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Gears 5: Hivebusters - recensione

Una missione suicida per salvare la Terra!

Tutto ha inizio da un lancio di fortuna in un'isola sperduta, armati di pistola e con la sola preoccupazione di uscire al più presto dalla fitta vegetazione in cui siamo capitati. Attorno a noi lo Sciame imperversa spietato, nell'attesa di un nostro passo falso, prima di colpirci senza alcuna pietà. E in qualche modo un Lancer diventa il miglior regalo che si possa desiderare, soprattutto nel periodo delle festività e considerata l'estrema situazione in cui siamo capitati.

Il regalo di Natale che arriva dal corriere del GamePass, inviatoci direttamente da The Coalition con il supporto di Microsoft, non ci delude affatto, e il clima festivo viene in qualche modo sostituito da Hivebusters, la prima espansione dedicata a Gears 5 che ci ricorda quanto sia importante indossare un respiratore per non morire soffocati a causa di un gas tossico.

Chi conosce la Modalità Fuga, già presente nel multiplayer del nuovo titolo della serie, saprà benissimo cosa aspettarsi da questo DLC, trovandosi a suo agio nella calda e pericolosa Isola Galangi, ora soggiogata dallo Sciame, nonché dimora e terreno di caccia del Wakaatu, una bestiolina alata che ci ha ricordato il Pukei-Pukei di Monster Hunter World, con la sola differenza che non ci sarà fatale il suo veleno.

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Insomma, se pensiamo alle missioni più pericolose del cinema può venirci alla mente Rogue One: A Star Wars Story, anche se l'epilogo di Hivebusters è diverso da quello vissuto dai Ribelli. Al differenza loro, non siamo degli sprovveduti e il pathos è assolutamente diverso, anche se ci accomuna una missione suicida e tante esplosioni alla Micheal Bay.

Vestiremo così i panni della leggendaria Squadra Scorpio, formata dal deciso ma ponderato Jeremiah Keegan, dall'irriverente e vivace Leslie "Mac" Macallister e dall'imprevedibile e affascinante Lahni Kaliso. Il nostro compito è piazzare una bomba nel cuore dell'alveare e scappare il più in fretta possibile, con tanto di Lancer in spalla e sperando di non lasciarci le penne.

Ecco però che il compito affidatoci dal memorabile Victor Hoffman non è affatto semplice neppure per la Squadra Scorpio, che ora si trova invischiata in una missione sul filo del rasoio, col serio rischio di non portarla a termine a causa del suo grado di difficoltà, complice soprattutto una giungla estremamente fitta e un vulcano che minaccia di risvegliarsi da un momento all'altro, senza contare lo Sciame alle nostre costole e il Wakaatu in cima alla catena alimentare.

Il trio di protagonisti si rivela presto soddisfacente.

Il DLC segue il filone narrativo della guerra alle Locuste e si amalgama incredibilmente bene agli altri titoli della serie Gears of War, con alcuni riferimenti al passato e al presente del franchise.

Ispirato così alla celebre serie a fumetti apprezzata soprattutto dagli appassionati, Hivebusters risulta scoppiettante dall'inizio alla fine, con un ritmo incalzante e appassionante, ottimamente rappresentato soprattutto attraverso i personaggi, che impariamo a conoscere man mano nel corso della breve ma ben curata esperienza di gioco.

Ad averci colpito è proprio la loro scrittura, sensibilmente migliorata rispetto al quarto capitolo, e più vicina probabilmente a quella vissuta in Gears 5, che il nostro Manuel Santangelo ha recensito in passato. La storia dell'arcipelago e dell'isola è affascinante e i vari collezionabili sparsi nelle aree di gioco rappresentano una cura al dettaglio minuziosa, soprattutto nel farci comprendere la trama e quello che circonda l'affascinante ambientazione delle Isole del Sud, luogo oltretutto inedito per la serie di Gears of War poiché mai esplorato prima, se non nei fumetti.

Chi volesse dedicarsi ai collezionabili, troverà pane per i propri denti.

In alcune situazioni ci capiterà di rivivere persino alcuni momenti delle vite dei protagonisti, convincenti dall'inizio alla fine, e rideremo alle loro battute nel corso delle sparatorie contro le Locuste. Se da una parte Keegan sarà ponderato e misurato, dall'altra avremo i toni sarcastici di Mac a strapparci un sorriso, mentre il carattere pungente e diretto di Lahni ci riporterà alla realtà, in cui ci ritroveremo a nostro agio coinvolti soprattutto da una gestione attenta nelle scene più delicate e importanti.

La trama di Hivebusters ingrana subito e fila liscia senza mai essere noiosa: è piacevole e ci butta senza troppi fronzoli nel bel mezzo dell'azione. E le varie situazioni in cui dovremo sfogare il nostro Lancer risulteranno divertenti come se si stesse vivendo un Atto di Gears 5 per la prima volta, con però tutte le limitazioni del caso.

The Coalition ha curato le abilità di ciascun protagonista, non limitandosi al compitino e svolgendo davvero un ottimo lavoro, pur proponendo le dinamiche TPS cui la serie ci ha abituato nel corso degli anni ma che in Gears 5 abbiamo trovato meglio implementate e di nuova fattura. È infatti questa la lode più importante che ci teniamo a rivolgere ad Hivebusters, essendo le basi le stesse del quinto capitolo.

Le ambientazioni restano affascinanti, complice una grafica tuttora pregevole.

Keegan potrà rifornire se stesso e i suoi due compagni con munizioni infinite in un modesto lasso di tempo, Mac alzerà uno scudo per difendersi dai proiettili nemici e Lahni sfogherà la sua furia con degli attacchi elettrici capaci di sgominare chi le si troverà di fronte.

Il risultato di queste aggiunte è dunque positivo, e ammettiamo senza imbarazzi che ci siamo salvati per il rotto della cuffia in svariate occasioni, soprattutto a un livello superiore a Intermedio.

In tal senso, consigliamo di utilizzarle con la dovuta attenzione poiché si ricaricheranno lentamente, e il miglior modo per sfruttarle è legato a un level design semplice e intuibile. Un altro aspetto curato è appunto l'esplorazione, che non risulta approfondita come in Gears 5 pur restando comunque funzionale, oltre che importante perché ci consente di andare alla ricerca dei potenziamenti delle abilità Ultimate per ogni nostro personaggio.

Hivebusters è un DLC breve ma coinvolgente, nonché una delle sorprese più gradite, e il voto che leggete in fondo parla chiaro di un'esperienza godibile soprattutto per chi abbia amato Gears 5 e per chi si sia approcciato solo ora alla serie di Gears of War.

Sparare, sparare e sparare: è questo il sunto di Gears of War. Ma con le abilità della Squadra Scorpio, è molto più bello.

Che questo nuovo lavoro di The Coalition sia solo il primo per ingannare l'attesa di Gears 6? Non ci è dato saperlo ma dopo un'espansione di questo calibro, con un'isola così curata e davvero evocativa, non possiamo che aspettarci faville per il futuro. E magari tornerà anche la Squadra Scorpio, di cui già sentiamo la mancanza.

8 / 10