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Twin Mirror - prova

Il luogo più misterioso è la mente umana.

Rimorsi, sensi di colpa e i fantasmi di un passato che si rifiuta di lasciarci in pace. Sono questi i concetti che fanno da fondamenta all'impianto narrativo di Twin Mirror, il nuovo thriller psicologico di Dontnod Entertainment, già genitori della saga di Life is Strange, di Vampyr e del recente Tell Me Why.

Dopo aver assistito, qualche tempo fa, alla presentazione in streaming dedicata al titolo, è finalmente giunto il momento di metterlo alla prova grazie ad un'estesa build che ci ha consentito di saggiare tutti gli aspetti di questo interessante progetto distribuito da Bandai Namco.

Sam Higgs è un ex-giornalista investigativo originario di Basswood, una fittizia cittadina dell'entroterra statunitense situata da qualche parte nel West Virginia, da cui si è allontanato per via di alcuni problemi personali che approfondiremo nel corso della trama. Il suo migliore amico, Nick, ha recentemente perso la vita in un brutto incidente stradale e Sam è costretto a tornare alle sue radici per assistere alla veglia funebre in suo onore, tradizione tipica della cultura americana. Twin Mirror si apre con un malinconico viaggio sulle strade di Basswood in cui il nostro protagonista inizia a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla sofferta decisione di lasciarsi il passato alle spalle e costruirsi una nuova vita altrove.

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In tal senso, Dontnod è riuscita a tratteggiare sapientemente un setting plausibile in cui la quotidianità dei cittadini ruotava attorno alla fiorente industria mineraria che aveva dato lavoro a gran parte della popolazione, almeno finché un articolo pubblicato dallo stesso Sam non ha smascherato una rete di negligenze e corruzione che è costata la vita ad alcuni operai. Per questo motivo, il mite reporter non gode di una buona reputazione tra le vie del paese ed il suo ritorno viene accolto con una certa ostilità dai conterranei che lo ritengono responsabile del collasso del sistema economico cittadino.

Come se non bastasse, Sam deve anche fare i conti con i fantasmi del suo passato: una serie di relazioni affettive che ha troncato di netto il giorno in cui ha deciso di lasciarsi alle spalle Basswood. Twin Mirror racconta in modo efficace una storia nostalgica e particolareggiata, immergendo a piccoli passi il giocatore nei ricordi del protagonista in modo da scoprire poco a poco tutti i dettagli del suo burrascoso passato. Il nostro alter-ego, infatti, è un uomo apparentemente tranquillo e riflessivo ma che frequentemente esibisce i sintomi tipici della schizofrenia e di altri disturbi dissociativi della personalità. Durante l'avventura capiterà spesso vedere apparire 'The Double', un 'coinquilino' che abita nella mente di Sam e che rappresenta una proiezione fisica della sua coscienza.

La cosa più interessante di The Double è la sua naturale tendenza ad essere il più concreto ed empatico tra i due, una sorta di guardiano della stabilità mentale del protagonista, un punto di vista differente sui dialoghi, sulle scelte e sui pensieri di quello che, senza ombra di dubbio, è tra i personaggi più profondi e stratificati dell'intera produzione artistica di Dontnod.

Il viaggio nei ricordi è una tematica ricorrente di Twin Mirror.

Le decisioni del giocatore, ovviamente, giocheranno un ruolo chiave nell'economia del prodotto ed avranno un impatto notevole sugli sviluppi di alcuni snodi del racconto. Quest'ultima è diventata una sorta di firma distintiva per la software house francese che vuole sempre lasciare agli utenti le redini del proprio destino ponendoli di fronte a scelte talvolta davvero difficili da compiere in tempi brevi. In Twin Mirror, oltre ai classici dialoghi a scelta multipla, vi capiterà di trovarvi davanti ad autentici bivi narrativi scanditi da un incedere rapidissimo del tempo: dovrete assumervi gravose responsabilità che potrebbero avere ripercussioni sull'intera trama nel giro di pochi secondi.

Ad ogni modo, per aiutarci a tenere traccia dei molteplici personaggi che ci verranno presentati e dei rapporti che intercorrono tra loro, ci viene in aiuto il Diario, un comodo menu richiamabile con la pressione di un tasto in cui vengono annotati tutti i progressi della storia in relazione ai singoli individui che incontreremo sul nostro cammino. Si tratta di una scelta intelligente da parte di Dontnod che, in questo modo, consente al giocatore di recuperare dettagli importanti della trama e seguire facilmente lo svolgimento della narrazione.

Tornando alle vicende di Twin Mirror, dopo aver preso parte alla veglia funebre dell'amico ed aver bevuto qualche drink di troppo in compagnia di alcuni compaesani, il nostro Sam si risveglia nella sua camera di hotel totalmente ignaro di ciò che sia successo dopo la cerimonia. Il mix di psicofarmaci e alcool che ha assunto annebbiano i suoi ricordi, la testa gira e la sensazione sgradevole è quella di aver fatto qualcosa di deprecabile. Una volta raggiunto il bagno per rinfrescare il volto e tentare di ricomporre il puzzle, ecco la terribile scoperta: la camicia che indossava la sera prima è completamente ricoperta di sangue.

Il Diario aiuta a tenere traccia dei personaggi, delle loro relazioni e delle scelte che abbiamo compiuto.

A chi appartiene? Di quali crimini ci siamo macchiati? Perché non riusciamo proprio a ricordare alcunché? Toccherà al nostro brillante giornalista e alla sua spiccata propensione all'analisi oggettiva tentare di risolvere il mistero facendo luce, contemporaneamente, su un intrigo di più vasta scala che sembra interessare la cittadina di Basswood.

L'impostazione da thriller psicologico di Twin Mirror e i tratti caratteriali del suo protagonista, aprono le porte ad un gameplay dalla forte componente investigativa incentrata su una meccanica ricorrente: quella del Palazzo Mentale. Durante le fasi di indagine, infatti, Sam Higgs riesce a estraniarsi talmente tanto dalla realtà da creare un luogo immaginario in cui muoversi per raccogliere prove, riorganizzare gli indizi e formulare ipotesi sugli eventi che si susseguono a schermo.

Si tratta di una soluzione concettualmente simile a quella adottata per lo Sherlock televisivo interpretato da Benedict Cumberbatch ma che, dal punto di vista artistico, se ne discosta vistosamente. Il Palazzo Mentale di Higgs è una versione alternativa della realtà in cui il tempo si immobilizza, i personaggi appaiono cristallizzati e i ricordi fluttuano nell'etere pronti ad essere richiamati, analizzati ed interpretati.

The Double è la proiezione della coscienza di Sam e, per certi versi, appare più empatico e umano del protagonista.

È un fondamento di gameplay davvero piacevole da sperimentare che potrebbe rappresentare il vero valore aggiunto della produzione, se manterrà la qualità vista in queste prime due ore. L'instabilità emotiva dell'uomo, inoltre, può influenzare pesantemente la sua psiche e trasformare il Palazzo in un luogo terrificante e pieno di insidie: un tocco davvero niente male da parte del team di sviluppo. Per il resto, Twin Mirror ricalca fedelmente la struttura tipica dei titoli di Dontnod: il mondo di gioco è composto da macro-aree da esplorare in cerca di dettagli sulla storia, di indizi per proseguire nell'avventura e di personaggi con cui dialogare. A tal proposito, gli scambi tra Sam e i comprimari sono scritti e recitati egregiamente, sebbene in qualche momento tendano a protrarsi eccessivamente e a spezzare un po' troppo il ritmo del racconto.

Sotto il profilo tecnico, infine, Twin Mirror appare come il titolo più curato e dettagliato tra quelli proposti da Dontnod nel corso degli anni. L'Unreal Engine 4 muove efficacemente tutti gli interpreti della storia che, a differenza di quanto visto in passato, sono stati dipinti con uno stile realistico e molto definito. Le animazioni risultano fluide e credibili, le espressioni facciali dei personaggi riproducono bene le loro emozioni e il doppiaggio in inglese è sempre adeguato alle interazioni in atto. Questa volta gli sviluppatori sembrano aver fatto le cose in grande.

Ottimo anche il lavoro svolto sulla realizzazione della città, l'immaginaria Basswood. Permeata da un'atmosfera melanconica ma, allo stesso tempo, teatro un mistero imperscrutabile, questa cittadina del West Virginia ricorda per certi versi la più celebre Twin Peaks dell'omonima serie TV di David Lynch: i cittadini sono immersi nelle proprie vite, impegnati a svolgere le attività quotidiane ma ognuno di essi sembra tacere delle verità nascoste su cui toccherà a noi fare luce.

Il Palazzo Mentale di Sam è una delle meccaniche principali del gioco, oltre a essere visivamente molto ispirato.

In definitiva, questa prova con mano di Twin Mirror ha confermato tutte le buone sensazioni che avevamo già riportato dopo la presentazione in streaming di qualche mese fa. La software house francese ha nel curriculum una serie di titoli di successo che facevano della narrativa il loro cavallo di battaglia e questa sua nuova opera non sembra voler fare eccezione. Le due ore che abbiamo passato in compagnia di Sam Higgs ci hanno portati in un thriller pieno di colpi di scena e interessanti spunti di riflessione, coadiuvato da un gameplay raffinato, dialoghi ben scritti e un cast di comprimari alquanto variegato.

La componente tecnica, dal canto suo, può contare su ottimi modelli dei personaggi e su una direzione artistica parecchio ispirata che ci fa ben sperare sulla riuscita del progetto per tutta la sua durata. Twin Mirror è atteso per il prossimo mese su PS4, Xbox One e PC (tramite Epic Games Store) ma già da ora possiamo dirvi che non vediamo l'ora di sapere quale direzione prenderà la storia di Sam e della ridente Basswood.