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Hearthstone: Follia alla Fiera di Lunacupa - recensione

La fiera è arrivata in città!

In anticipo rispetto ai tempi previsti, il 17 novembre la Blizzard ha rilasciato la nuova espansione di Hearthstone, chiamata "Follia alla Fiera Di Lunacupa". Che prima o poi i giocatori sarebbero arrivati alla fiera era cosa nota ma nessuno si aspettava la "follia" che il Team 5 avrebbe aggiunto, che a nostro giudizio non guasta mai!

Ospiti d'eccezione, tra le attrazioni e le giostre di Lunacupa, troviamo nientemeno che i 4 Dei Antichi più amati di Hearthstone: N'Zoth, C'Thun, Yogg-Saron e Y'Shaarj, ovviamente in una chiave rivisitata che però omaggia le rispettive versioni precedenti di una delle più amate espansioni del passato, Sussurri degli Dèi Antichi di aprile 2016.

La loro presenza è anche la causa originaria della nuova keyword del gioco, "Corruzione". Le carte dotate di questa parola-chiave potranno essere potenziate, anzi corrotte: basterà giocare una carta dal costo di mana più alto mentre si possiede in mano una carta con corruzione, ed essa si modificherà in modo permanente. È una meccanica molto interessante che obbliga il giocatore a fare una scelta importante tra l'aspettare per giovare degli effetti extra o giocare "in curva", senza perdere l'iniziativa. Queste carte non sono affatto da sottovalutare perché anche senza l'effetto della loro abilità latente sono più che accettabili; una volta corrotte, però, non solo ci restituiranno il tempo perso con il valore aggiunto, ma potranno rivelarsi fondamentali per ottenere la vittoria.

Dobbiamo dire che il ritorno degli Old Gods ci ha fatto molto piacere e, dopo un paio di settimane passate a testarli adeguatamente, possiamo dire che sono promossi a pieni voti. Il loro arrivo ha portato infatti una ventata di aria fresca come non succedeva da tempo. Già con la precedente espansione, L'Accademia di Scholomance, il Team 5 aveva dato una bella scossa al gioco, ma con Lunacupa ha saputo fare di meglio e vi spieghiamo subito il perché.

Cover image for YouTube videoTrailer: Follia alla Fiera di Lunacupa (IT)

Se con Scholomance il meta era cambiato per via del power level delle carte introdotte, con quest'ultima espansione invece il cambiamento è avvenuto grazie alle numerose possibilità di creare nuovi mazzi e tutto questo per merito di C'Thun, N'Zoth, Yogg e Y'Shaarj. Grazie alle caratteristiche peculiari di ciascuna di esse, le quattro divinità antiche hanno stimolato enormemente la creatività dei giocatori, che si sono sbizzarriti nel creare nuove tipologie di mazzi che stanno piano piano soppiantando quelli che si erano visti fino ad ora, nonostante questi ultimi siano stati rifiniti e aggiornati.

Essendo passate solo poche settimane dal rilascio dell'espansione, le possibilità sono ancora molte e tutte da esplorare, e soprattutto ci sono moltissimi deck da provare e anche le classi dello Stregone e dello Sciamano hanno riguadagnato popolarità e potenza, tornando a farsi vedere in ladder. C'Thun favorisce i mazzi di tipo control e highlander (quelli con una sola carta per tipo). All'inizio della partita, infatti si divide in 4 parti (4 magie da 5 mana, tutte abbastanza utili), che finiscono dentro al nostro mazzo; una volta giocate ci danno la possibilità di usare l'occhiuta divinità ed il suo nuovo devastante grido di battaglia: 30 danni sparsi tra tutti i nemici!

N'Zoth, invece, fa risorgere un minion per ogni tipo tra quelli che abbiamo evocato durante la partita e qui le combinazioni sono moltissime, così come le sinergie. Y'Shaarj, una volta giocato, ci restituisce tutte le carte corrotte che abbiamo utilizzato nel corso della partita, e solo per quel turno costano zero mana: anche in questo caso la strategia dei deck sarà incentrata sul ricavare quanto più valore possibile dalle nostre carte, rischiando nei primi turni per avere una parte finale della partita inarrestabile.

I poteri degli Dei Antichi torneranno nella forma di manufatti.

Infine abbiamo Yogg-Saron, forse la carta più amata e odiata di tutti i tempi, che riprende e migliora la versione originale: se avremo giocato almeno 10 magie attiverà una "ruota della fortuna" i cui risultati saranno tutti più o meno devastanti; uno in particolare è definitivo in quanto metterà fine alla partita assegnando la vittoria ad uno dei due giocatori a colpi di Pirosfere.

A prima vista quindi i tipi di mazzi che sono stati favoriti dal rilascio di Lunacupa sono quelli più lenti e meno aggressivi, ma anche per gli amanti dei mazzi veloci e aggressivi sono state presentate carte interessanti in grado di vincere senza dover per forza giocare un match troppo a lungo. Ce n'è quindi per tutti i gusti.

Gli sviluppatori avevano promesso che si sarebbero impegnati a rendere il gioco quanto più vario possibile e a rendere utile ogni singola carta rilasciata, e tutto ciò è evidente: tra nuove carte, bilanciamenti, nuove modalità di gioco ed eventi stagionali, il veterano dei giochi di carte digitali sta vivendo una nuova giovinezza. Non che manchino i problemi ma questa volta non hanno a che fare con le carte appena rilasciate, bensì col nuovo battlepass, su cui torneremo in un altro articolo.

Una volta corrotte, le carte acquisteranno una notevole potenza.

A differenza delle ultime tre espansioni, dove gli sviluppatori sono dovuti intervenire abbastanza in fretta per bilanciare il gioco, a questo giro non sembrano esserci carte problematiche e il meta pare essere abbastanza sano, con una buona rappresentativa per ogni classe. Una problematica che però sembra stia diventando un po' una caratteristica ricorrente è che le carte che permettono di creare i deck più divertenti sono le Leggendarie, il che rende molto difficile per chi sia alle prime armi, o abbia poche risorse, costruire questi mazzi.

Tirando le somme possiamo dire che questa nuova espansione di Hearthstone ci è piaciuta parecchio e chiude molto bene l'anno della Fenice, anche se le sorprese (e le carte) di quest'annata non sono ancora finite: a gennaio arriverà infatti il miniset di questa espansione, con 35 carte aggiuntive che daranno un'ulteriore scossa al meta. Una nota di merito infine va al comparto degli effetti grafici, che ci hanno veramente colpito grazie ai loro colori e alle animazioni molto curate e più elaborate del consueto.

8 / 10

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Nicola Marconi

Contributor

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