d'impulso ma andando avanti vi accorgerete che non sempre agire di pancia è la scelta migliore.

Dovrete tenere conto delle vostre condizioni di salute, di quelle dei cani, della lontananza dalla meta e via dicendo. Esplorare è divertente per scoprire tutti i segreti del gioco e a volte fondamentale per procurarsi cibo utile a restare in vita, ma a volte è meglio tirare dritti o accamparsi per recuperare le forze.

Ogni cane ha il proprio carattere. Alcuni non disdegneranno un po' di coccole, con altri invece dovrete costruire un rapporto di fiducia.

Ogni volta che vi fermerete potrete svolgere un pugno di attività utili a ripristinare salute e morale. Consumerete cibo, da dividere con i vostri cani, e cortecce d'albero per accendere il fuoco. Usatele con parsimonia perché addentrandovi sempre più nei terreni inesplorati, la quantità di risorse reperibili calerà drasticamente.

Non parliamo poi dei proiettili: avrete un fucile, prezioso alleato nella caccia o per allontanare potenziali pericoli, ma i colpi a vostra disposizione saranno ESTREMAMENTE scarsi. Trovarsi a corto di una qualsiasi risorsa nel momento sbagliato può significare morte, che in The Red Lantern vi costringerà a riavvolgere il nastro per tentare altre strade o altri modi di sopravvivere.

Il gioco dispensa tenerezza e brutalità: un momento siete nel vostro campo base a spupazzarvi i vostri cani, che non disdegnano mai un po' di coccole, e qualche minuto dopo vi ritroverete in mezzo alle più proibitive condizioni ambientali che possiate immaginare. Questo non è un gioco come gli altri, non è un survival come gli altri e ha le sue difficoltà in termini di gameplay, che potrebbero essere mal digerite da alcuni di voi.

Riesce però a far crescere un senso di responsabilità che si manifesta in molti modi diversi nel corso dell'avventura. Avrete con voi degli esseri viventi che dovrete proteggere ma al tempo stesso per tenervi in vita dovrete uccidere altri animali, e spesso queste azioni andranno oltre la semplice pressione di un tasto per far scattare un grilletto.

Durante il gioco vi capiterà di dover prendere delle decisioni, alcune delle quali potranno influenzare il vostro cammino.

Tutti noi abbiamo ucciso svariate volte animali in un videogioco, non ultimi i cani in The Last of Us II, ma per un motivo che ci sfugge le esecuzioni in The Red Lantern hanno avuto un peso molto maggiore sulla nostra coscienza. In più di un'occasione le opzioni che ci si sono presentate sullo schermo di fronte ad un cervo o ad un altro animale erano "Uccidilo", "Rimani a Guardarlo" o "Vattene".

Decidere di prendere la mira per poi sparare, evitando così di far fallire l'avventura, è stata spesso una decisione dura ma necessaria. Sono tuttavia molti altri i modi in cui The Red Lantern può colpirvi allo stomaco, cogliendovi con la guardia abbassata. Non vogliamo ovviamente fare spoiler, ma ricordate sempre che i cani sono protagonisti del gioco tanto quanto voi: abbiatene la massima cura.

Se l'obiettivo che gli sviluppatori volevano raggiungere era mettere insieme un survival capace di gravare sul cuore e la coscienza del giocatore, il centro è stato colpito quasi alla perfezione. Il "quasi" si riferisce a un comparto tecnico che purtroppo non riesce a stare dietro alle emozioni scaturite dal gameplay. La sensazione di trovarsi in territori selvaggi ed impervi è resa piuttosto bene ma uno stile grafico più realistico avrebbe sicuramente giovato all'esperienza.

Il gioco non è localizzato in Italiano ma l'Inglese dei sottotitoli è facilmente comprensibile anche a chi ha una elementare conoscenza della lingua.

Nonostante qualche trucchetto usato per non appesantire troppo il gioco in termini di calcolo, abbiamo assistito a occasionali incertezze nei caricamenti di alcune porzioni di scenario e a qualche tentennamento nella fluidità, cose che in un'esperienza narrativa così guidata e praticamente priva di fasi d'azione non dovrebbero verificarsi.

La longevità media si assesta sulle 4 ore, sufficienti per completare una run ma non per vedere tutto ciò che il viaggio può offrire. Se questo vi piacerà o meno sarete voi a deciderlo alla fine del viaggio, ma siamo sicuri che The Red Lantern lascerà dentro di voi qualcosa. E vi insegnerà che "casa" non sono le quattro mura che vi circondano ma uno stato d'animo che vi portate dietro ovunque andiate.

7 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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