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Nioh 2: Il Primo Samurai - recensione

Alla scoperta delle origini del demone Otakemaru.

Col suo approdo sugli scaffali digitali del PlayStation Store solo qualche giorno fa, il DLC Il Primo Samurai pone un definitivo sigillo sul supporto post-lancio di Nioh 2. Terzo e ultimo contenuto aggiuntivo per l'apprezzato souls-like di Team Ninja, quest'espansione arriva sul mercato dopo i discreti Il Discepolo del Tengu e Oscurità nella Capitale, due DLC senz'infamia e senza lode che erano stati in grado di alimentare la giocabilità del titolo per mesi e mesi, specialmente grazie a un'attenzione particolare rivolta dagli sviluppatori a quei giocatori hardcore che rappresentano il cuore pulsante della community di Nioh, oltre che il vero e proprio target di un'opera come questa.

Se dal punto di vista squisitamente narrativo i due DLC avevano faticato a proporre delle trame avvincenti nonostante coinvolgessero alcune delle figure più interessanti del mito giapponese, il percorso d'avvicinamento a Il Primo Samurai ci aveva lasciato particolarmente incuriositi, dato che l'espansione aveva tutto il potenziale per rappresentare una deflagrante bomba di lore capace di porre un convincente punto alla storia al centro di Nioh 2.

Il racconto, infatti, vuole concentrarsi questa volta sulle origini stesse del protagonista Hide, e su quelle del suo eterno antagonista Otakemaru, svelando finalmente il mistero alla base del profondo legame che li unisce. Per farlo, l'ultimo DLC di Nioh 2 ci trasporta per l'ennesima volta nel passato, nei primi giorni del periodo Heian, in una nuova sezione della mappa che fa da sfondo alle 10 missioni aggiuntive introdotte da Il Primo Samurai.

Cover image for YouTube videoNioh 2 | The First Samurai DLC Trailer | PS4

Il numero di attività inedite rimane quindi sostanzialmente invariato dalle espansioni precedenti, se non per un macroscopico dettaglio: in questo caso le missioni principali sono solamente due anziché tre, e se già in passato avevamo espresso una certa difficoltà ad essere coinvolti adeguatamente tra le maglie di una trama così breve, capirete che ne Il Primo Samurai questo aspetto è ulteriormente enfatizzato.

Ciò accade, nello specifico caso della nuova espansione, anche perché non esiste in realtà un cast di personaggi inediti a cui affezionarsi, dal momento che la storia si concentra su Otakemaru e su Suzuka, sua sorella, anch'essa uno Yokai ma che ha tutte le ragioni per allearsi con Hide nel tentativo di fermare il malvagio Oni.

La storia dura lo spazio di due missioni, la prima non particolarmente ispirata e abbastanza breve, mentre la seconda si rivela invece adeguatamente prolissa e, com'è ormai la regola per Team Ninja, un piccolo capolavoro di level design. Se le missioni non si dimostrano quindi particolarmente memorabili, specialmente se messe a confronto con quelle dei due DLC che hanno preceduto Il Primo Samurai, potremmo fare lo stesso discorso per i tre boss di quest'espansione: il primo è un totale e deludente riciclo di un boss della storia di Nioh 2, un altro è una sua versione modificata e soltanto uno di loro è del tutto originale.

Ancora una volta, per l'ultima volta, dovremo sconfiggere Otakemaru.

Ci aspettavamo qualcosa di maggior impatto dall'ultimo, esplosivo DLC di Nioh 2, non solo dalla trama ma anche sul fronte dei contenuti, specialmente se consideriamo come Il Primo Samurai è l'unica espansione che non introduce alcun tipo di arma inedita. Al suo posto, Team Ninja ha scelto di aggiungere nuove mosse negli alberi delle abilità di ciascuna di quelle già esistenti, una scelta non del tutto sbagliata, ma sicuramente più conservativa rispetto al passato.

L'approccio "more of the same" che per certi versi caratterizza l'intero Nioh 2 si respira anche in questo DLC, che mette in scena ambientazioni e nemici già visti mentre sono pochissime le creature che fanno invece il loro debutto in questo DLC. Tra i nuovi Yokai, tutti comunque ben realizzati e coerenti con l'universo dipinto da Team Ninja, vi segnaliamo il curioso Konaki-Jiji, un demone dalle fattezze di un innocuo vecchietto che emette suoni da neonato per attirare le sue vittime, e il letale Itsumake, Yokai dall'aspetto corvino che vi garantiamo saprà strapparvi ben più di qualche imprecazione mentre lo affronterete.

Parlarvi dell'Itsumake ci permette d'introdurre un altro argomento, quello relativo alla forte sensazione d'ostilità trasmessa da quest'espansione che ci è sembrata significativamente più difficile delle precedenti. La missione iniziale del DLC, a difficoltà Sogno del samurai, ha un livello consigliato di 138, ma nonostante fossimo ben sopra quel valore siamo finiti a 0 HP molto più spesso del solito. Un'ottima notizia per chi è alla ricerca di una sfida, e se bene o male state giocando ancora a Nioh 2 è proprio per questa ragione.

Tate Eboshi è alla fine l'unico vero boss inedito di quest'espansione.

In quest'ottica, anche Il Primo Samurai si rivela ricco di gioie per la fetta più affezionata della base giocante. Chi possiede il Season Pass di Nioh 2 o ha acquistato ciascuna delle tre espansioni ha ora a disposizione una nuova modalità NG+, Il Sogno di Nioh, l'ultima e definitiva sfida offerta dal souls-like di Team Ninja.

Non è nemmeno finita qui, perché completando il Sogno del Saggio si ha ora accesso a una modalità endgame nuova di zecca, l'Oltretomba, una riedizione dell'Abisso del primo Nioh che promette di tenere impegnati i giocatori per decine e decine di ore. La formula è pressoché la stessa della precedente iterazione della serie, con la differenza che qui il focus è posto anche sull'esplorazione, dal momento che trovando dei kodama nascosti si riceveranno dei bonus a volte davvero fondamentali per il completamento del livello.

A conti fatti, Il Primo Samurai segue la linea tracciata dalle altre espansioni, dedicando quasi tutte le sue attenzioni a una particolare fascia della community di Nioh 2, quella hardcore, alla costante ricerca di una nuova sfida e di pezzi d'equipaggiamento con i quali impreziosire ulteriormente la proprie build. Le convincenti dinamiche endgame che fanno il loro esordio con questo DLC, però, non possono oscurare la poca cura che Team Ninja ha rivolto nella costruzione di un mosaico narrativo avvincente, ma anche l'assenza di tanti elementi che avrebbero potuto rendere l'offerta contenutistica de Il Primo Samurai allettante anche per i giocatori meno navigati.

Tra i nuovi Yokai aggiunti col DLC, l'Itsumade è sicuramente il più pericoloso.

Paradossalmente, sul mero fronte dei contenuti, quest'espansione rappresenta un concreto passo indietro rispetto a Il Discepolo del Tengu e Oscurità nella Capitale, non solo per il limitato numero di boss e Yokai originali, ma anche per l'assenza di una nuova categoria di armi da gettare in pasto all'affamata community di Nioh 2. Se le speranze erano quelle di trovarsi di fronte al più importante e significativo DLC del supporto post-lancio del gioco, che potesse porre una spettacolare conclusione alle vicende di Hide e di Otakemaru, esse sono state inevitabilmente disattese.

7 / 10

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Gianluca Musso

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Si è appassionato ai videogiochi grazie al capolavoro Monkey Island, oggi massacra NPC nei GDR Bethesda. Qualcosa dev'essere andato storto!

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